La festività di Pasqua diventa un’occasione per me di coltivare la relazione che ci unisce e di condividere il mio vissuto.
Ancora una volta la “Pasqua” ci viene incontro con il suo forte annuncio di vittoria della vita sulla morte, di gioia e di speranza, di chiamata per ogni uomo e donna a realizzare in pienezza la propria vocazione di figlio/a di un unico Dio “padre e madre”; sogno di una nuova umanità.
Questo annuncio Pasquale mi raggiunge personalmente nella mia vita, nelle nostre relazioni, nelle nostre realtà quotidiane a volte così controverse, fatte di fatiche, di lotte, di stanchezze, disillusioni e nuovi inizi.
Quotidianamente siamo testimoni di segni di “Resurrezione”; uomini e donne di buona volontà al servizio della vita nelle più svariate forme ma in particolare persone che hanno colto il senso della loro vita come “dono”.
La vita non può manifestarsi se non è accolta e vissuta come dono, condivisa.
Oggi grandi forze spingono l’uomo ad un individualismo sfrenato, a moltiplicare i bisogni, funzionali alle esigenze di mercato.
Le conseguenze nefaste di questa logica egoistica sono pure sotto i nostri occhi: solitudini, impoverimento e disgregazione delle relazioni, perdita del senso civico e comunitario. Ingiustizie e disparità tra i popoli sempre più grandi, guerre che sono la conseguenza dell’egoismo dei popoli benestanti.
L’umanità ha sempre più bisogno di profeti del “dono”, persone che intendono la propria vita in relazione agli altri e al bene comune, costruttori di relazioni e di ponti tra i popoli, che non entrano in politica per interessi personali.
Costruire insieme partendo dalle nostre relazioni più vicine, che fanno il tessuto del nostro quotidiano; questo, mi pare, è accogliere il messaggio di speranza del Cristo risorto che ha vinto ogni morte e ci apre un cammino di pienezza di vita e di relazioni rinnovate.
Uniti a ciascuno di voi nella gioia del Cristo risorto!
Fraterni Auguri,
Giovanni Amenta
Con la presente, solamente per esprimerVi una Buona Pasqua e per trasmetterVi la mia gioia nel viverla nell’ascolto della parola di Nostro Signore.
