Coordinamento del PD di Avola
La notizia della pesantissima decurtazione di posti letto nell’Ospedale di Avola, decisa dall’assessore regionale Russo, provoca sconcerto e indignazione:
sconcerto perché il governo regionale, ignorando la centralità del nostro ospedale in un contesto territoriale molto popolato, di fatto calpesta il diritto alla salute di centinaia di migliaia di cittadini;
indignazione perché si chiarisce definitivamente che Avola non ha un sindaco capace di difenderne diritti e dignità. Infatti: o il sindaco Barbagallo era a conoscenza di quanto si stava decidendo e allora è complice, o non ne era a conoscenza e allora non conta nulla nel centro-destra. In entrambi i casi è doveroso che Barbagallo si dimetta per totale e manifesta incapacità politica.
Come Partito Democratico chiediamo che questo provvedimento venga immediatamente ritirato e ridiscusso in quanto frutto diretto delle pasticciate politiche sanitarie del PDL (è ipocrita che l’on. Bufardeci o gli esponenti dell’ex AN si straccino le vesti per il provvedimento di un governo di cui fanno parte), dell’MPA (partito nel quale l’onorevole Burgaretta ha deciso di trasferirsi con risibili motivazioni che riguarderebbero la difesa degli interessi del territorio) e della stessa UDC che, con la sua ondivaga posizione politica di appoggio alla destra di fatto ha contribuito pesantemente a questa situazione.
Il problema di fondo è che questi partiti non hanno una visione della sanità pubblica come servizio ai cittadini, ma come sterminato campo di sottogoverno e quando provano a fare delle riforme cominciano tagliando i servizi nei territori più fragili dal punto di vista politico.
Speriamo infine che di fronte a questo scempio le decine di medici, che sono dirigenti e rappresentanti dei partiti del centro-destra, abbiamo uno scatto di orgoglio e sentano il dovere civile di reagire seriamente pensando al bene della collettività e non alla loro carriera.
sconcerto perché il governo regionale, ignorando la centralità del nostro ospedale in un contesto territoriale molto popolato, di fatto calpesta il diritto alla salute di centinaia di migliaia di cittadini;
indignazione perché si chiarisce definitivamente che Avola non ha un sindaco capace di difenderne diritti e dignità. Infatti: o il sindaco Barbagallo era a conoscenza di quanto si stava decidendo e allora è complice, o non ne era a conoscenza e allora non conta nulla nel centro-destra. In entrambi i casi è doveroso che Barbagallo si dimetta per totale e manifesta incapacità politica.
Come Partito Democratico chiediamo che questo provvedimento venga immediatamente ritirato e ridiscusso in quanto frutto diretto delle pasticciate politiche sanitarie del PDL (è ipocrita che l’on. Bufardeci o gli esponenti dell’ex AN si straccino le vesti per il provvedimento di un governo di cui fanno parte), dell’MPA (partito nel quale l’onorevole Burgaretta ha deciso di trasferirsi con risibili motivazioni che riguarderebbero la difesa degli interessi del territorio) e della stessa UDC che, con la sua ondivaga posizione politica di appoggio alla destra di fatto ha contribuito pesantemente a questa situazione.
Il problema di fondo è che questi partiti non hanno una visione della sanità pubblica come servizio ai cittadini, ma come sterminato campo di sottogoverno e quando provano a fare delle riforme cominciano tagliando i servizi nei territori più fragili dal punto di vista politico.
Speriamo infine che di fronte a questo scempio le decine di medici, che sono dirigenti e rappresentanti dei partiti del centro-destra, abbiamo uno scatto di orgoglio e sentano il dovere civile di reagire seriamente pensando al bene della collettività e non alla loro carriera.
Il coordinamento cittadino del
Partito Democratico
Partito Democratico