Per iniziare voglio ringraziare il vecchio gruppo per la fiducia che mi ha dato nominandomi presidente di quest'organo importantissimo per i giovani avolesi. Sono sicuro che in questi due anni faremo delle buone cose col nuovo direttivo del quale ho grande stima. Voglio sperare che non mancherà la collaborazione di Lauretta Rinauro e Dina Parisi che, insieme a quella di Paolo Iacono e dei "vecchi" ritengo importante per dare continuità a quanto di buono si è fatto fin qui. Sono fiducioso anche del nuovo gruppo che è entrato a far parte della consulta; credo che se mettiamo insieme grinta, motivazioni, volontà e idee al servizio del gruppo, riusciremo a dare sicuramente dei buoni risultati a tutti i giovani della nostra città. Da oggi voglio sperare che si abbandoni l'idea del vecchio gruppo e di quello nuovo per iniziare a costruire insieme il gruppo di giovani della Consulta Giovanile. Io sono il presidente, Paolo Iacono il vice e Filippo Di Maria il segretario, ma questo non ci mette in una posizione sopra tutti gli altri, bensì ci abbassa ad un maggiore senso di responsabilità e di servizio verso la consulta e la cittadinanza. Sono convinto che in tante cose non ci capiremo e non andremo daccordo, tuttavia, questo non ci deve spaventare, ma ci deve dare quella CONSAPEVOLEZZA che solo nella diversità si cresce. Quindi il mio auspicio è quello di avere punti di vista diversi per confrontarci e non scontrarci per trovare una sintesi finale buona per tutti da proporre alla città. "IL DIALOGO O CI FA O CI DISFA" dice un grande pedagogista; io ci credo anche a causa della mia formazione personale. Sono infatti un educatore e consulente d'ascolto. A proposito di chi sono, nel prossimo incontro informale che avremo, credo sia importante conoscerci, sapere chi siamo e cosa ci accomuna o ci divide, oltre che portare delle idee da elaborare insieme per proporle all'amministrazione comunale a breve/medio/lungo termine. Per quel che mi riguarda, cercherò di far si che la Consulta rimanga un'organo super partes che non viva per fare "opposizione" al comune, ma "proposizione". Credo che la Consulta è un grande strumento che noi giovani abbiamo in mano, forse uno dei pochissimi e credo pure che questo strumento si debba arricchire e migliorare sempre di più, dunque ognuno avrà la possibilità di contribuire a questo progetto, basta volerlo. Lottare per i giovani è un ideale che viene da dentro e non dal cervello, non è una scelta razionale ma un sentimento che vuole emergere ogni giorno di più. E' questa, secondo me la strada per non perderci. Condividere un ideale. La consulta non è un partito, non è un'associazione e non è un gruppo parrocchiale o una comitiva. E' e deve essere l'espressione viva dei giovani avolesi, quindi è un grande strumento di responsabilità.
Paolo Caruso
Presidente Consulta Comunale per le politiche Giovanili Avola