di Salvatore Bravato

In questi giorni sul lungomare di Avola si stanno montando dei paletti in ferro sui quali sarà poi montata (presumo) una rete metallica.

C’è chi dice che questo serva per motivi di sicurezza e c'è chi dice invece che serva per proteggerci da un eventuale attacco dei pirati dei Caraibi: la città infatti sin dall’abbattimento delle mura di cinta è sprovvista di opere di sicurezza. Io non so a chi credere… sò solo che l’impatto visivo di quest’enorme “MURO” metallico sarà pesantissimo e cancellerà il rapporto diretto con il mare. Le belle passeggiate estive in “riva” al mare saranno solo un ricordo…da oggi in poi andiamo tutti a lido di Noto dove dei bellissimi corrimano in legno e vetro ci garantiscono sicurezza e continuità visiva.

Con questo piccolo articolo non voglio suscitare polemiche ma sensibilizzare i cittadini avolesi e l’amministrazione comunale a ripensare il tutto perché tra milioni di alternative si è scelta quella più deprimente. Sicuramente questa scelta è stata dettata da motivi economici ma qualche volta occorre mettere sulla bilancia anche il rapporto COSTI-BENEFICI, senza dimenticare che ciò che è bello non è necessariamente costoso.

Arch. Salvatore Bravato


Aggiornamento:

Ringraziamo l'Arch. Salvatore Bravato e Nino Campisi per aver messo a disposizione le foto dei lavori in corso.



Il resto delle foto le potete trovate nell'apposito album.

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di Mariano Ferro

L'ultima l'ho sentita oggi su TG3 Sicilia: la Montepaschi Serit chiede ai disastrati di Giampilieri la riscossione di imposte sulle case che non esistono piu'. Questa cosa non merita nemmeno commenti, sarebbero troppo volgari.

Noi agricoltori giorno 8 Giugno saremo davanti agli ingressi delle sedi provinciali delle sedi Serit a Siracusa, Ragusa, Agrigento, Trapani e Caltanissetta. Vogliamo accendere i riflettori sulle societa' di riscossione che in questo momento stanno "sanzionando la crisi". L'invito che voglio fare a tutti è quello di partecipare all'iniziativa perche' credo che l'usura sia applicata tanto alle aziende agricole quanto ai commercianti, agli artigiani ai semplici cittadini ed in questo momento (ma forse anche in altri momenti) non è proprio accettabile.

L'invito è ovvio, viene esteso a tutte le istituzioni sensibili alle difficolta' dei loro amministrati che non riescono a stare in linea con i pagamenti dovuti e devono vedersi pignorare senza pieta' tutto quello che possiedono, con cartelle indecenti. Un mostro che vale la pena affrontare specie se si è dalla parte dei piu' deboli e soprattutto dalla parte del buon senso.

Un grazie a tutti quelli che volessero darci una mano a squarciare il silenzio attorno a questa usura di stato.

Cordialmente.
Mariano Ferro

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