Comunicato Stampa
LA CORTE COSTITUZIONALE ACCOGLIE TUTTI E TRE I QUESITI REFERENDARI - IL TEMPO DEGLI IMBROGLI E’ FINITO - E’ TEMPO DI PRIMARIE VERE
Con il via ai referendum elettorali da parte della Consulta il tempo delle soluzioni pasticciate e dei tentativi di imbrogliarsi a vicenda è scaduto.
Ora la distinzione sarà fra quelli che vogliono che siano i cittadini a decidere e quelli che lavorano contro la democrazia dei cittadini e per il ritorno della democrazia della delega.
L’alternativa è se stare dalla parte di chi crede che ai cittadini debba essere consentito di scegliere chi guiderà il governo, il programma, la coalizione e i candidati prima - o chi preferisce l’antica politica dei due forni.
La bozza Bianco sulla riforma elettorale è un ritorno alla Prima Repubblica, con la scusa di bloccare il referendum si vuole semplicemente ritornare al passato e che i cittadini si debbano limitare a delegare i loro rappresentanti, tutti insieme PD e FI.
Il Partito Democratico è nato per rafforzare il bipolarismo, la democrazia dell’alternanza e la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche.
In questa logica non comprendo ancora oggi, come la dirigenza del PD a Siracusa e il centrosinistra, non abbiano deciso di promuovere, a cinque mesi dal voto le elezioni primarie per la scelta del candidato alla Presidenza della Provincia e dei candidati Sindaci nei comuni dove si vota.
Se la parola d’ordine del PD è primarie, primarie vere e partecipazione dei cittadini per consentirgli di scegliere i loro candidati, perché fino ad oggi non si è intrapresa nessuna iniziativa?
Forse qualcuno ha in testa di farle saltare, per continuare la solita logica della spartizione a tavolino, o sono troppo impegnati alla Provincia Regionale con assessori di fine legislatura, spartizione di sottogoverni e inciuci vari?
L’area ulivista si impegnerà a sostenere i referendum elettorali, se non si farà una riforma elettorale seria e a sostenere le primarie vere per la scelta dei candidati a tutti i livelli.
Ora la distinzione sarà fra quelli che vogliono che siano i cittadini a decidere e quelli che lavorano contro la democrazia dei cittadini e per il ritorno della democrazia della delega.
L’alternativa è se stare dalla parte di chi crede che ai cittadini debba essere consentito di scegliere chi guiderà il governo, il programma, la coalizione e i candidati prima - o chi preferisce l’antica politica dei due forni.
La bozza Bianco sulla riforma elettorale è un ritorno alla Prima Repubblica, con la scusa di bloccare il referendum si vuole semplicemente ritornare al passato e che i cittadini si debbano limitare a delegare i loro rappresentanti, tutti insieme PD e FI.
Il Partito Democratico è nato per rafforzare il bipolarismo, la democrazia dell’alternanza e la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche.
In questa logica non comprendo ancora oggi, come la dirigenza del PD a Siracusa e il centrosinistra, non abbiano deciso di promuovere, a cinque mesi dal voto le elezioni primarie per la scelta del candidato alla Presidenza della Provincia e dei candidati Sindaci nei comuni dove si vota.
Se la parola d’ordine del PD è primarie, primarie vere e partecipazione dei cittadini per consentirgli di scegliere i loro candidati, perché fino ad oggi non si è intrapresa nessuna iniziativa?
Forse qualcuno ha in testa di farle saltare, per continuare la solita logica della spartizione a tavolino, o sono troppo impegnati alla Provincia Regionale con assessori di fine legislatura, spartizione di sottogoverni e inciuci vari?
L’area ulivista si impegnerà a sostenere i referendum elettorali, se non si farà una riforma elettorale seria e a sostenere le primarie vere per la scelta dei candidati a tutti i livelli.
Santino Armaro
Referendario-coord. Area Ulivista PD
Referendario-coord. Area Ulivista PD
Siracusa 17 gennaio 2008