di Nino Campisi

Le speranze di tutti noi erano quelle di andare a Giarre, fare la nostra partita di contenimento e portare a casa anche un povero zero a zero, che significava comunque qualificazione. Niente di tutto ciò! L'Avola si è presentato al "Regionale" di Giarre con grande rispetto per i padroni di casa ma deciso a disputare una partita a testa alta senza dover rinunciare al bel gioco.

Al seguito della nostra squadra un pubblico considerevole, ancora una volta onorato dalla presenza di una nutrita rappresentanza della Ragazzini Generali come era già avvenuto nella partita di andata. Un pubblico che inizialmente appariva teso e silenzioso, privo dei soliti ultrà. Si è subito pensato ad una trasferta mal riuscita considerando la giornata infrasettimanale e l'ora pomeridiana dell'inizio partita, ma dopo circa 15 minuti dal fischio di inizio, inaspettatamente arrivano loro. Un'organizzazzione repentina. Chi sistema tamburi, chi attacca uno striscione sotto la curva (che dalla bandierina del calcio d'angolo arriva a metà porta) con su scritto: "SEMPRE PRESENTI - SEMPRE A SOSTEGNO" e la curva che ci ospitava prende vita. Cori a più non posso che hanno caricato per tutta la partita i nostri ragazzi.

Mister De Leo è costretto a tenere in panchina Sirugo e Messina che non sono nelle migliori condizioni fisiche, tuttavia mette in campo una formazione che nulla teme, con il piccolo Santoro a difendere sull'esterno e in avanti Ulma a spingere sulla fascia. Catania e Ferro gestivano il centrocampo, Maieli sulla fascia destra e le due punte Miraglia e Intagliata.

La partita diretta dal Sig. Mirrione di Barcellona P. di G. ha visto sin dall'inizio le due squadre affrontarsi a viso aperto. L'Avola ha ben gestito il vantaggio ottenuto all'andata senza accusare la pressione psicologica di non dover prendere il goal che avrebbe avvantaggiato i padroni di casa. Il Giarre ha reagito alla caparbietà dimostrata dall'Avola, ma imbatteva puntualmente sulla "diga" eretta dalla linea difensiva degli uomini di De Leo. "Diga" che non è servita solo da contenimento ma spesso alzava le paratie rilasciando flussi che creavano scompiglio in area gialloblu. Ed è proprio da uno di quei flussi sulla fascia destra che al 69° Miraglia effettua un lancio teso e basso che trova Maieli pronto a mettere dentro e siglare l'1 - 0 che ha decretato il risultato finale.

Una partita entusiasmante contro degli avversari che insieme alla Ragazzini Generali sono le uniche due squadre che - a mio avviso - hanno espresso un calcio di qualità. Una finale conquistata meritatamente dopo un incontro che ha messo in risalto la correttezza di 22 ragazzi e di tutto il pubblico presente, ed è stato opportuno il coro dei nostri ultras rivolto ai giarresi: "ONORIAMO CHI CI RISPETTA !!" E la risposta con gli appalausi dall'altra parte. Con altrettanti prolungati applausi, il pubblico avolese ha salutato i giocatori gialloblu mentre lasciavano il terreno di gioco.

Un altro bel gesto da segnalare: Un giovane calciatore della Ragazzini Generali ha regalato la maglia ad una giovane tifosa dell'Avola, Marika Bonfiglio, che ha assistito all'incontro colorata di bianco-arancio. Non ho ancora detto che c'è stato il solito "sotto la curva" ? Ma c'è la foto che dice tutto! A domenica prossima. Iniziano i play - off.

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di Itria Leone

Non cambia lo scenario trovato dai volontari della Chiesa di Scientology e della “Fondazione per un mondo libero dalla droga” che sono ritornati, martedì 27 aprile, ad Avola per bonificare dalle siringhe abbandonate dai tossicodipendenti alcune aree a rischio della città.

Oltre cinquanta le siringhe rimosse al Lungomare Tremoli, insieme a qualche bottiglia di metadone, alcune di queste erano piene di sangue e usate da qualche ora e più della metà si presentavano letteralmente ammucchiate in circa due metri quadrati di terra e a pochi passi dalle abitazioni. Molti anche i rifiuti solidi riversati in ogni angolo.

L’iniziativa, parte della campagna “dico no alla droga , dico si alla vita” ispirata alle opere di L. Ron Hubbard, vuole essere un modo per sottolineare la necessità di fare azioni concrete per contrastare la diffusione della tossicodipendenza, oltre a far conoscere il vero volto della droga al fine di scoraggiarne qualunque approccio.

Non si può fare a meno, comunque, di denunciare anche lo stato di abbandono in cui versano queste aree per i pochi controlli che consentono ai cittadini di violare indisturbati le norme di smaltimento dei rifiuti.


Per maggiori informazioni contattare:
Itria Leone
095444239
3383236550
itriale@libero.it

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di Isabella Tringali

Un piccolo cane, presumo si tratti di uno yorkshire, si trova solo e abbandonato sotto un cassonetto dell'immondizia nei pressi della località Palma ad Avola subito dopo una fabbrica di marmi. Gli ho dato acqua e cibo ma il cagnolino è impaurito, trema ed è anche molto sporco.

Ha bisogno immediato di cure. Dopo alcuni tentativi sono riuscita ad avvicinarlo e si è fatto accarezzare, ma ho paura a prenderlo proprio perchè è molto sporco e con il pelo un po' appiccicato. Ho cercato di trovare il numero del canile di Avola ma senza successo. Spero, a questo punto, di riuscire tramite questo messaggio a salvare questo cagnolino che vi assicuro, pulito e sistemato, sarà bellissimo.

HA URGENTE BISOGNO DI AIUTO
ho paura che qualche macchina lo possa investire o che qualche altro animale più grosso gli faccia del male. Attendo Vostre notizie che spero mi giungano presto e che siano positive.

PS: Il cane non è quello in foto. La foto tratta da qui è stata aggiunta dalla redazione AvolaBlog.

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di Salvatore 'Nino' Paternò

Sono passati più di quarant’anni da quando ho incominciato a girare per i cantieri edili; ho incontrato e conosciuto molti personaggi (bruschi e amabili) che hanno costruito le case e gli edifici di Avola negli ultimi cento anni. Qualcuno, anche se con qualche acciacco, ancora si vuole fare sentire, altri, si godono la veneranda età, sempre curiosi e ora più disponibili.

Con molti di loro (a volte per farci reciproca, fugace, piacevole compagnia), scambio opinioni: parliamo dei giovani rampanti muratori, dei nuovi materiali (specie delle nuove colle, che fanno tenere tutto anche sul vetro), delle nuove leggi, dei controlli, delle tasse, a volte della salute ……..

In questi ultimi tempi si parla anche del lavoro, che è diminuito, e restiamo sorpresi del fatto che stà venendo a mancare pure nella primavera, nel periodo in cui si preparano le case per l’estate.

Ciascuno dice la sua:

  • nell’ufficio ci sono pochi uomini, chi va in pensione o muore non viene sostituito;
  • le leggi sono troppo complicate e a volte ognuno le interpreta come vuole;
  • hanno bloccato i piani di recupero delle zone a mare, non fanno costruire neanche attorno all’esagono, …. meno male che hanno sbloccato la costruzione dei loculi al cimitero.
E poi ancora:

  • La colpa è dell’Euro;
  • La colpa è dell’ispettorato che vuole troppe cose e mentre non si può campare;
  • I giovani non sanno fare i conti e portano i preventivi troppo stretti;
  • C’è troppa concorrenza e poca maestrìa;

e così fino a salutarci.

Da qualche tempo però mi sento dire, sempre più spesso, una nuova frase: viri ca chiddi ca cumannunu nun su né babbi né fissa, viri ca u fannu apposta!

… è proprio vero, quelli che comandano non sono scemi, sono invece intraprendenti, intelligenti e capaci, ……. vuoi vedere che lo fanno veramente apposta?

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di Matteo Inturri

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di Nino Campisi

Non è stata la solita serata, di un normale "mercoledi di coppa", quella di ieri al Meno di Pasquale, dove la nostra squadra nell'andata di semifinale di COPPA ITALIA ha incontrato il coriaceo Giarre "Gialloblu", già vincitore del campionato di promozione del girone "C", battendolo per 2 - 1 con Maieli ed Intagliata.

Dicevo, - Non la solita -, perchè questo mercoledi di coppa aveva creato fermento nell'intera cittadinanza sin dalla serata di domenica dopo la vittoria sul S.Croce, tanto da far riversare sulla tribuna del Di Pasquale una innumerevole quantità di persone, accorse incuriosite dalla notevole importanza che la partita destava.

Presenze importanti si aggiravano nell'area spogliatoi. L'ex Giovanni Pisano, di cui Avola Blog ne ha fatto conoscere il ricco curriculum calcistico, una folta rappresentanza dirigenziale della Ragazzini Generali, l'assiduo e ormai "nostro" Assessore Cancemi, il consigliere Cannata, mentre il consigliere Maria Grazia Caruso ha assistito la partita dalla Tribunaa.

Una Coppa Italia che può anche valere la promozione in "ECCELLENZA". Un pubblico strepitoso con una parte coloratissima e assordante. La parte degli Ultrà dell'Avola che non si sono femati un attimo di sostenere i nostri ragazzi, dando esempio di sportività insieme a tutto l'intero pubblico ospitando in mezzo un piccolo gruppetto Gialloblu che ha potuto tifare liberamente, e senza mai pensare di doverlo isolare in qualche spazio improvvisato e dismesso, denominamdolo "settore ospiti", come è spesso accaduto a noi in alcune trasferte effettuate.

Non me ne vogliano i ragazzi e l'intera Società, ma sentivo doveroso rendere importante questo evento che a parer mio si è rivelato il 12° uomo in campo per De leo. Un De Leo che si è visto costretto a schierare fra i pali il giovane La Marca che sostituiva l'ancora convalescente Randazzo, tuttavia la disponibilità del centrale Marziano ha reso possibile di poter stendere la solita arcigna linea difensiva con i soliti esterni Ulma e Carbè e con Randazzo la seconda "torre" centrale. Un centrocampo "fantasioso" che Catania e Ferro hanno ben coordinato chiamando Maieli e Messina a tener viva la manovra con Sirugo e Intagliata sempre pronti a finalizzare.

Un Giarre ben determinato appare subito in allerta accusando l'avvio in accelerazione dell'Avola che vuole vincere questa partita, proponendo subito azioni che impegnano seriamente il portiere ospite Tasinato. Al 29° arriva il gol del vantaggio con un'azione che parte da lontano con un lunghissimo lancio di Randazzo che taglia in diagonale sul lato opposto dove Catania a sua volta fa spiovere in area. Torre di Intagliata e Maieli ben appostato mette dentro.

Si riparte subito alla ricerca della seconda rete producendo una mole di gioco che coinvolge l'intera squadra con le ripartenze dalla trequarti ora di Marziano ora di Randazzo mettendo in funzione la "ragnatela" di centrocampo, ed proprio dall'insistenza martellante che al 54° uno spiovente costringe Tasinato ad una brutta respinta che Sirugo subito intercetta. Mette in mezzo per Intagliata e da li non può sbagliare.

I nostri ragazzi stanno veramente dando tutto... quando inaspettatamente, al 61° sono i Gialloblu ad andare in gol con l'unico tentativo in tutta la partita. Tuttavia si tenta di ottenere la terza rete e ci tentano seriamente Intagliata e Randazzo. La partita finisce con i ragazzi di De Leo allo stremo, rimandando il tutto a mercoledi 28 sul terreno di Giarre.

Da segnalare due evidenti falli di mano in area giarrese che il Sig. Schillaci di Enna accecato dai riflettori non ha potuto rilevare. Sempre protagonista il Fayr - Play a fine gara con abbracci fa i giocatori tutti complimentandosi l'un l'altro. In fine il saluto della squadra sotto la tribuna. Il prossimo appuntamento importantissimo è per la prossima domenica al Di Pasquale per l'inizio dei Play - Off che ci vedrà impegnati contro il Comiso.

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Mettetevi comodi e godetevi questa divertente registrazione dell'Uomo Tigre di Avola negli studi di Radio Power Station. A fare gli onori di casa: Inturri, Canonico e Battaglia.

Buona visione :)

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Pubblichiamo con piacere la segnalazione dell'evento che si terrà sabato 24 aprile 2010 presso il Centro Culturale Giovanile in ricorrenza al 150° anniversario della "Spedizione dei Mille".

All'incontro/dibattito parteciperanno:

- Prof.ssa Barbara Nanè che tratterà il tema: Protagonisti e comparse del Risorgimento
- M° Corrado Appolloni che proporrà: Una rilettura della Spedizione dei Mille, 150 anni dopo
- Dott.ssa Stefania Tiralongo (Assessore alla Cultura del Comune di Avola)

Naturalmente siete tutti invitati all'evento.

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Si è svolta domenica mattina l’escursione programmata nelle azioni del Progetto “AccorRete” sostenuto dal CSVE, alla Riserva Naturale di Cava Grande del Cassibile, organizzata dai ragazzi dell’Associazione “La Società dell’Allegria” supportati dai soci dell’Associazione “Acquanuvena”, e in particolare da Carmelo Sgandurra e Gregorio Chiarenza che hanno messo in risalto le bellezze naturalistiche del luogo.

Molte specie vegetali e animali sono state infatti messe in evidenza nel percorso sistemato dalla Forestale nel recente passato e che conduce alla “Cava dell’Enel”. Un luogo alternativo alla solita, seppur bellissima discesa ai grandi laghetti di Cava Grande meglio conosciuti dalla gente del luogo. Un percorso semplice e percorribile senza grandi difficoltà che non manca di emozionare e divertire. Una domenica alternativa dunque, ma una domenica educativa anche, rivolta al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione delle risorse naturali del nostro territorio. La presidente della Società dell’Allegria Vera Campisi e i soci dell’organizzazione di volontariato si dicono soddisfatti dell’attività svolta e sono pronti a percorrere prossimamente altre zone magiche del territorio insieme all’Associazione Acquanuvena.

Ha commentato il presidente dell’Acquanuvena: "La riserva di Cava Grande è ancora un tesoro nascosto per molti, avolesi e non. Il sentiero della Prisa dell'Enel, attrezzato dall'Azienda Forestale con passamaneria e segnaletica fino ai laghetti dell'Uruvu tunnu, si presta ad escursioni alternative ai laghetti principali. Il nostro auspicio è che la Riserva abbia l'attenzione che merita da parte di tutte le istituzioni, dalla Regione Sicilia, alla Provincia regionale, ai Comuni di cui fa parte, cioè Noto, Siracusa ed Avola."

La prossima escursione in programma delle due associazioni insieme è prevista per il 30 maggio a Cava d’Ispica.

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di Nino Campisi

Il campionato di Promozione girone D giunge al termine delle trenta giornate e sancisce la vittoria finale ai catanesi della Ragazini Generali.

Oggi al Meno Di Pasquale era ospite il S. Croce venuto a giocarsi le sue ultime speranze per la vittoria di campionato, ma l' Avola dal canto suo doveva rendere onore ad un grande pubblico che è sempre stato, magistralmente, vicino alla squadra. Imperativo: Vincere! E così è stato. I ragazzi di De Leo lo hanno fatto con forza e convinzione, dando vita ad una gara dominata fino alla fine e mettendo a segno due reti con Sirugo e Intagliata, scaturite da azioni, che Duccio Ferro ha tratto dal manuale del calcio.

A dirigere l'incontro, è stato inviato il valido Sig. Tilaro di Enna. Partita subito dai toni alti ma con le due compagini attente al controllo l'un l'altra, ma è l'Avola ad apparire più determinato e al 36° l'incontenibile Ferro traccia un corridoio dentro l'area avversaria che trova Sirugo, che più svelto di tutti beffa Di Giacomo.

Passano 2 minuti ed è ancora Ferro a servire Sirugo che con un abile gioco aereo lascia di stucco Di Giacomo e dopo averlo saltato si vede negare il gol da un difensore che salva sulla linea. Ne viene fuori un calcio d'angolo e Tina con un tiro basso e ben angolato chiama di nuovo in causa Di Giacomo che salva da gran portiere.

La ripresa inizia con l'evidente reazione degli ospiti che cercano il pareggio e l'Avola che sfrutta le ripartenze in contropiede. Ci provano prima Intagliata e subito dopo Miraglia, ma al 57° arriva il pareggio dei "Camerinesi" con Zuppardo che riesce a mettere in rete in mezzo ad una confusa mischia nell'area piccola, dopo che il nostro portiere Randazzo era stato "caricato" pesantemente, tanto da dover lasciare il campo in ambulanza. De Leo si vede costretto a chiamare tra i pali il 12° La Marca. L'Avola reagisce benissimo ed è un continuo tentativo di affondo con limpide manovre a centrocampo, e al 75° Ferro lancia per Intagliata che irrompe in area, serie di finte e Di Giacomo nulla può.

L'Avola non bada al controllo del 2-1 a suo favore e continua a provarci, ma è ancora Di Giacomo che per ben due volte "miracolosamente" dice di no ad Intagliata. Ancora sul finire un'azione limpidissima da gol svanisce per la generosità di Messina, Miraglia, e Sirugo che cercano disperatamente Intagliata per mandarlo a rete e poter raggiungere il vertice nella classifica dei capo-cannonieri che Costanzo della Ragazzini ha vinto sul "filo di lana" segnando anche oggi a Comiso.

Dal gol mancato al gol quasi subito. Un immediato contropiede a tempo scaduto e D'Agosta colpisce il palo. La partita termina con un risultato giusto che premia De Leo e i suoi ragazzi, ufficializzando il terzo posto finale con 63 punti, ed ora più che mai dovranno rimanere concentrati per affrontare il periodo più delicato di questa stagione che li vede impegnati già mercoledi 21 aprile nella prima semifinale di coppa contro i Gialloblu di Giarre e la prossima domenica nella prima di Play-Off contro il Comiso che ha chiuso al quarto posto con 53 punti.

Entrambe le gare saranno disputate in casa. Un in bocca al lupo a tutti i ragazzi ed in particolare a Claudio Randazzo. Spero, come tutti, che il ragazzo non abbia riportato traumi particolari e che domani possa ritornare a lavorare con i suoi compagni.

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di Sebastiano Passarello

Vi inoltro l’intervista all’ex Direttore di Greenpeace Patrick Moore, rilasciata nel corso di un convegno organizzato dall’ENEL, invitandovi a pubblicarla su Avolablog, su un argomento che sarà sempre più oggetto di dibattito, di scontro, tra favorevoli e contrari, sulla concreta possibilità di realizzare le centrali elettriche nucleari in Italia.

L’articolo è interessante perché cerca di rispondere alle domande più frequenti che ognuno di noi si pone sull’argomento. Secondo l’ex Direttore di Greenpeace Patrick Moore, gli ambientalisti hanno una visione poco razionale. Se vogliamo davvero limitare la dipendenza dalle fonti fossili, il nucleare è una strada obbligata per l’Italia e per il Pianeta.

Ne è convinto Patrick Moore, per 7 anni direttore di Greenpeace International e oggi attivo sostenitore dell’energia dell’atomo.

Buona lettura...


Durante la sua prima visita a Roma, negli anni Settanta, ricevette la benedizione del Papa per la sua battaglia contro i test nucleari. Oggi sostiene che l’atomo è la migliore soluzione disponibile. Perché questa inversione di rotta?

Perché ho capito che il nucleare è in grado di risolvere i problemi energetici del nostro Pianeta.

In che modo?

Una centrale nucleare è in grado di fornire per decine di anni energia pulita a basso costo, senza oscillazioni giornaliere e stagionali. Se guardiamo l’intero ciclo produttivo, il nucleare produce meno CO2 di qualsiasi fonte rinnovabile ed è in grado di assicurare quantitativi di energia pari a quelli delle centrali a carbone. I giacimenti di uranio e di plutonio sono molto ricchi e sono in mano a Paesi stabili dal punto di vista geopolitico. Le scorie, uno dei problemi più caldi del dibattito, sono un falso problema: possiamo riutilizzare il 97% dell’energia rimasta nel combustibile già usato, così come fa da trent’anni la Francia. Nelle centrali di prossima generazione le scorie potranno essere riutilizzate praticamente all’infinito.

Molta gente ha paura dell’atomo. Come la mettiamo con gli incidenti?

In decine di anni di attività gli incidenti nelle 439 centrali in funzione sono stati pochissimi. E gran parte di questi sono stati sopravvalutati: quello di Three Miles Island del 1979, per esempio, è stato un fallimento esclusivamente tecnologico, che non ha provocato alcuna vittima. Al contrario, è diventato un campanello d’allarme per tutta l’industria nucleare mondiale, che ha lavorato per migliorare ulteriormente le procedure di sicurezza. Possiamo dire che si tratta di una delle forme di produzione di energia più sicure. Anzi, chi ci lavora può stare davvero tranquillo: è una delle professioni con meno rischi in assoluto.

Non sarà facile però dimenticare Chernobyl…

Gli esperti concordano nel dire che quella centrale era stata progettata in modo assurdo, senza alcun criterio di sicurezza: praticamente il nocciolo non era protetto, come se fosse custodito in un magazzino. E i tecnici hanno reagito in modo dilettantesco, dando vita a una concatenazione letale di conseguenze. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in quello che è considerato l’unico vero disastro della storia dell’industria nucleare mondiale, morirono 56 persone. Un numero poco significativo se confrontato con i 1,2 milioni di morti ogni anno sulle strade.

Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti offriranno garanzie finanziarie per la costruzione di due nuove centrali nucleari in Georgia. Cosa comporta questa decisione?

È la notizia più importante degli ultimi 30 anni per il nucleare occidentale. Il Presidente ha voluto mandare un messaggio chiaro ai movimenti ambientalisti e al suo stesso partito: “Senza il nucleare la lotta al cambiamento climatico è persa”.

Chi beneficerebbe maggiormente di una conversione al nucleare?

Quei Paesi che non hanno grosse riserve di combustibili fossili o rinnovabili “forti” come l’idroelettrico. Per esempio l’Italia che ha l’idroelettrico ma non ha altre risorse proprie, si trova nel paradosso di comprare ad alto costo l’energia prodotta da centrali nucleari all’estero. O gli Stati Uniti, che dipendono per il 50% dal carbone e per il 25% dal gas, e con l’atomo limiterebbero la dipendenza dalle fonti fossili. Un buon mix è quello svizzero: 65% dall’idroelettrico e 35% dal nucleare.

Come si può convincere la gente di questi vantaggi?

Con una comunicazione efficace che sappia interessare il pubblico. Il segreto sta nella credibilità dell’informazione che deve essere basata su dati scientifici e non su ideologie.

Il partito antinucleare è molto forte…

Il movimento ambientalista tra gli anni Settanta e Ottanta ha bloccato lo sviluppo di questa energia, ottenendo come unico risultato quello di incentivare la proliferazione delle fonti fossili, che sono alla base del surriscaldamento climatico. Oggi dicono che dobbiamo eliminare le fonti fossili, abbattere le dighe e le pale eoliche. Ma se lo facessimo come potrebbe andare avanti la nostra civiltà?

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...e noi ve lo anticipiamo :)


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di Nino Campisi



La società A.S.D. Real AVOLA Calcio, in previsione della prossima stagione sportiva, indice uno stage per la selezione di giovani calciatori nati negli anni :
  • 1992
  • 1993
  • 1994
  • 1995
Tutti gli interessati sono invitati preso lo stadio comunale "Meno Di Pasquale" per il giorno 20 aprile 2010 alle ore 16,00 muniti di abbigliamento sportivo personale e documento valido di identità.

Per informazione e questioni organizzative, è gradita la conferma della presenza ai seguenti numeri :
  • 338/3122299 Sig Monterosso Antonino (Team Manager)
  • 338/8071343 Sig Bonfiglio Sebastiano (Responsabile Settore Giovanile)
  • 334/7501802 Sig Belfiore Tommaso (Tecnico F.I.G.C.)
Allo stage saranno presenti Tecnici F.I.G.C. incaricati dalla Società

Una buna occasione per conoscere nuovi ragazzi ed entrare nella mentalità dell' Avola Calcio.
Non mancare !!

Il Presidente
Carmelo Cristauro

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di Francesco Migliore

Sabato 10 aprile militari afghani e della coalizione internazionale (tra cui fa parte anche l'ITALIA) hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani i tre italiani sequestrati e arrestati dalle forze di occupazione e dai loro “quisling” afghani, fino a stamattina nessuno è ancora riuscito a parlare, nè i parenti, nè i colleghi milanesi di Emergency, nè i rappresentanti della Farnesina..

Avrebbero complottato - pensate un pò - per "assassinare" il governatore locale Gulab Mangal. Mentre ci digeriamo che questi tre operatori umanitari italiani e i loro sei colleghi afghani sarebbero stati “al soldo” dei Talebani (che a quanto pare controllano il 97% del territorio afghano ma avrebbero bisogno dell’organizzazione di Gino Strada per togliere di mezzo i loro nemici) spieghiamo perchè le forze NATO se la sono presa in particolare con questi italiani qua.

Questi tre (un medico, un infermiere e un esperto di logistica) oltre che svolgere le loro mansioni - cioè curare le vittime sia civili sia talebane - raccontavano come reporter le vigliaccate commesse dalle truppe NATO ed era risaputo che la loro attività di “narratori di crimini reali” non era gradita nè agli ufficiali NATO nè alla Casa Bianca. Un esempio? La strage di Marjah quella in seguito alla quale fu persino impedito alle ambulanze di recarsi sul posto, che fu puntualmente descritta dagli operatori umanitari. Questo è il loro crimine.

Perchè la Nato e il governo afghano non vuol emergency? Emergency ha sempre scelto in Afghanistan non solo di stare dalla parte delle vittime (come impone, senza distinzione l'imperativo umanitario) ma di denunciare costantemente i bombardamenti chiedendo il ritiro dei soldati. Una posizione che non piace e che durante l'Operazione Moshtarak, iniziata dalla Nato in febbraio, fa molto rumore quando Emergency denuncia (qualcuno dice esagerando) che non esistono sufficienti corridoi umanitari e che le vittime dell'offensiva di Isaf o dei talebani non riescono a raggiungere i centri di salute. Ma la ruggine è antica. Bisogna tornare a tre anni fa.

Nell'aprile del 2007 lo staff internazionale di Emergency a Kabul decide di lasciare il paese e nemmeno due settimane dopo la Ong annuncia che si ritira dall'Afghanistan. Non ci sono, dice Strada, le garanzie per il personale umanitario. Ma qual'è la risposta del governo? Il ministro degli esteri Frattini oltre a prendere subito le distanze dall'organizzazione umanitaria dichiarando: "vergogna sei italiani coinvolti", di tutta questa vicenda se n'è lavato le mani dicendo: «I tre non sono della cooperazione italiana». Per non parlare del senatore Gasparri: "emergency è un danno per l'italia". Dicevano che c'era stata una confessione da parte degli arrestati, solo che sfortunatamente per il senatore è stata smentita puntualmente.

Ricordiamo al ministro e al senatore che dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso. Ma d'altronde noi siamo "fomentatori di odio" e sicuramente, come dirà Feltri in questi giorni, "amici dei terroristi". Quindi tutto quello che è stato scritto non ha senso. D'altra parte un governo di trafficanti di oppio, eletto al di fuori di ogni regola democratica, spalleggiato e tenuto in vita da una coalizione di stati che fanno le guerre umanitarie bombardando i civili, accusa di omicidio i volontari di Emergency, è ovvio che come tesi, non fa una piega. A quei pochi sani di mente che sono rimasti consigliamo di stare attenti perchè con un ministro come questo, varcata la frontiera, siete in balia di chi vi prende e vi sbatte in galera.

Sabato 17 aprile ci sarà una manifestazione a Roma in sostegno dei tre medici italiani sequestrati dal governo afghano. Invitiamo la cittadinanza avolese ad esporre fuori dal balcone in segno di solidarietà una stoffa e perché no un pezzo di carta bianca con il logo di emergency. La solidarietà non ha colori, soprattutto quando vengono attaccati medici da sempre in prima linea contro la guerra.

---passate parola---

Popolo Viola Avola
(in fase di costruzione)

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di Nino Campisi

I ragazzi di De Leo volevano tentarlo il colpaccio ma le circostanze spesso non premiano chi sa dimostrare tanta caparbietà. Un Avola propositivo e determinato affronta senza remore la capolista che tuttavia mette al sicuro i tre punti lanciandosi in modo diretto verso la vittoria di campionato.

L'Avola privo di Ricca, Marziano, e Ferro viene disposto in campo da De Leo strvolgendo l'assetto tattico, con soli tre difensori Ulma Randazzo e Carbè, un solido centrocampo con Catania Maieli Tina e Messina, ed il solito "tridente" Intagliata Sirugo e Miraglia. Una squadra ben bessa che ha condotto tutta la partita dando poco spazio ai padroni di casa inizialmente un po timorosi, tanto da essere colpiti al primo minuto, dagli sviluppi di un calcio di punizione che Intagliata calciava aggirando la barriera e sorprendeva Vitali che non tratteneva e l'attento Messina metteva dentro.

I bianco-arancio pareggiano dopo 10 minuti con un'azione viziata da un evidentissimo fuori gioco, che l'assistente di linea, distratto da un aereo in decollo dal vicino aeroporto non se ne è avveduto. L'Avola reagisce benissimo per tutta la partita ma non sorprende l'attenta difesa avversaria.

Dieci minuti prima dal termine il gol vittoria della Ragazzini. Un grande Avola che non ha comunque deluso il pubblico avolese accorso con almeno 150 unità capeggiati dai rumorosissimi "ultrà" che unitamente al gruppo "amico" della Ragazzini hanno sostenuto le due squadre fino alla fine.

E' stato il FAIR PLAY il vero protagonista del pomeriggio catanese con gli abbracci finali dei giocatori in campo ed il saluto affettuoso delle due tifoserie.

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L'immagine che vedete qui a fianco è la foto di un apperecchio per la risonanza magnetica. La tecnologia corre in fretta per cui ne esistono in commercio diversi modelli, dai più vecchi a quelli più evoluti.


"In previsione della prossima attivazione dei servizi di risonanza magnetica nucleare prevista nei presidi ospedali di Avola e Siracusa, il direttore generale dell’Asp di Siracusa Franco Maniscalco ha disposto la formazione del personale medico e tecnico radiologo dell’Azienda con l’obiettivo di fornire gli strumenti di base per un corretto utilizzo dell’apparecchiatura e descriverne i benefici effetti."

Quando però non si sà... Speriamo solo che quando la porteranno non sarà già superata (come è accaduto più volte in altre occasioni).

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XIV Giornata Nazionale e Internazionale Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza. Contro la pedofilia.

Dal 25 aprile alla prima domenica di maggio l'Associazione Meter onlus (di don Fortunato Di Noto) celebra la Giornata dei Bambini Vittime giunta alla sua XIV edizione.

Il tema di quest'anno è "Povertà e Minori. responsabilità condivise". Ogni privazione è negazione e riduzione alla povertà ed espone i minori allo sfruttamento. I Minori non sono oggetti o mercanzia ma persone da amare, rispettare e tutelare. Contro questa logica, sotto gli occhi di tutti, tutti possiamo operare di più e meglio.

Ricordiamo ancora con commozione e riconoscenza l'unione spirituale e nella preghiera del S. Padre Benedetto XVI al Regina Coeli (3 maggio 2009) che ha voluto ricordare questo appuntamento divenuto un segno di speranza.

Diocesi, Associazioni, Istituzioni, enti locali, comunità cristiane e non cristiane possono aderire e unirsi nei momenti di preghiera, commemorativi e alle iniziative.

Per maggiori informazioni: www.associazionemeter.org

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Notizia a parte, la cosa che lascia perplessi è che resta ancora il dubbio se si tratta o no di un fotomontaggio.

Avrebbe pubblicato su internet la foto, in posa osè, di una conoscente. Con questa accusa è stato condannato al pagamento di una multa da ottocento euro un ventiseienne di Avola. Secondo l’accusa, come riportato sul Giornale di Sicilia in edicola oggi (11 aprile), l’uomo aveva messo in rete l’immagine, probabilmente si trattava di un fotomontaggio, di una ragazza di diciannove anni, oggi ne ha ventidue. Come è facile immaginare in breve la notizia fece il giro di Avola e l’ignara vittima finì sulla bocca di tutti.
Adesso la sentenza di condanna.

Curioso di conoscere (sempre se ne è stato nominato uno) il nome del consulente che ha svolto la perizia.

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I "COMITATI IN RETE" GUARDANO, RIFLETTONO E SI PREPARANO A CONTINUARE LA LORO GIUSTA BATTAGLIA

"L'Italia è il paese col debito pubblico piu' alto al mondo". Questa è stata la risposta alla domanda di una giornalista che a Taormina chiedeva all'onorevole Adolfo Urso come mai non si puo' aiutare l'agricoltura cosi' come si sono aiutate le industrie degli elettrodomestici o delle macchine agricole con trecentoventi milioni di euro.

Solo da qualche ora si è concluso il forum di Confindustria che si è svolto a Parma che ha visto presente per l'ennesima volta il nostro Presidente del Consiglio e dove per l'ennesima volta si sono chiesti al governo impegni seri e concreti che tradotti in soldoni sono, la diminuzione del costo del lavoro e aiuti alle imprese, per poter ritornare ad una crescita del prodotto interno lordo intorno al 2%. Richieste sacrosante ad un governo che risponde di solito con celerita' alle piccole e medie imprese del Nord rappresentate efficacemente dalla Marcegaglia e dalla compagine di governo rappresentata dalla Lega Nord che riesce nonostante il debito pubblico piu' alto al mondo a ritagliarsi le soluzioni che bene o male rispondono alle esigenze di quei territori.

In questa involuzione economica c'è dunque chi da una parte tira la coperta corta e che riesce bene o male a coprirsi per quel che puo', e riesce ad indicare l'agenda politica ad un governo che piu' che governare ha solo stretto i cordoni della borsa aspettando che passi questa lunga notte senza tagliare un solo centesimo alle spese improduttive, senza porre freni ai mega compensi dei manager, senza togliere quasi nulla ai privilegi di un migliaio di nominati dai vari sultani di partito e che costano solo di stipendi circa quattro miliardi di euro all'anno, senza chiudere come promesso piu' volte nemmeno una delle circa cento province Italiane, senza ridurre all'essenziale le migliaia di posti di sotto governo comprensive di auto blu e rispettivo autista il piu' delle volte utili solo alla coltivazione di nuove clientele, senza tagliare in modo serio, facendosi rimborsare fino all'ultima lira i miliardi di euro non dovuti dai falsi invalidi, senza tagliare drasticamente gli "stipendi" delle decine di migliaia di sindaci assessori consiglieri comunali e di quartiere.

Eppure se chiedi aiuto per attivita' che stritolate dalla globalizzazione, umiliate dalla grande distribuzione,annichilite dalla illegalita' conclamata della filiera, costituiscono un presidio dei territori ed uno dei settori produttivi veri di questo paese, ti si risponde in quel modo. E' ancora possibile che i furbi senza scrupoli comprino il ciliegino cinese o il limone argentino e lo impacchettino come ciliegino di Pachino o femminello siracusano? Che incontrollati o controllati all'italiana, scarichino navi di patate o di fragole provenienti dall'egitto o dalla Tunisia cariche di residui di pesticidi e le spaccino per prodotto nostrano? Che truffino la comunita' europea con una semplicita' strabiliante assieme ai vari burocrati dei vari enti arricchendosi in maniera facile e veloce, non debbano avere gli stessi problemi di chi si alza la mattina per fare un lavoro onesto? E' possibile che l'azienda onesta debba combattere giornalmente una guerra con l'agenzia delle entrate, l'INPS, la camera di commercio, il comune, l'Enel, il commercialista, la banca,le bolle di accompagnamento, i rifiuti speciali, il fascicolo aziendale, il foglio di campagna, il registro carichi e scarichi, le fatture, l'ufficio del lavoro, il genio civile, l'ufficio IVA, l'esattoria? E tutto questo, tutto questo dopo che hai investito parecchie migliaia di Euro che dovrai tentare di rientrare con grandi sforzi vendendo il prodotto quasi sempre con pochissimi centesimi, dopo che hai creato lavoro vero, dopo che hai creato lavoro per l'indotto,dopo aver pagato le tasse. Conviene? Assolutamente no ed ecco perche' moltissimi hanno gia' gettato la spugna ed altri ancora lo faranno nei prossimi anni se non interverranno profondi cambiamenti strutturali al sistema della distribuzione dei prodotti.

Sedersi ad un tavolo e studiare forme nuove di incentivazione all'aggregazione delle aziende, controlli a tappeto continui e costanti per i prodotti provenienti dall'estero, la rivoluzione della filiera trasformando i mercati in piattaforme commerciali con regole precise, lo stop a nuove licenze commerciali alla grande distribuzione e nuove norme severe per le esistenti,sanzioni pesanti per le frodi commerciali, il rispetto tassativo dell'indicazione della tracciabilita' e del doppio prezzo alla vendita, l'imposizione della vendita di prodotti del territorio in misura uguale o superiore al 50% distinguendo nettamente i prodotti regionali e nazionali dai prodotti esteri.

E questo dovrebbe valere tanto per la GDO che per tutti i mercati all'ingrosso regionali e nazionali e non nel 2050 ma entro pochi mesi. Puo' la massaia scegliere di aquistare o meno dopo aver letto che le arance segnate ad 1,99 euro sono state comprate all'origine a soli 0,08 centesimi di euro? O che l'uva Italia di Canicatti' a 2,50 euro è partita dal vigneto a soli 6 centesimi? O che il pane integrale venduto a Milano a 4,50 euro è fatto col grano duro siciliano che le macchine mietitrici hanno raccolto a 13 centesimi? O che il latte proveniente dalla BieloRussia si possa leggere senza bisogno della lente d'ingrandimento? Si puo' dire basta a tutti questi soprusi che ci hanno fatto ritornare alle valigie di cartone? Bene a tutte queste domande dovrebbe dare risposte la politica che in questo momento a Palermo sta discutendo la finanziaria che a questi agricoltori piacerebbe vedere alleggerita dagli sprechi indecenti perpetuati negli anni e appesantita di provvedimenti corposi a vantaggio di chi produce lavoro e a Roma parla di federlismo fiscale a vantaggio calcolato delle regioni gia' ricche, di riforme costituzionali, di presidenzialismo, mentre l'economia si ferma, la disoccupazione aumenta, le prospettive di sviluppo svaniscono, la depressione dilaga.

E non perche' si chiede l'elemosina ma perche le scelte di aprire le frontiere di liberalizzare i mercati di rendere il mondo un unico mercato è stata una scelta della politica nazionale ed internazionale che non aveva previsto pero' che nell'anno 2010 sarebbe arrivato uno tsunami economico di tale portata. Cosi' come quando per legge presenti i calcoli al genio civile per essere autorizzato alla costruzione di una casa forte che ti tuteli dai terremoti in questo caso non si è pensata nessuna forma di salvaguardia e la casa ovviamente ci è crollata addosso.

Inutile pensare di tenerla in piedi con le tue forze.Impossibile. E man mano che passano i mesi ci rendiamo conto che non avevamo torto nel dire che se in questi territori si ferma l'agricoltura si ferma un po' tutto,visto che cominciano a darci solidarieta' anche operatori del settore edile ed immobiliare, commercianti e negozianti di vari settori. Evidentemente si nota e molto la mancanza di liquidita' nel sistema. Davanti a problematiche cosi' grandi c'è bisogno di risposte urgenti e corpose ma sopratutto occorre prendere coscienza che il male riguarda proprio tutti. E qui spunta fuori la vera differenza tra il meridionale pigro e rassegnato ed il settentrionale che si ribella, rivendica i propri diritti, chiede e non si ferma fin quando non ottiene. Forse pero' anche qui sta maturando giorno dopo giorno il momento di uscire di casa e scendere nelle piazze. C'è bisogno, troppo bisogno, di aria nuova!

Comitati in Rete
Mariano Ferro

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di Nino Campisi

Nel post dove si presentavano due strordinarie persone come Angelo Attardi e Luciano Mica, sono apparsi due commenti senza riguardo, offensivi, e inopportuni che come al solito si nascondono dietro l'anonimato. Se la redazione lo consente vorrei rispondere in un vero e proprio post, affinchè il problema risaltasse un po di più rispetto ad un commento lasciato nell'apposito spazio.

Ho presentato queste due persone come se fossero i campioni del mondo - ha ironizzato uno dei due - Ebbene si !! Egregio stolto. Loro vincono ogni giorno il loro campionato del mondo, perchè oltre a dare un contributo tecnico per l'Avola calcio, ne danno ancora uno molto più importante alla nostra ambigua società. Educando ragazzi ed arricchendoli nel loro spirito comportamentale, rendendoli sicuri e pacati. Piuttosto. Cosa fate voi due afflitti dalle vostre problematiche? In voi traspare uno squallido senso di politicanti, sostenitori o praticanti che vogliate. Figli di una politica che partorisce solo lestofanti, massoni e abili malfattori. Freddi e spietati manipolatori che vivono racchiusi in oscuri sogni di gloria.

Forse non siete degli abituali lettori di Avola Blog, oppure la vostra memoria è molto corta tanto da non permettervi di ricordare che il blog tratta moltissime problematiche che riguardano la nostra citta e in quanto ai miei argomenti, carissimo sbadato, ti ricordo che non parlo solo dell'Avola calcio, ma ho segnalato moltissime situazioni che imbarazzerebbero qualsiasi amministrazione comunale. Vedi verde pubblico, vedi viabilità ecc. Dove eravate voi? Dinanzi a ciò girate l'angolo. Perchè non ho letto commenti di compiacimento? Contrariamente, vi siete azzuffati con centinaia di commenti, come delle oche inferocite per argomenti come quelli del "GETTONE" Sono forse questi gli argomenti importanti? Per finire, miei cari e squallidi ANONIMI, io la mia piccola parte da cittadino Avolese in questo blog riesco a farla. Fatelo pure voi. E vi prego non nominate Attardi e Mica. Non ne siete degni !!

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di Giovanni Mazzone

Ho il piacere di invitarVi alla conferenza sui risultati della recente campagna scavi archeologici sul sito di Avola Antica che si terrà domani sera, alle ore 19,00, presso il Centro Giovanile di Avola, nel viale Piersanti Mattarella.

La conferenza è organizzata da:

- Associazione Turistico-Culturale Odisseo;
- Associazione Turistico- Culturale Avola Antica;
- Club Lions Avola.

Interverranno:

- l’On. Nicola Bono, Presidente della Provincia Regionale di Siracusa ed artefice del finanziamento della campagna scavi all’epoca in cui ricopriva l’incarico di Sottosegretario al Ministero dei Beni e le Attività Culturali;

- l’Arch. Mariella Muti, Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa;

- l’Archeologo Lorenzo Guzzardi, responsabile del Servizio per i beni Archeologici della Sovrintendenza di Siracusa ed curatore in prima persona degli scavi in questione.

Vi aspetto,
Avv. Giovanni Mazzone

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di Nino Campisi


Vederli al lavoro mi riportano indietro nel tempo, quando a parer mio il calcio affascinava di più gli appassionati. Herrera, Rocco, Vycpalek, Valcareggi, Liedholm. Personaggi che mi attraevano e mi lasciavano sognare quel fantastico mondo che solo in "bianco e nero" potevo osservare. Il resto era solo immaginazione. Il berretto di lana rigorosamente con "pon-pon", la tuta da lavoro.

Li vedevi sempre così raramente in giacca e cravatta, dediti a ciò che per loro era pane quotidiano. Mi fermo un attimo e ritorno al presente perchè chi vedo al lavoro con berretto di lana e tuta, indumenti fondamentali, sono Il prof. Angelo Attardi ed il Maestro dello sport Luciano Mica, con al collo il suo inseparabile cronometro. Entrambi di Siracusa. Due spiriti da ragazzi con le sue 62 e 68 primavere.

Preparatore di portieri l'uno e preparatore atletico l'altro. L'Avola calcio, come qualsiasi compagine calcistica che si rispetti e che segue progetti ben precisi, li ha voluti nel suo organico. E' inutile dire che il grande merito va al presidente Carmelo Cristauro. Una vita spesa per lo sport in genere Mica e per il calcio Attardi.



Chiedo ad Attardi: Mi racconti un po' del suo passato.

Attardi puntualizza - Quello del Maestro Mica e' molto glorioso. Il mio è niente in confronto.
Rivolgo lo sguardo al Maestro e con un cenno di consenso mi fa accomodare vicino a lui sulla panchina ai bordi del terreno del Di Pasquale. La prima cosa che tiena a dirmi e che è stato portatore della Fiaccola olimpica alle Olimpiadi del 1960 a Roma e a Torino nel 2006. - (n.d.r.) forse non tutti sanno che non è cosa da tutti - La carriera agonistica in atletica leggera non è stata poi così tanto gloriosa, ma grosse soddisfazioni sono giunte dopo aver conseguito il titolo di Maestro dello Sport presso il C.O.N.I. a Roma, seduto a fianco di illustri compagni come Primo Nebiolo, campione di atletica leggera prima e Presidente della Federazione Mondiale di Atl. Leg. dopo, Giuseppe Gentile, record italiano nel salto in lungo e olimpionico a Città del Messico e Monaco di Baviera. Questo titolo le ha permesso di essere incaricato dal CONI ad organizzare manifastazioni sportive nazionali ed internazionali. - Fu Nebiolo - dice il Maestro - ad incaricarmi per le Universiadi del 1997 a Catania.

Quando inizia a fare il preparatore?

Dopo aver preparato atletisti Siracusani negli anni 60, e qualcuno ha raggiunto livelli nazionali, nel 72 iniziai con il Siracusa calcio, poi un bel periodo nel Catania di Massimino, Matera, Paganese per poi ritornare a Siracusa calcio. Ho pure preparato e vinto campionati nel basket aretuseo in c2 e b2.

Chi non conosce la storia dei guanti del povero e simpaticissimo Massimino? Fu proprio il Maestro Mica, che in ritiro con il Catania a Chianciano avvertì il Presidente che servivano una ventina di palloni e i guanti per i portieri. Massimino esclamò : "vinti palluna?" "ma non si ioca cu'palluni sulu?" e dopo che Mica gli spiegò la necessità del cospicuo numero di palloni, per i guanti gli rispose : "guanti sulu po' putteri?" "guanti pi tutti !"

Il Maestro Mica le chiama "chicche", e noi tutti appassionati le custodiamo nella storia del calcio italiano. Parlando di quei bei tempi di Catania, il Maestro con grande orgolglio ricorda che nel lontano 74, il Catania fu la prima squadra in Italia, che alle sue direttive attuò le prime metodologie del calcio moderno, con il riscaldamento prepartita fatto da esercizi mai visti prima, e per lo più all'aperto, mentre ancora tutti si riscaldavano dentro le palestre dei campi. - Massimino mi dava del pazzo, perchè stancavo troppo i giocatori.

Ci sarebbe ancora tanto da dire, perchè il Maestro è una fonte inesauribile di filosofia sportiva, ma lui - Mica - mi fa segno che bisogna dare spazio pure ad Attardi. Adesso il Maestro oltre a preparare i ragazzi dell'Avola segue ragazzini della pallavolo e nelle scuole elementari. E passo ad Attardi.

Prof. Attardi. Mi dicono che lei è un insegnante con la passione per il calcio

- Si sono un insegnante vice dirigente nell'istituto comprensivo Mazzini di Siracusa, e dedico tutto il mio tempo libero al calcio. Mi dedico con molta passione a questi ragazzi e provo molta soddisfazione vederli crescere tecnicamente.

Ma lei cosa insegna ad un portiere?

- Cerco solo di migliorarne le qualità correggendo eventuali difetti impegnandomi inseme ai ragazzi ad un duro e faticoso lavoro. Trasmetto a loro la mia esperienza acquisita in tanti anni.

Il prof Attardi ha militato nel Caltagirone, nel Terranova (Gela) Siracusa, approdò a Novara allenato da Carletto Parola. Erano altri tempi, tempi che le qualità tecniche erano sicuramente molto più elevate di oggi. Caltagirone e Terranova significava prestigio, perchè disputare quei campionati era già un prestigio. Ogni partita aveva l'aria della sfida Squadre blasonate come l'Akragas, Cantieri Navali, Megara, Vittori, lo stesso Avola e moltissime altre caratterizzavano il calcio siciliano, e la domenica sera tutti dietro la radio ad ascoltare i risultati nell'edizione serale del "Gazzettino di Sicilia".

Le sue soddisfazioni in questo lavoro?

Ho sempre preparato portieri a Siracusa, e se qualcuno è arrivato in serie A e B come Marcon, Aprile, Zappino e Siringo vuol dire che è stato fatto un buon lavoro - e mentre Randazzo nella partitella di allenamento effettua una strepitosa parata, Lui si ferma ed esclama : Eccolo vedi? Queste sono le mie soddisfazioni!

Queste sono le soddisfazioni di noi tutti appassionati del calcio. Due personaggi che infondono saggezza. Due straordinari educatori che amano questo gruppo di ragazzi che apprendono il loro insegnamento con serietà e grande rispetto. Questo in fondo è il fine del grande lavoro che svolgono Attardi e Mica, un lavoro straordinario che da sicuramente una forza in più a questo Avola e noi ne saremo sempre riconoscenti.

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Persone come Iano Di Rosa non muoiono per sempre, solo si allontanano. Anche se in questi momenti le parole non servono ad alleviare il dolore, ricorderemo e sentiremo lui e le sue freddure per sempre nel nostro cuore.

Sentite condoglianze,
AvolaBlog

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Il licenziamento è contagioso. L'argomento non tocca solo i 22 lavoratori della SMA di Avola ma interessa anche i dipendenti del CARREFOUR di Siracusa.

In difesa dei loro diritti è scesa in campo La Destra-Alleanza Siciliana:

"Chiediamo - prosegue - l'intervento deciso dell'intera politica siracusana e dei sindaci di Siracusa ed Avola, perchè possano essere portavoci delle esigenze dei cittadini che rappresentano e soprattutto di quelli che si trovano in difficoltà.

Per quanto riguarda la vertenza Sma ancora una volta la Destra-Alleanza Siciliana chiede che l'azienda, i sindacati e tutti i soggetti interessati possano trovare una soluzione per la salvaguardia di 22 posti di lavoro a rischio. Si garantisca un avvenire più sicuro a 22 famiglie che altrimenti rischiano seriamente di piombare nel baratro".

Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.

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Per chi si fosse perso lo streaming video della diretta in Piazza Umberto I concesso da Avolamia può godersi le prime riprese della "Pace" dinanzi la chiesa S. Giovanni Battista.



Si ringrazia Tommaso Caruso per la gentile concessione.

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I dipendenti dello SMA di Avola protestano contro il licenziamento del personale. Sui cartelli attaccati all'ingresso del supermercato in via Siracusa hanno scritto: "La SMA licenzia", "22 Licenziati grazie alla SMA", "22 Famiglie sul lastrico".

Si parla spesso dei problemi del futuro per i giovani, dovremmo invece soffermarci di più e riflettere sul futuro di tutti, indistintamente, giovani e meno giovani. Stiamo parlando di 22 famiglie che da ora in poi non avranno di che sfamarsi. A chi si dovrà rivolgere questa povera gente?

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Vi starete chiedendo chi è il Popolo Viola? Se non siete stati informati dai media tradizionali, Internet vi viene incontro. Hanno un sito ufficiale, una fan page su facebook e uno spazio su twitter dove condividere velocemente pensieri, eventi e progetti. Anche ad Avola prende piede il movimento. Ecco il logo e la presentazione pubblicata nella pagina dedicata all'evento "costruiamo insieme il popolo viola ad Avola".

Come molti di voi sapranno, il popolo viola nasce dall'esperienza del no berluconi day del 5 dicembre a Roma. sembrava solo un movimento nato da internet senza proposte o addirittura demagico, ma è riuscito a portare in piazza un milione di persone il 5 dicembre e ogni giorno lotta affinchè la gente sappia quello che sta succedendo in italia in questo momento. L'obiettivo principale rimane quello: chiedere le dimissioni di Berlusconi. Ma non solo. In questo gruppo vogliamo costruire un progetto (non un partito) di rinnovamento per il Paese a partire dalle vostre proposte.
Il nostro metodo rimane quello della partecipazione democratica.
costruiamo insieme il popolo viola anche ad Avola.

Vi lasciamo all'articolo/invito di Francesco Migliore per partecipare il 17 aprile alla manifestazione regionale a Palermo per chiedere le dimissioni del governatore Raffaele Lombardo.

di Francesco Migliore

Salve ragazzi e ragazze, come molti di voi sapranno lunedì 29 marzo, lo stesso giorno dello spoglio delle regionali, il presidente della regione sicilia Raffaele Lombardo è stato indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Appoggio elettorale in cambio di favori, appalti e posti di lavoro.

Ci sono ore e ore di intercettazioni telefoniche e ambientali, nonostante la rete di sicurezza che Raffaele Lombardo riteneva di aver eretto a protezione delle sue comunicazioni e dichiarazioni di pentiti delle cosche mafiose catanesi, in particolare del clan che faceva capo Nitto Santapaola che ha lasciato il suo posto al suo luogotenente di sempre, quel Vincenzo Aiello, il tenutario della "bacinella", la cassa in cui confluivano gli introiti del clan e da cui si prelevavano le somme da reinvestire in affari legali.

Proprio Aiello, arrestato l'ultima volta ad ottobre scorso durante un summit di mafia, sarebbe stato il "contatto" dei Lombardo con le cosche. Agli atti dell'inchiesta anche fotografie, filmati e documenti relativi a decine e decine di appalti, nomine e forniture pubbliche regionali, soprattutto nel settore della sanità, dei rifiuti e della formazione professionale. Fiumi di denaro e assunzioni clientelari nell'amministrazione pubblica, non soltanto regionale, negli Ato rifiuti, nei consorzi e nelle società di servizi, nelle Province e nei Comuni dove, parallelamente ai galoppini della mafia che distribuivano facsimile, l'Mpa ha assunto sempre più potere con una campagna acquisti anche tra le altre forze politiche senza precedenti negli ultimi anni.

Questo dice in sostanza l’inchiesta. Ora, non voglio dire che Lombardo è un mafioso, anche perché come sappiamo per la legge italiana fino al 3°grado di giudizio l’inquisito è non colpevole, e Lombardo non è ancora stato rinviato a giudizio. Stabilire la colpevolezza o la non colpevolezza di una persona tocca ai magistrati, che purtroppo vengono spesso e volentieri attaccati in un modo abbastanza deprecabile. Credo comunque che un indagato per concorso esterno in associazione mafiosa si dovrebbe dimettere dalla propria carica. Una persona indagata non può svolgere, a mio avviso, serenamente i suoi compiti, soprattutto perché credo che sia la peggiore delle ipotesi giudiziarie per un governatore di una regione come la Sicilia.

Il 17 aprile ci sarà una manifestazione regionale a Palermo per chiedere le dimissioni del governatore. Vorremo organizzare un bus che parte da Avola. Spero che qualcuno sia interessato a questa iniziativa.

Grazie,
Francesco Migliore

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