Portale Arena Moderna - Avola
L'arena moderna, il portale, o quel che è rimasto del portale, rischia di crollare. Tra i proprietari del manufatto figurano l'assessore Fabio Cancemi e il consigliere comunale Fabrizio Alia.
Sembra quasi che nulla possa impedire il crollo, per i seguenti motivi:
- Il Comune di Avola non può occuparsi dei lavori per mancanza di fondi.
- La Soprintendenza non può intervenire perché la struttura non risulta censita tra i monumenti d’interesse architettonico della città.
- Tra i proprietari l'unico a mostrare un minimo di interesse sembra essere solo il consigliere Alia.
Per saperne di più sulla vicenda abbiamo chiesto informazioni a chi dell'architettura ne ha fatto una ragione di vita. L'architetto Salvatore 'Nino' Paternò, avolese e autore di numerose realizzazioni architettoniche in quel di Avola.
La zona dell’arena moderna ricade in zona B1 di salvaguardia, in virtù del decreto dell’assessorato regionale territorio e ambiente del 04.08.2009, pubblicato nella gazzetta della regione Sicilia dell’11.09.2009.
Ciò significa, che se l’amministrazione avesse adempiuto a quanto richiesto dalla soprintendenza di Siracusa con la nota del settembre dello scordo anno, sicuramente il portale sarebbe stato segnalato come elemento architettonico di pregio (insieme ad altre emergenze architettoniche che esistono in quella zona).
Purtroppo, sono state scelte altre vie e quindi, per assurdo (ma non tanto) nelle trattative con la soprintendenza, si potrebbe dimostrare che il portale rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità al punto che risulta necessaria la demolizione – in mancanza di regole vale la libera interpretazione (o la raccomandazione).
Al fine di evitare ulteriori danni, la soprintendenza può intervenire anche sulla scorta degli art. 2 e 6 del D.Lgs 490/1999 - beni culturali - ed anche in forza degli articoli 91 e 92 dello stesso D.Lgs.
Sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale facesse valere, almeno in questo caso, l’art. 50 del regolamento edilizio relativo all’aspetto e manutenzione degli edifici.
Stralcio art. 50:
- Gli edifici sia pubblici che privati, e le eventuali aree a servizio degli stessi, devono essere progettati,eseguiti e mantenuti in ogni loro parte, compresa la copertura, in modo tale da assicurare l’estetica ed il decoro dell’ambiente.
- Ogni proprietario ha l’obbligo di mantenere ogni parte del proprio edificio in stato normale di conservazione, in relazione al decoro ed all’estetica dell’ambiente. Egli ha l’obbligo di eseguire i lavori di riparazione, ripristino, intonacatura e colorazione delle facciate e delle recinzioni.
- Quando le fronti di un fabbricato sono indecorose, il Sindaco, sentita la Commissione Edilizia, ordina al proprietario di eseguire i necessari lavori di cui al precedente comma entro un termine non superiore a mesi tre, decorso il quale i lavori sono eseguiti d’ufficio e per il recupero delle spese relative si applicano le disposizioni vigenti