di Matteo Inturri

Cento Passi

E' nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio..
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..

"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura
contando cento passi lungo la tua strada"..

Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!

"Noi ci dobbiamo ribellare" (dal film)

Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare..
Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato..
Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato..
Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l'hanno più trovato..

"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"

Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!(x 2 volte)

Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto..
La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi! (x 2 volte)

Link: peppinoimpastato.com

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di Fabrizio Ardita

Giorno 8 Maggio 2009, Pino Maniaci sarà processato per aver esercitato, senza titolo, il ruolo di giornalista.
Un non giornalista, così lo hanno definito, che attraverso la sua Televisione, accusa la Mafia di Partinico e in Sicilia.
Pino ha subito aggressioni, danneggiamenti e tanto altro che i faldoni della Polizia sono strapieni.

L'ordine dei giornalisti, che prima gli voleva offrire la Tessera di Socio onorario, adesso lo ha denunciato per esercizio abusivo di professione.

Certo, sicuramente Pino ha invaso un ruolo che chissà se poteva svolgere, ma offrirgli di diventare socio onorario dell'ordine e poi denunciarlo, non è cosa che fà piacere che accada nei confronti di chi ogni giorno attraverso TeleJato lotta contro la Mafia.

L'ordine dei giornalisti deve dimostrare in questa occasione, di schierarsi con chi lotta, ritirando la denuncia.

Oggi ogni persona, qualsiasi colore sia, deve sentire dentro l'attaccamento allo Stato e sopratutto un rigetto verso il malaffare, quello che ha ucciso gente onesta e che ha sottomesso il Popolo Siciliano. Pino è da tutti considerato un l’erede indifeso e solitario di una lotta senza tregua alla mafia, dunque lungo un percorso che va dal “giudice ragazzino” a Falcone e Borsellino, da Pippo Fava a Claudio Fava, da Mauro De Mauro a Peppino Impastato, da Don Pugliesi a Don Ciotti, da Caponnetto a Caselli, alcuni vivi, molti morti ammazzati, nessuna resa.
Io sono con Pino Maniaci e mi sento di essere con lui, perchè chi lotta contro il Malaffare è mio amico!

Vi chiedo di esprimere, se volete, la vostra solidarietà a Pino Maniaci ed invitare l'Ordine dei Giornalisti, a ritirare la Denuncia contro Pino, uomo che dimostra sempre di essere dalla parte dei più deboli e sopratutto dalla Legge.

Fabrizio Ardita

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