Sono una mamma lavoratrice e mi chiedo perchè nel profondo sud le donne come me devono lottare per avere servizi fondamentali che nel resto della nazione sono ormai consolidati da tempo, mi riferisco all'orario continuato nella scuola primaria, che rappresenta un supporto necessario alle famiglie.

La pseudo-riforma Gelmini avrebbe dovuto garantire alle famiglie la possibilità di scegliere tra orario continuato (40 ore settimanali) e orario normale (27 ore settimanali); il sindaco di Avola ha pensato bene di non concedere l'autorizzazione allo svolgimento dell'orario continuato alle scuole che ne avevano fatto richiesta, negando alle famiglie avolesi il diritto di scelta dell'orario scolastico per i propri figli, così come previsto dalla stessa "riforma Gelmini".

La presunta non idoneità dei locali scolastici è una scusa banale che dimostra ancora una volta la totale indifferenza dei politici che ci amministrano, nei riguardi dei problemi reali della popolazione. Siamo tutti consapevoli che quando esiste la volontà di affrontare un problema qualunque ostacolo può essere superato.

Rivolgo un appello, attraverso Avola Blog, alle famiglie avolesi perchè protestino presso l'Assessorato alla Publblica Istruzione del Comune di Avola, affinchè venga riconosciuto a tutti il diritto di scegliere per i propri figli tra orario continuato e orario normale.

Cettina Mauceri

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