Il Comitato per il Diritto alla Salute della zona sud della Provincia Regionale di Siracusa invita tutti i cittadini alla MOBILITAZIONE ed alle iniziative, che saranno intraprese nel mese di novembre

Tenuto conto che:

  • nonostante le promesse fatte dai rappresentanti delle istituzioni, sono decorsi oltre sei mesi dall’entrata in vigore della nuova legge regionale di riforma della sanità e circa quattro mesi dall’emissione del relativo decreto assessoriale, senza che nessun fatto nuovo positivo si sia verificato;
  • i presidi di Avola e Noto sono dotati di TAC spesso non funzionanti e che non garantiscono il relativo servizio;
  • da tempo è stato previsto l’acquisto della nuova TAC, indispensabile per il reparto di oncologia, per l’ospedale “G. Di Maria” di Avola, ma a tutt’oggi nessuna nuova attrezzatura è pervenuta;
  • il servizio autoambulanze nel territorio non è per nulla efficiente e spesso interrotto;
  • i nuovi reparti di cardiologia con UTIC, Rianimazione e Oncologia di Avola, già completi ormai da anni, per una spesa di 10 milioni di euro, non sono stati ancora attivati;
  • nel 2007 è stato effettuato un lascito a favore dell’ospedale di Avola per l’acquisto di una autoambulanza attrezzata di apparecchiature cardiologiche e nonostante l’atto deliberativo del 18 gennaio 2008, per la somma di euro 154.938, già donata, tutt’oggi, dopo due anni, ancora non è stata acquistata;
  • i reparti sono sempre più sguarniti di personale sanitario, a causa della mancata sostituzione dei pensionamenti;
  • l’amministrazione comunale di Avola non ha partecipato con gli altri comuni e la Provincia al ricorso al TAR per la difesa ed il mantenimento dell’ospedale di Avola.

NON PIU’ PAROLE, MA FATTI ...E SUBITO!

Il Comitato per il Diritto alla Salute

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Da poco più di un anno

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

E’ un mezzo in cui la comunicazione, lo scambio di idee e di informazioni trovano spazio in un’ era in cui si hanno sempre meno momenti da dedicarvi, per cui il web diventa il mezzo più semplice e veloce. Allo stesso tempo offre più opportunità di inserimento, visibilità, confronto senza limiti di spazio: puoi partecipare o osservare la vita sociale della zona in cui il blog si riferisce al di là di dove si vive. E’ un mezzo innovativo per creare universalità, una finestra da cui guardare.
Del citizen jurnalism credo che è la giusta alternativa ad un giornalismo non obbiettivo.

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

Per me è la necessità di far fluire messaggi positivi, come il valore di tenere i giovani lontani dalle droghe, aumentare la sensibilità e la conoscenza dei Diritti Umani, attraverso le attività che coordino, come volontaria della Chiesa di Scientology, anche ad Avola.

4) Qual'è la tua opionione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?

Preferisco interloquire con persone di cui conosco l’identità. Amo la trasparenza ma rispetto la loro scelta che potrebbe essere dettata da validi motivi.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?

Personalmente no, non ho mai ricevuto critiche personali. Se le ricevessi valuterei se si tratta di una sana critica che potrebbe portarmi a migliorarmi o una critica tipica di chi parla tanto e agisce poco. In ogni caso continuerei a interloquire e a comunicare ciò che ritengo giusto.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Conosco molto poco della politica locale visto che vivo in un’altra città.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

Seguo entrambe i media e non vedo molte differenze, l’unica differenza che ho notato che online, essendo meno legata a spazi limitati e più completa.
E’comunque più libera e di sicuro meno suscettibile a censure. Ma visto che i canali che diffondono le notizie sono sempre gli stessi le notizie che pendono da una parte o dall’altra lo sono già dalle fonte.

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

Mi auguro che se sporgono denuncia ci sono delle violazioni da parte del blog perseguibili, se invece è un mezzo per imbavagliare penso sia meglio ravvedersi e cercare di comunicare di più così da potersi chiarire meglio.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Si.

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Ringrazio tutti i lettori che più volte mi hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per le attività sociali che porto avanti, e in particolare la vostra redazione che oltre a dare sempre visibilità a queste attività lo ha fatto sempre con la giusta enfasi. Grazie ancora!

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Da un paio d’anni, penso poco dopo la sua nascita. Mi fu segnalato da un amico ed essendo sicuro delle potenzialità della rete e dell’importanza della comunicazione in generale, l’ho subito considerato uno strumento importante.

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

Un blog è una piazza virtuale nella quale scambiarsi informazioni, opinioni, impressioni. Lo considero uno strumento utilissimo perché raggiunge persone, soprattutto giovani, che preferiscono Internet alla carta stampata.

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

La voglia di partecipare al pubblico dibattito in temi che considero importanti per la vita e la crescita di una comunità.

4) Qual'è la tua opinione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?

Il commento anonimo, laddove non sia insultante, permette spesso a utenti che altrimenti non lo farebbero, di dare un’opinione, fornire una notizia, esprimere uno stato d’animo.
Il massimo sarebbe prendere l’abitudine di usare un “nick name” (come molti fanno e io stesso all’inizio) in modo da risultare identificabili e da poter dialogare con loro.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?

Le critiche fanno parte del gioco. Spesso sono espresse da chi è prevenuto nei tuoi riguardi, ma a volte ti aiutano a riflettere e comunque è doveroso accettarle con equilibrio, anche quando sono ingiuste.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Ripeto, la rete si rivolge spesso a fasce di utenti che gli altri mass media non raggiungono. Credo che in quest’ottica AvolaBlog eserciti una funzione importante, soprattutto quando propone temi di grande rilevanza sociale.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

Senza dubbio sì. L’informazione italiana, è in una condizione imbarazzante. Per Reporter sans frontières siamo 40°, per Freedom house addirittura 71° nella classifica sulla libertà di stampa.
La rete rimane un’isola felice che i nostri politici stanno ripetutamente cercando di violare. Bisogna mantenere alta l’attenzione.

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

Anch’io ho recentemente ricevuto una minaccia di querela! Che posso dire? L’importante è rimanere nell’ambito della correttezza e permettere il diritto di replica.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Ne sarei contento, gestendo, un blog anch’io sulla problematica dei precari nel mondo della scuola.

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Vorrei citare una canzone del grande Gaber: “Libertà è partecipazione!”

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Da giugno 2007.

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

I blog sono un'ottima forma di comunicazione e informazione. Ritengo il citizen jurnalism un modo più autentico e interessante di fare giornalismo.

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

Credo che la politica lontana dalla gente sia arrogante. Chi vive solo nel Palazzo non potrà mai accorgersi di quanto sia stanca la gente. Essendo lontano da questo modo statico di vivere la politica, ritengo il dialogo e il confronto con gli altri, un modo per sentirsi più vicino alle persone.

4) Qual'è la tua opionione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?

Ognuno è libero di scegliere se firmarsi con nome e cognome o presentarsi in forma anonima, purchè il commento si mantenga in un contesto civile. Personalmente preferirei che tutti si firmassero.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?

Alcune volte ho ricevuto pesanti critiche, altre volte invece sono stato elogiato. Bisogna accettare entrambe le cose con serenità, fa parte del gioco.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Sono proprio queste le ragioni per cui avolablog deve essere considerato di grande interesse.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

Senza ombra di dubbio. L'informazione online mi sembra più corretta e trasparente rispetto a quella fornita dai media tradizionali, altrimenti non ci sarebbe motivo di definirle "informazioni scomode".

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

Ci sono persone che la parola "denuncia" non dovrebbero neppure pronunciarla. A mio modestissimo parere, soltanto con la partecipazione si può capire l'importanza di questo blog.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Certamente.

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Il vostro apporto è un valore aggiunto per la politica locale. Complimenti a tutti.

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Fin dalla sua nascita, sono stato il primo in assoluto a postare un commento il 30 giugno del 2007

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

E’ una sorta di diario, un modo per stare, virtualmente, insieme ad altri per esprimere liberamente la propria opinione sui più svariati argomenti. Per chi segue la politica, può servire per avere informazioni veritiere e diventare strumento per un dialogo aperto e rapido tra eletti ed elettori, ovvero un modo innovativo con cui confrontarsi, il cosiddetto “citizen jurnalism”, a cui credo molto, anche se nel nostro paese siamo ancora agli inizi.

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

Per chi come me ha esercitato, svariati anni, di attività politica, il desiderio di far conoscere il modo di operare, sia da consigliere che da amministratore, ispirato soprattutto alla correttezza, nell’interesse unico che va verso il bene della propria città e non verso l’acquisizione di privilegi ed interessi personali, elementi che purtroppo sempre più stanno caratterizzando la voglia di tanti che sono in politica e di tanti che aspirano ad entrarci.

4) Qual'è la tua opinione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?
Nessun pregiudizio. Anch’io ogni tanto posto dei commenti in forma anonima, proprio per evitare, per chi come me ha fatto politica, di essere accusato o di dire alcune cose solo per pubblicità elettorale o per convenienza politica. L’importante è scrivere quello che si sente è soprattutto la verità, e nel mio caso vi posso assicurare che è stato sempre così.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?
Critiche ne ho avuto una buona dose, e devo dire che anche quelle che ritenevo più ingiuste alla fine sono state utili per migliorami. Casi di insulti plateali ne ricordo un paio, ma li ho sempre accettati con pacatezza, e mai ho ricorso ne minacciato querele e denunce. Quelle reazioni scomposte appartengono a gente che ha la coda di paglia che vuole chiudere la bocca per evitare che la verità esca fuori.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Certamente. Fra l’altro non essendoci più luoghi di confronto pubblici fra amministratori e cittadini e fra le stesse forze politiche e istituzionali, il vostro blog è diventato la vera Agorà. Inoltre sono convinto che, finita la fase della militanza nei partiti, nell’associazionismo, la rete è e sarà sempre di più uno degli strumenti di partecipazione alla vita politica e civile dei cittadini.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

Non credo, l’informazione on line rispecchia esattamente l’informazione fornita da media tradizionali. L’unica variabile riguarda la possibilità di poter interagire e confrontarsi con tutte le opinioni.

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

Non condivido lo strumento delle denunce, ciò dimostra l’incapacità di confrontarsi anche duramente, di chi utilizza questi metodi, seppur legittimi. A mio avviso l’obiettivo di queste persone è di intimidire chi ha il coraggio di gestire uno strumento di libera informazione per innescare elementi di censura e di limitazione della libertà di opinione o all’oscuramento del blog.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Penso di si.

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Continuiamo a intervenire numerosi, solo così possiamo sostenere e dare un senso ad Avola blog, l’unico modo nella nostra città, per poter esercitare attivamente il nostro ruolo di cittadini e non di sudditi, senza mediazione dei “sensali”, per una cittadinanza più attiva, informata e partecipe ai numerosi problemi della nostra città. Ovviamente nel rispetto delle persone e dei ruoli che ognuno di noi esercita.

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Innanzitutto volevo ringraziare la redazione e i lettori di Avola blog per il loro contributo quotidiano, utile a far uscire la politica dal Palazzo e renderla più vicina ai cittadini. Conosco Avola blog praticamente dall'inizio della sua avventura.

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

Un blog è un luogo dove poter esprimere liberamente le proprie opinioni, confrontassi, fare informazione al di fuori dei canali tradizionali e per questo negli ultimi anni si è affermato come straordinario mezzo di comunicazione, molte volte controcorrente e libero e per questo sempre più apprezzato dai lettori; i blogger cinesi, iraniani ad esempio hanno dato in questi anni notizie da luoghi in cui la libertà di stampa è assente e grazie a loro siamo riusciti a sapere quali nefandezze alcuni regimi abbiano commesso negli ultimi anni. Infine il blog è uno straordinario mezzo di mobilitazione; molte iniziative, manifestazioni, incontri avvenuti in questi anni sono partite dai Blog, o dal tam tam sui social network. In un paese in cui si è affidata alla televisione la missione di fare informazione disgregando il tessuto sociale, il blog rappresenta di fatto un ritorno al passato, quando le piazze i caffè, le librerie erano i luoghi principali in cui si faceva opinione, si discuteva si organizzava la società civile.

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

Il desiderio di poter calibrare il mio impegno politico alle reali esigenze della collettività; il rischio infatti per chi fa politica è di entrare in una forma di autoreferenzialismo che di fatto mortifica il senso stesso del nostro impegno. Il partito democratico ad esempio con le primarie è riuscito ad inserire nel panaroma politico italiano un elemento di novità che va in questa direzione, quella di coinvolgere direttamente i cittadini nella definizione dei programmi e delle politiche da mettere in campo.

4) Qual'è la tua opionione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?

Non fa differenza, sono abituato a giudicare ciò che si scrive o si dice, non chi lo dice. Una fesseria firmata o in forma anonima resta sempre un fesseria. Così come un ragionamento lucido ed intelligente resta tale anche se fatto in forma anonima. Tuttavia ritengo che per chi fa politica, è doveroso firmarsi in quanto i propri interventi possono contribuire a creare veleni montati ad arte per avvantaggiare un partito rispetto ad un altro.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?

Le critiche se non in malafede fanno bene, in quanto per un politico è fondamentale capire le esigenze del proprio elettorato; non siamo unti dal Signore, siamo persone comuni e come tali non infallibili; l'importante è riuscire a fare autocritica quanto serve ed avere una buona dose di umiltà sempre più assente nei palazzi della politca italiana.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Si, nel passato non si sapeva praticamente niente di ciò che accadeva in consiglio comunale o in una riunione di giunta; scelte importanti per la città venivano fatte in completa segretezza senza nessun coinvolgimento diretto e molte volte denunce e segnalazioni di allarme restavano senza voce.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

Si, infatti come ricordavo in precedenza, i blog hanno sostituito tv e carta stampata nei luoghi in cui non vi è libertà di stampa, ed in molti casi ciò è servito ad evitare massacri e genocidi come quello del Myanmar.

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

Vi esprimo completa solidarietà, leggo il blog da sempre ed ho notato l'imparzialità della redazione sempre pronta a redarguire o bannare commenti diffamatori e lesivi della dignità personale.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Certamente, anzi vi invito ad organizzarlo in quanto come dicevo in precedenza i blog servono anche a questo, organizzare la società e promuovere incontri in modo da rendere la cittadinanza sempre più attiva e partecipe.

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messsaggio ai nostri lettori?

Ringrazio i lettori di Avola blog, in quanto con il loro contributo quotidiano consentono, a chi come noi fa politica, di essere informati delle reali esigenze della collettività, visto che oggigiorno la politica ha abdicato su tale fronte, preferendo i salotti televisivi alle piazze e alle sezioni. come affermava O.Wilde :" Io adoro i partiti politici. Sono gli unici posti dove la gente non parla di politica".

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Da quando è stato pensato…

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

È un mezzo reale di libera espressione e di confronto.

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

La voglia di dare il mio contributo al blog.

4) Qual'è la tua opionione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?

Ognuno è libero di scriversi anonimo. Io personalmente non lo condivido, ma rispetto chi lo fa rispettando chi prende in considerazione scrivendo.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?

Si, è capitato, ma continuo a scrivere senza paure di critiche e querele fin tanto che scrivo ciò che è vero.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Forse li ha spinti a leggere, ma le politica locale è difficile da capire e soprattutto da capire tramite un blog…bisogna viverla ogni giorno per capirci qualcosa.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

Assolutamente si.

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

Penso che una denuncia va fatta quando si viene calunniati, infamati, ecc. Se invece si ricevono critiche o giudizi che sono reali, è meglio imparare ad incassare evitantodi fare ulteriori figuracce.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Nei limiti della mia ignoranza in materia…perché no…

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Continuate a scrivere, denunciare, fare complimenti e raccontare liberamente ciò che pensate e ciò che accade. La libertà, quella vera e incondizionata, è l’unica cosa che ci da la dignità di essere uomini.

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Non ricordo precisamente, ma penso di poter rispondere: da qualche anno.

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

E’ uno spazio di comunicazione per giovani e meno giovani. Si riesce a leggere tutto il malessere della società, se si è buoni ed attenti lettori. Se, poi, si hanno ruoli sociali o istituzionali è uno strumento di crescita, perché lo scambio e il confronto aiuta ad individuare soluzioni ai problemi.

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

La voglia di confrontarmi e la ricerca della verità. Affermava John Milton: La verità nasce dal conflitto di idee.

4) Qual'è la tua opionione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?

Ciascuno è libero di presentarsi in forma anonima nel blog, ma nel rispetto della dignità umana.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?

Sì, ci sono stati commenti che mi hanno profondamente offeso; nonostante ciò ho continuato perché ho fatto l’esperienza che le bugie hanno le gambe corte e dopo aver visitato tre case cadono come pere. Dice un antico proverbio nostro: “L’ariunettu nun si scanta re trona”. Chi è pulito ed ha la coscienza a posto, non teme calunnia. Non potrei comunque fare a meno anche delle critiche che mi fanno riflettere su eventuali comportamenti o situazioni in cui ho potuto sbagliare. Non sono perfetta, ma perfettibile.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Sì, penso proprio di sì. Mi fa piacere che tanti giovani si siano avvicinati al Palazzo attraverso il blog e la disponibilità di alcuni amministratori che come me si sono messi in discussione.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

No, questo non mi pare. A volte l’informazione è falsata dalle tendenze di chi scrive, ma la cosa non mi scandalizza più di tanto: questo succede tanto a destra quanto a sinistra.

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

E’ chiaro che dietro l’anonimato si può dire peste e corna di una persona e se si oltrepassassero certi limiti anch’io sarei pronta a denunciare. Se però lo strumento è utilizzato da persone educate e corrette ciò non accadrà mai.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Sì, sicuramente. Darei con piacere il mio contributo.

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messsaggio ai nostri lettori?

Grazie per l’opportunità che ci date di crescere. Non dimenticate che dietro nomi e anonimi ci sono volti, storie di persone, la cui dignità è per me sacra, anche se non le conosco.

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1) Da quanto tempo segui AvolaBlog?

Dalla fine del 2007.

2) Cosa è per te un blog? Credi nel citizen jurnalism?

Un modo “innovativo” con cui confrontarsi con gli altri su determinati argomenti e problemi. Del citizen jurnalism penso tutto il bene possibile ritenendolo un modo di fare giornalismo dal “basso” e quindi meno “riveduto e corretto (o corrotto)”

3) Cosa ti ha spinto a interloquire con i lettori di AvolaBlog?

E’ nello spirito di servizio di una carica elettiva il dialogo ed il confronto con gli altri, ed è per questo che ho deciso di intervenire ed interloquire con i lettori di AvolaBlog, sforzandomi sempre di dire non cosa gli altri volevano sentir dire per captare consensi (ammesso che ciò fosse stato possibile), ma la cosa che, a mio parere, era giusta; non a caso ho chiuso gran parte dei miei interventi con la citazione pirandelliana “così è se vi pare”.

4) Qual'è la tua opionione riguardo gli utenti che commentano in forma anonima?

Nessuna forma di discriminazione o di pregiudizio nei loro riguardi. Chi posta in forma anonima ritengo che lo faccia o per scelta o perché avrà i suoi buoni motivi per farlo.

5) Hai ricevuto pesanti critiche in passato? Questo ti ha fatto stare male? Se si, perchè continui a interloquire?

Panta rei alias tutto scorre. Da “politico” mi sono fatto una corazza blindata difficilmente perforabile da insulti o maldicenze. Anche quando ho ricevuto delle critiche (per la verità pochissime) ho cercato sempre, per quanto mi è stato possibile, di interloquire con gli altri bloggers con pacatezza e rispetto.

6) Secondo te AvolaBlog ha contribuito a rendere i cittadini partecipi o quanto meno più vicini alla politica locale?

Ritengo che tutto quello che va nella direzione della democrazia “partecipata” e della cd. “cittadinanza attiva” vada stimolato ed incoraggiato, ed AvolaBlog questo lo fa egregiamente, facendo in modo che il “Palazzo” fosse meno “lontano” dalla gente e quindi più “aperto”.

7) Reputi che l'informazione online sia più libera e veritiera rispetto a quella fornita dai media tradizionali?

Più che “più libera” la ritengo più obiettiva, “meno condizionata e condizionabile” dai poteri forti e dalle lobby che controllano i media tradizionali.

8) Cosa ne pensi delle denunce al nostro blog? Vorresti dare un consiglio a chi - forse senza conoscere le potenzialità di questo strumento - è pronto a sporgere denuncia?

Chi ha denunciato lo avrà fatto forse per la scarsa conoscenza di tale importante ed innovativo strumento di comunicazione, quale è appunto il Blog.

9) Qualora si organizzasse un incontro ad Avola per discutere di tematiche inerenti al blog e la comunicazione online saresti disposto/a a intervenire personalmente?

Assolutamente si.

10) Prima di salutarci vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Facciamo si che il confronto sia sempre improntato sul rispetto degli altri e che la critica venga accompagnata da proposte concrete volte a migliorare Avola e gli Avolesi.

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A tu per tu con i blogger avolesi più attivi su AvolaBlog.

In questi giorni la nostra redazione ha inoltrato una mail con dieci domande ai blogger che in questi anni hanno contribuito alla crescita del blog con contenuti originali, che hanno informato i nostri lettori e che, tra alti e bassi, si sono confrontati quotidianamente con loro.

Sarà un modo per conoscerli meglio e soprattutto per condividere con voi tutti la loro prima esperienza come blogger locali. Se anche ad Avola il modo di comunicare e condividere le informazioni ha intrapreso questa nuova strada il merito è tutto loro.

Questa settimana sarà dedicata alla pubblicazione del testo integrale delle interviste, rigorosamente in ordine temporale di risposta.
La prima intervista sarà online su queste pagine oggi pomeriggio alle 15.00. Invitiamo i blogger che non hanno ancora inviato le risposte ad affrettarsi, la scadenza è fissata per sabato 31 ottobre. Naturalmente è gradita una foto.

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Domani, domenica 25 ottobre 2009, si svolgeranno le primarie del PD in tutta Italia (ad Avola in p.zza Umberto I)

L'astensionismo non è la soluzione giusta.
Per i delusi, i pentiti e quanti altri cittadini condividono le idee di centro-sinistra, ma credono che il "dominio" del centro-destra sia inespugnabile, l'invito maggiore al voto!
E' un momento di condivisione e democrazia, che può dare una spinta in più... un voto per dire che ci siamo... e soprattutto un voto per dare una direzione a questo partito, che ha ancora e senza dubbio tanta strada da fare, ma che ha bisogno di sostegno, soprattutto per rinnovarsi, per far sì che esprima davvero quello che è.

Purtroppo, dal mio punto di vista, il tirarsi indietro di tante e tante persone giovani ed adulti, uomini e donne, che avrebbero potuto dare un contributo corretto, propositivo, di crescita e sviluppo a questo partito, ha fatto sì che lo stesso cadesse, in particolar modo qui da noi in Sicilia, nelle mani di molti di coloro che fanno politica per interessi personalissimi, che fanno spesso politica incorrectly e che hanno dato una mano in più al "dominio" del centro-destra, con atteggiamenti da tornaconstisti e con magie e trucchi sottobanco nei momenti giusti.

Non voglio screditare il PD, anzi io sono tesserata PD proprio perchè credo in quello che è il progetto di questo parito, un progetto innovativo che guarda a tutti cittadini indistintamente, che prevede azioni piccole ma efficienti e che non intende abbindolare la gente con promesse che non possono essere mantenute.

Per questo, perchè il partito democratico sia il partito di chi davvero vuole cambiare, migliorando la terra in cui viviamo, liberandoci da quel feudalesimo di fatto che purtroppo dopo secoli dalla fine ufficiale continua a soffocarci, lottando perchè non ci tratti più nessuno da cittadini di serie B (si veda la nostra situazione ospedaliera o la situazione del disastro di Giampilieri e Scaletta)....
il mio invito domani è ad accorrere numerosi al voto.

I candidati sono tre alla segreteria nazionale (Franceschini, Bersani e Marino) e tre a quella regionale (Lumia, Lupo e Mattarella).

Io voterò Lumia, perchè credo che un partito nuovo debba essere un partito che si liberi dalle sudditanze e dalle dipendenze dei capi-corrente, un partito che non abbia paura in Sicilia di parlare di lotta alla mafia, alla deliquenza ed al clientelismo...e Franceschini perchè rappresenta il nuovo- moderato, non un ritorno al passato ed ai fallimenti rifiutati dagli elettori, nè un estremismo, ma una giusta proposta democratica.

Voi siete liberi di votare chi credete, l'importante è farlo.



Lauretta Rinauro

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di Fabrizio Ardita

Mentre saltano una dopo l’altra, con stupefacente sincronia, con un effetto domino degno della perfezione nipponica, le condutture idriche della città che sprofonda nel dramma quotidiano vissuto da agrigentini e gelesi, si consuma, nell’indifferenza sostanziale di tutte le forze politiche locali, il lento e inesorabile processo di totale privatizzazione della Sai 8, la società a cui con spirito bipartisan sono state affidate le sorti idriche dell’intero territorio provinciale.


En passant, tra le righe di articoli di cronaca che raccontano di un Visentin intenzionato a “valutare con l’ufficio legale la possibilità di ottenere un risarcimento per i disagi sofferti dai cittadini” a causa dei continui disservizi nell’erogazione dell’acqua (non ce ne voglia il sindaco ma la nostra impressione è che sia una bufala colossale, degna del miglior Berlusconi), filtra la notizia che è stata confermata “la cessione di quote azionarie del Comune ai soci privati della Sai 8”.

Ma … “nulla cambia sulle prerogative di controllo sulle scelte societarie che il Comune esercita attraverso Sogeasosa il primo cittadino, evidentemente abituato allo stato di assuefazione e apatia che contraddistingue il siracusano e coloro che sono stati eletti, scelti, per tutelarne gli interessi.

Si gioca con i numeri, si ingenera confusione, si lascia nell’ombra il quadro complessivo mentre le parole rassicurano laddove dovrebbero semplicemente spiegare, chiarire, fare informazione e non disinformazione.

La Saceccav, il sedicente socio di minoranza, passa oggi dal 18 al 28 %: bene! Da dove sono uscite le 10 quote? Per capire bisogna fare un passo indietro, ripercorrere la querelle del 2006, tornare al momento in cui si veniva a costituire la società per azioni cui affidare il servizio idrico integrato.

Si decise allora, anzi, più esattamente, il sindaco in carica Giambattista Bufardeci e il presidente della provincia Bruno Marziano, in piena sintonia - veramente da compagni di vita in quanto nel passato non troppo remoto tutt’e due attivi nella Cgil, l’uno come legale, l’altro come segretario provinciale - decisero di scegliere, tra le tre possibili procedure previste per l’affidamento del servizio, non l’affidamento “in house” con la costituzione di una società a capitale interamente pubblico, non una regolare gara d’appalto tra società private, bensì l’affidamento diretto con una procedura “ad evidenza pubblica” – così formalmente appariva - utilizzata perlopiù per le società miste a prevalente capitale pubblico locale.

Nel primo caso le quote avrebbero potuto essere versate dall’ente provincia e dai 21 comuni per salvaguardare del tutto la gestione pubblica di una risorsa preziosa come l’acqua su cui si sono invece scatenate le più ingorde speculazioni.

Nel secondo caso si sarebbe potuto, se non altro, contrattare sul privato più affidabile, sulla società capace almeno di garantire il necessario know how e le opportune professionalità: non ci sarebbe piaciuto ma almeno si sarebbe tratto qualche vantaggio dalla concorrenza nel libero confronto.

La scelta fu invece la procedura negoziata per la società mista: una scelta che si disse obbligata perché in nessun modo gli enti locali avrebbe potuto sostenere quella quota del 30% di propri investimenti all’interno di un’operazione, in 30 anni, per un miliardo di euro.

In quei mesi la diatriba fu se nella neonata società ci fosse una maggiore o minore presenza delle quote pubbliche.

Per settimane e settimane tutti gli attori della vicenda si diedero un gran daffare per garantire che erano le quote pubbliche quelle maggioritarie e portavano a loro sostegno la matematica, una matematica però da contabili poco probabili. Dicevano: il 18% è detenuto dai privati, l’82% dalla Sogeas che per il 60% è pubblica, ergo le quote pubbliche sono più di quelle private. Peccato, dimostravamo in quei giorni, che se sommo il 60% del pubblico al 40% del privato in Sogeas più l’altro 18% del socio entrante arrivo a un totale di 118. I conti non tornano e in realtà vanno fatti meno alla ‘fimminina’.

Per capire la ripartizione interna di quella che sarebbe stata la neonata società occorreva prima scorporare e poi ricomporre le quote di capitale pubblico e quelle del privato e allora sì che il mistero era svelato: il 50,80% di azioni in mano ai privati e solo il 49,20% di titolarità pubblica.

Da qui la conseguenza: la presenza nel consiglio di amministrazione, anche arrotondando per effetto o per eccesso - se la matematica è, come è, scienza esatta - di una maggioranza dei consiglieri di parte privata.

Una sofferenza a quel tempo “estorcere” all’allora vicepresidente del consiglio di amministrazione dell’Ato, Roberto Visentin, la conferma: “Sì, c’è una maggioranza di capitale privato”.

E se già dall’origine il dato, che nessuno mai ha avuto l’ardire di confutare, era questo, cosa significa affermare, come si è fatto in questi giorni, che la Saceccav, pur passando dal 18 al 28%, rimane socio di minoranza ed è il Comune con la Sogeas il socio di maggioranza?

“La verità – come evidenzia Fabrizio Ardita – è che il comune ha ceduto il 10% delle proprie azioni, quelle di parte pubblica intendo, al socio privato, indebolendo sempre di più la propria posizione, relegandosi a una presenza che diventerà nel tempo sempre più invisibile e, soprattutto, ininfluente”.

Certo, ancora il passaggio, nonostante nei commenti di cronaca appaia diversamente, non è stato perfezionato e quindi non è esecutivo: “Entro 120 giorni da quando il cda ha deciso l’operazione occorre acquisire la ratifica con una delibera di giunta o, in alternativa, ottenere un silenzio-assenso”.

Un gioco non nuovo, che si muove nel solco di quanto avvenuto nel giugno del 2006, allorquando la giunta comunale, con motivazioni per molti pretestuose, non portando neanche in discussione l’argomento, non esercitò in Sogeas il diritto di prelazione nei confronti del 40% che la Crea, il socio privato, aveva deciso di vendere (in effetti quel pacchetto azionario, nonché il credito vantato in Sogeas, passarono alla Sorgesa, i cui soci sono Siri, Irem, Saceccav)

“Ma si badi bene – aggiunge Ardita – se questo 10% viene investito nel capitale sociale allora diventa indispensabile anche la ratifica del consiglio comunale. In ogni caso va denunciato con forza quanto accaduto soprattutto ricordando che, a suo tempo, si era discusso a lungo sulla possibilità di cedere queste quote almeno agli altri comuni della provincia o alla provincia stessa per lasciare inalterata la quota pubblica. Così invece, nella sostanza, il processo di privatizzazione è avviato alla conclusione”.

Considerando infatti il dato che la Saceccav già possiede azioni in Sogeas è evidente che il socio privato si rinforza con il possesso di oltre il 60% delle quote societarie.

Ma il rischio è ancora un altro, che queste azioni verranno cedute per ottenere finanziamenti alla banche e, se non si fosse poi in grado di restituire il prestito, si verificherebbe a Siracusa ciò che sta accadendo nel resto del mondo: anche nella nostra provincia le banche diventeranno proprietarie della nostra prima risorsa. Tutto si sta verificando come da noi preventivato”.

Ardita ha anche una spiegazione per l’aumento del capitale sociale da parte di Sai 8. “Tutti si stracciano le vesti per questi progetti fermi all’Arra, che non si decide a varare. Si grida all’improvvisa emergenza per le condutture che si spaccano , si crea il caso per riscaldare il clima e avere alibi, si incolpa l’agenzia regionale di ogni ritardo ma si nasconde la verità, non si spiega il motivo di quanto accade. Forse eccolo: la Sai 8 non è stata in grado fino ad ora di offrire le necessarie garanzie di stabilità economica, di capacità di impresa, cioè proprio di quella solidità tecnica e finanziaria in nome della quale non si esercitò il diritto di prelazione per lasciare il campo libero ai privati. Di qui la necessità di aumentare il capitale sociale. Se sono in grado di operare, come hanno sostenuto in passato di esserlo, perché non iniziano ad investire i loro capitali? Perché non si spiega pubblicamente come mai ad essere assunti in Sai 8, attraverso società interinali, sono stati alcuni responsabili delle ditte creditrici di Sogeas? non è forse perché la società è già piena di debiti insolvibili?”Come si fa ad assumere senza alcun bando di selezione trasparente che garantisca qualsiasi cittadino?

E ancora di altro si lamenta il commissario provinciale dell’Udeur: da un lato della sostanziale ignavia dei cittadini che non guardano al di là dell’immediata disponibilità, nelle loro case, dell’acqua senza considerare la gravità del fenomeno in atto, del fatto che “ci stanno rubando la nostra acqua, la stanno mercificando e ancora non si ha la percezione reale di quanto accadrà”, dall’altro delle anomalie con cui la Sai 8 è subentrata alla Sogeas nelle fatturazioni e nella richiesta degli arretrati “Quale contratto l’utente ha materialmente sottoscritto con la Sai 8?”, della posizione dei dipendenti “Dipendenti di chi? La Sai8 dice di essere operativa dal gennaio 2008: con quali dipendenti ha operato? Forse che ha dato un subappalto alla Sogeas?”, ha depositato al Comune i Bilanci? Come fa il Consiglio Comunale a votare il Bilancio di previsione se non ha i Bilanci di tutti gli Enti controllati tra cui proprio la Sai 8? Dove sono i fondi che si dovevano accantonare per pagare le bollette alle famiglie Indigenti?e ancora della mancata risposta del presidente della provincia Nicola Bono, votato dal Comitato No!Acquasalata, per essere stato l’unico a sollevare il problema dell’affidamento, con una specifica e dettagliata interrogazione Parlamentare,alle richieste del garante dell’antitrust di rivedere la gara d’appalto per l’illegittimo affidamento e la fideiussione non valida.

Oggi in tanti ci chiedono di ricominciare a lottare per i disservizi creati e per le bollette che arrivano, mentre nessuno ci ha chiesto di lottare per la vera ragione di vita, quella di difendere il bene prezioso, l’acqua. Si accorgeranno quando chiuderanno le prime erogazioni alle famiglie, visto che gli abbiamo regalato con l’acqua la nostra vita.

ARTICOLO APPARSO NEL SETTIMANALE LA CIVETTA DI SIRACUSA A FIRMA DI MARINA DIMICHELE (GIORNALISTA CHE SI E’ SEMPRE BATTUTA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA, E CHE CORAGGIOSAMENTE HA PORTATO AVANTI L’INCHIESTA INSIEME AL COMITATO CIVICO NO!ACQUASALATA DI SIRACUSA.

Fabrizio Ardita

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Si informa la cittadinanza che giovedì 22 ottobre 2009 alle ore 20,00 nel salone della Parrocchia del Carmine in Avola sarà presentato il progetto AccorRete avanti “il prossimo” sostenuto dal CSVEtneo e ideato dalle associazioni in rete: Acquanuvena - Afi-Avola - La Società dell’Allegria - Superabili - Uisp Solidarietà.

Il Progetto è destinato alle Famiglie, ai Diversamente Abili e ai Giovani di Avola.

Interverranno i rappresentanti delle istituzioni politiche e religiose del Comune di Avola e i dirigenti degli istituti scolastici della città. Interverranno, altresì, il rappresentante del CSVEtneo (ente finanziatore), il dott. Nino Caruso (coordinatore del percorso formativo per genitori), i presidenti delle Associazioni in rete: Acquanuvena - Afi-Avola - La Società dell’Allegria - Superabili - Uisp Solidarietà.

Si concluderà la serata con momenti di fraternità.

La cittadinanza è invitata ad intervenire.

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Come anticipato qualche giorno fa, ricordiamo ai lettori di AvolaBlog che oggi pomeriggio (21 ottobre) alle ore 19,00, presso il Centro Giovanile di Avola, viale Piersanti Mattarella, si terrà una assemblea a cui parteciperà il Senatore Giuseppe Lumia.

Siete tutti invitati a partecipare.

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di Fabio Cancemi

Giovedi' 22 Ottobre al campo sportivo "Meno Di Pasquale" inaugurazione dei campi di Pallamano, Basket e Tennis. Dopo 18 anni di abbandono, saranno di nuovo usufruibili ai cittadini. Vi aspetto.

Per utilizzo campi rivolgersi assessorato allo sport in via mazzini 40 o chiamare per in informazioni 0931583120!

Fabio Cancemi

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di Luisa P.

Edizione serale del TG... ma ho sentito male o non ho capito la notizia? Non fidandomi delle mie orecchie ho deciso di cercare la notizia su google digitando “anglicani e Papa” ed ecco il paradosso:

In breve, tutti i preti anglicani, sia sposati che donne, possono diventare cattolici mantenendo la loro posizione clericale e ovviamente, restando anche con le rispettive mogli. Riassumendo: ok ai preti sposati solo se precedentemente anglicani.. a questo punto mi chiedo, come potrebbe fare un prete cattolico a sposarsi? Potrebbe diventare anglicano, sposarsi e passare nuovamente alla sua religione originaria?

Luisa P.

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di Giovanni Amenta

Lo scontro istituzionale fra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica, sono fatti senza precedenti nella storia repubblicana!

Mai come in questo momento bisogna difendere la posizione del Presidente della Repubblica il vero garante dei valori costituzionali.

Per non dire degli attacchi del sempre presente Silvio ai giudici della Corte Costituzionale, rei di aver esercitato la loro funzione di interpreti sovrani del nostro ordinamento costituzionale nel procedimento che riguardava la costituzionalità del lodo Alfano!

Le dittature dei nostri giorni si presentano in forme diverse, ma quella dominante è un capitalismo di stato o un'oligarchia in cui il capo controlla la cosa pubblica e le sinecure che ne derivano. Non si può parlare di dittature in senso stretto. I capi tollerano le elezioni a patto che i risultati possano essere manipolati e permettono le critiche, basta che non raggiungano le masse e che queste possono essere invocate a convenienza del caimano di turno!

Alla sgarbatezza non c’è limite, le parole del premier all’On. Bindi meritano solo il rilievo di classificarli volgari!

Il clima di odio instaurato dalla discesa in campo dal signor Berlusconi tende sempre più ad aumentare e sfiora oramai il dramma politico e l’imbarbarimento della convivenza civile.

Un imprenditore che grazie al potere politico ed economico impedisce di fatto ogni attività processuale nei suoi confronti (illeciti che nulla hanno a che fare con reati legati al mandato politico). Per metà il nostro Oligarca seguace del Sillabo ( per Sillabo si intende per antonomasia l'elenco di ottanta proposizioni che papa Pio IX pubblicò insieme all'enciclica Quanta cura nella ricorrenza della solennità dell'Immacolata Concezione, l'8 dicembre 1864) e per metà mangia prete, il sabato sera a Palazzo Grazioli, la domenica a messa.

La massima espressione di questo kolossal politico in 3D, il Partito della Libertà rappresentato dal migliore presidente del consiglio degli ultimi 150 anni della storia d’Italia, dove i padri fondatori, oltre Berlusconi dobbiamo metterci dentro, l'Ubalda Tutta Calda, Giovannona coscialunga, John Maynard Keynes, Pippo, Pluto, Paperino, Maximilien de Robespierre, Topo Gigio e le Figurine Panini a piacere!

Che i ciechi aiutino gli zoppi a traversare la strada!

Per non dimenticare l'albero genealogico del Partito Democratico, per metà laico, per metà no, dicono quelli che capiscono di politica che vanta due cromosomi Y, quello di Aldo Moro e quello X di Enrico Berlinguer.

Per alcuni due cromosomi, però, sono pochi, a mio modesto parere, ritengo siano sufficienti, basterebbe fare la metà di quello che hanno fatto Aldo Moro e Enrico Berlinguer per avere grandi politici e un grande partito!

Si è in attesa! Speriamo che l’attesa, duri poco, e, si cominci a fare qualcosa per il nostro Paese, la realtà e che i nostri politici (l’esempio il microcosmo avolese) cercano sempre casa, come Totò in quel vecchio film.

Dopo le primarie del 25 ottobre che nasca il PD e che inizi il suo cammino con una forte leadership che auspico sia quella di Bersani, in cui si manifesta una chiara idea di progetto politico, anche se rispetto le cose fatte da Franceschini!

Ad Avola il PD nascerà o resterà in gestazione ?

Penso che dipende dalle scelte che si faranno a livello locale uscendo dall’equivoco di fondo: il PD ad Avola è partito d’opposizione e aspettare le scelte altrui sarebbe mortale, ovvero bisogna avere la capacità politica di sapersi proporre da subito come opposizione credibile e visibile nella città. Nessun dorma: non è questa la condizione necessaria per riprendere il cammino?

Un’opposizione politica seria, si fa giorno per giorno, e, non in modo estemporaneo, si sono ribaltate le posizioni la destra fra la gente e la sinistra diventata salottiera.

Personalmente sono convinto, che bisogna ritornare ad ascoltare la gente, e, ritornare ad essere parte di quella gente comune, aiuta a comprendere le cose che non funzionano, ma soprattutto aiuta a capire cosa si è sbagliato quando si è amministrato questa città!

Insomma bisogna evitare, a mio modesto parere, nel nascente PD la vecchia consunta ricerca del Io sono il Migliore e quella che una classe dirigente la si lascia lavorare e crescere perché dire che il più giovane è il più bravo mi fa venire in mente la lezione di Cicerone: “è singolare augurare alle persone lunga vita e poi quando sono avanti con gli anni considerarle un peso".

Un partito partecipativo ha bisogno di tutti!

Il rinnovamento è competizione, non decisioni calate dall'alto.

Un partito come il PD non può condividere o accettare alcune scelte di atti deliberati dal Consiglio Comunale e dalla Giunta di centrodestra : aumento della pressione fiscale Irpef, Tarsu, per non dire dell’esternalizzazione dei servizi di riscossione dei tributi, il non decidere sugli LSU, la mancanza di una politica del territorio, mancanza di certezza delle regole tecniche sul PRG; mancanza di una politica di prospettiva dei servizi sociali sempre ancorati nel vecchio tipico servizio(contributi) degli anni ’80 vedi i recenti (non) progetti approvati della 328, sempre uguali a se stessi e senza guardare alle nuove esigenze dei diversamente abili e soprattutto assenza totale di servizi per i giovani.

Papa Benedetto XVI ha parlato di un nuovo umanesimo e di un nuovo impegno civile e politico da parte dei cattolici, in questo il Papa ci rammenta che solo attraverso una nuova etica e nuova moralità si possono ritrovare i valori sani della politica: impegno per gli interessi della città!
Forse così si possono trovare i veri genitori a quei politici in cerca disperata della casacca di moda!


Con cordialità,
Giovanni Amenta

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Mercoledì 21 ottobre alle 19,00, presso il Centro Giovanile di Avola, viale Piersanti Mattarella, si terrà una assemblea a cui parteciperà il Senatore Giuseppe Lumia.

Durante la riunione il Sen. Lumia, candidato alla segreteria regionale del PD Sicilia, spiegherà quale è la sua proposta politico-programmatica per il futuro della Sicilia.

Per chi fosse interessato Sabato 17 ottobre alle 17,00 ci incontreremo in piazza Umberto I per sostenere la candidatura di Lumia alla segreteria regionale.

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La verità sulla droga” è il nome del progetto presentato martedì 13 ottobre presso i locali del Centro Giovanile in via Pier Santi Mattarella, ai Dirigenti Scolastici di Avola grazie alla coordinazione dell' ass. alla pubblica istruzione Francesco Magro.

L'obiettivo quello di espandere le attività di prevenzione droga della campagna “Dico no alla droga, dico si alla vita” ispirata alle opere di L. Ron Hubbard, con la realizzazione di lezioni che lo stesso insegnate potrà svolgere ai propri alunni avvalendosi

di materiale didattico creato dalla Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e patrocinato dalla Chiesa di Scientology.

L'istruzione gioca un ruolo importante nella prevenzione dell'abuso di droga ma la sfida che l'educatore deve affrontare è come parlare ai giovani riguardo alle droghe e sapere che ascolteranno. Questa è la sfida che l'innovativo materiale creato vuole affrontare.

Ben 4 gli istituti scolastici di Avola presenti al meeting e alto l'indice di gradimento dimostrato, soprattutto per la qualità del materiale costitutito da 13 opuscoli, uno per ogni tipo di droga in uso oggi, video, documentari e un manule che funge da guida per l'insegnante su come tenere le lezioni.


Per maggiori informazioni contattare:
Itria Leone
3383236550
095444239

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Stando alla notizia riportata sul quotidiano online di Ragusa, il virus dell'influenza H1N1 ha contagiato una 53enne originaria di Palazzolo ma residente ad Avola. La donna è ora ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Modica.

Sul sito del Ministero della Salute è possibile scaricare un documento pdf contenente le raccomandazioni per evitare il contagio e i consigli utili nel caso in cui si presentano i primi sintomi influenzali.

Link: Le raccomandazioni dal Ministero della Salute

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La tragica notizia della scomparsa di Paolo Caldarella ha lasciato nello sconforto l'intera comunità avolese che in questo momento vive un senso profondo di vuoto e di tristezza.

AvolaBlog si unisce al dolore dei familiari e degli amici più cari.

Il blog vestirà il lutto (sfondo nero) per tutta la settimana.

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Il Volley Club Avola organizzza un triangolare maschile presso la struttura tensostaica del comune di Avola.

Sono tre le squadre che parteciperanno alla manifestazione:

1) Volley Club Avola
2) Pallavolo Augusta
3) Pallavolo Modica

Quando: domenica 11 ottobre 2009 ore: 15.00 - 20.30
Dove: Pallone tensostatico "Meno Di Pasquale"

Partecipate numerosi!

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Commento pubblicato dal consigliere Maria Grazia Caruso al post gettone presenza.

Il consigliere Maria Grazia Caruso fa sapere che ha già affidato le carte al suo avvocato per querelare Marino per diffamazione, perchè non permette a nessuno di fare illazioni sul suo operato che è sempre stato trasparente e alla luce del sole. A chi ha smanie consiglio di farsele passare perchè il consigliere Caruso non vive di politica, ma grazie a Dio ha una famiglia che si è sempre guadagnata onestamente da vivere, sin dalla sua settima generazione.

Chi ha passione civile e spirito di servizio si faccia avanti e si candidi, senza denigrare gli altri, perchè il fango che si vuole buttare sulle persone perbene vi travolgerà, statene certi.

Cordialmente anche per gli anonimi.
Maria Grazia Caruso

P.S.
Dimenticavo di dire che confermo ciò che scrissi qualche tempo fa: pubblicherò a breve il resoconto dei gettoni percepiti, mese per mese.
Grazie
M. G. Caruso

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di Giovanni Amenta

Chi ha conosciuto Gaetano in amicizia ha avuto la precisa idea che lui fosse un uomo mite, ma profondamente determinato, dolcemente ironico, lucido e colto: amico sempre pronto e presente nei momenti di bisogno.

Lo ricorderemo io e Pina, mia moglie, insieme alle persone a lui più care, Gaetano vivrà con ognuno di noi e continuerà a trasmettere saggezza e semplicità, così come ha sempre fatto lui di persona.

Se è vero che siamo ciò che trasmettiamo agli altri, forse il modo migliore perché Gaetano continui ad essere vivo tra di noi è semplicemente che ognuno lo ricordi per ciò che di personale ha saputo lasciargli.

Caro Gaetano, per tutti noi eri, sei, e rimarrai sempre il nostro caro Amico, ci mancheranno le tue parole di conforto e di stimolo per superare le tante difficoltà della vita.

Caro Gaetano sarai sempre nel nostro cuore perché il tuo ricordo sarà quotidiano, sono sicuro che adesso, dopo tanti mesi di sofferenze, sei a “cavallo” della tua moto e stai sfrecciando a tutta velocità per raggiungere la luce di nostro Signore.

Con affetto,
Giovanni Amenta

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In Italia, con le parole (ma anche con i fatti), non andiamo oltre la puntata di Annozero che andrà in onda tra poche ore. Nessuno si permetterebbe mai di parlare in questo modo in una trasmissione televisiva o sui giornali.

Buona visione



Link: la puntata di annozero in diretta streaming (giovedì 01 ottobre)

Aggiornamento: Santoro: "Se Rai non deve, e Mediaset non può, chi continuerà a fare contraddittorio in tv?"

Annozero, la D'Addario ospite a Rai2 "Berlusconi sapeva che ero una escort"

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