Preg.mo Sig. Presidente della Regione Sicilia
Preg.mo Sig. Assessore Regionale alla Sanità
Preg.mo Sig. Commissario Straordinario dell’Azienda USL n. 8 di Siracusa.
Preg.mo Sig. Presidente della Provincia Regionale di Siracusa
Pregg.mi Sigg. Sindaci del Comuni di Avola, Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo di Capo Passero
e p.c. a S.E. il Sig. Prefetto di Siracusa

I componenti il Comitato per il Diritto alla Salute dei Cittadini residenti nei Comuni di Avola, Noto, Rosolini. Pachino, Portopalo di Capo Passero e nelle relative frazioni, riunitisi in assemblea pubblica giorno 27 maggio 2009 nei locali dell’aditorium dell’Istituto Tecnico E. Mattei di Avola,

PREMESSO

  • Che dopo una serie di iniziative di protesta (incontri, dibattiti, Consiglio Comunale aperto, corteo,…) intraprese sin dal luglio 2007, con lettera dell’11-8-2008 hanno trasmesso al Sig. Presidente della Regione Sicilia ed al Sig. Assessore Regionale alla Sanità la petizione popolare sottoscritta da 8261 cittadini-utenti dei servizi sanitari del territorio della Provincia di Siracusa, rimasta inevasa.
  • Che in detta petizione hanno chiesto, tra l’altro, che l’Azienda USL n. 8 di Siracusa non effettuasse ulteriori interventi diretti a ridurre i servizi dell’ospedale unico Avola-Noto, prima che fossero stati attivati tutti i nuovi reparti già previsti ed ingiustificatamente congelati e che l’Assessorato Regionale alla Sanità facesse attivare detti nuovi reparti previsti sin dal 2002.
  • Che con nota del 12 marzo 2009 S.E. il Prefetto di Siracusa ha riscontrato la citata lettera dell’11-8-2008, trasmessagli per conoscenza, segnalando ai sottoscritti componenti il Comitato che, in seguito ad esplicita richiesta fatta al Sig. Commissario Straordinario dell’Azienda USL n. 8 di Siracusa, il Direttore Sanitario gli ha comunicato che sono statI “completati i reparti di cardiologia e rianimazione”, oltre a quello di dialisi “il cui servizio è stato attivato”.
  • Che gli organi di stampa recentemente hanno pubblicato la notizia che nei prossimi giorni si svolgeranno ulteriori riunioni tecniche e conferenze dei Sindaci delle Città della Provincia di Siracusa, per valutare le esigenze di tutti i territori provinciali, nel rispetto del termine ultimo del 15 giugno, fissato dall’Assessorato Regionale per riformulare una progettazione della rete ospedaliera, per rivedere la vecchia pianta organica e per attuare la riforma della Sanità Siciliana che dovrà avviarsi nel prossimo settembre.
  • Che in data 10 novembre 2007 il Consiglio Comunale di Avola in seduta straordinaria, aperta al pubblico, dopo aver sentito gli interventi dei Parlamentari nazionali e regionali presenti, delle Organizzazioni politiche, sociali, culturali, religiose e gli operatori sanitari, ha sollecitato energicamente l’attivazione dei nuovi reparti di Cardiologia + UTIC e di Rianimazione già realizzati.
  • Che per detti reparti sono stati investiti e spesi circa dieci milioni di euro e che , a tutt'oggi, a distanza di molti mesi, gli stessi non sono stati avviati, nonostante fossero servizi essenziali per la tutela della salute e della vita dei circa centomila abitanti (e delle moltissime persone che si riversano nella zona nel periodo estivo per ragioni di vacanze e/o turismo) dei Comuni della zona Sud della Provincia di Siracusa, la cui attivazione è stata congelata insieme a quella di altri servizi sanitari (per un totale di ben 51 posti letto) sin dall’agosto del 2007.

RITENUTO

  • Che è intollerabile che reparti salva vita, assenti nel territorio (previsti sin dal 2 settembre 2002 dal piano di rifunzionalizzazione del P.O. Avola-Noto, oltre che dal D.A. n. 810/2003 e dall’atto aziendale del luglio 2005), non attivati fino all’anno 2007 e “congelati” in seguito all’adozione del D.A. dell’8-8-2007 con atto deliberativo n. 868 dal Direttore Generale dell’Azienda USL n. 8 di Siracusa del 6 settembre 2007, possano continuare a rimanere non attivati, dopo che la Collettività si è fatta carico dei relativi costi per molti milioni di euro.
  • Che il continuare ancora oltre nel citato comportamento omissivo può comportare gravi responsabilità contabili ed amministrative se non, addirittura, penali,

CHIEDONO

Al Sig. Presidente della Regione Sicilia
Al Sig. Assessore Regionale alla Sanità
Al Sig. Commissario Straordinario dell’Azienda USL n. 8 di Siracusa.
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Siracusa
Ai Sigg. Sindaci dei Comuni di Avola, Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo di Capo Passero,

ciascuno in base alle rispettive competenze e responsabilità istituzionali ed amministrative, tenuto conto delle pressanti esigenze degli abitanti del Territorio, nonché dei principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità,

di volersi prontamente attivare affinché i reparti di cardiologia + UTIC e di Rianimazione, già realizzati sia nelle strutture che nelle sofisticate attrezzature, siano resi fruibili immediatamente al fine di poter garantire l’effettivo diritto alla salute ed alla vita di tutti i cittadini dei Comuni di Avola, Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo di Capo Passero al pari di quelli degli altri Territori.

CHIEDONO

Altresì a S.E. IL Prefetto, a cui la presente è anche diretta per conoscenza, il Suo autorevole ulteriore intervento, al fine di verificare se l’AUSL n. 8 di Siracusa, dopo le comunicazioni fornitegli e delle quali è cenno nella menzionata nota del 12-3-2009, si sia effettivamente attivata per rendere operativi i reparti ospedalieri di cui sopra.

I sottoscritti membri del Comitato per il Diritto alla Salute, augurandosi di ricevere un cortese e sollecito riscontro alla presente e di non dover essere costretti ad intraprendere ulteriori e più drastiche iniziative in merito, porgono distinti saluti.

Le associazioni aderenti al Comitato:
i Consigli Pastorali delle città di Avola, Noto, Rosolini, Pachino, la Consulta Comunale per le Politiche Giovanili di Avola, la Consulta Comunale Femminile di Avola, il Comitato Rita Borsellino l’Associazione Acquanuvena, l’Associazione Avolesi nel Mondo, l’Associazione Famiglie (A.F.I.) sez. di Avola, l’Associazione Super-Abili, l’A.V.O. sez. di Avola, l’Associazione Avola Antica, il Circolo Arci-Avola, la Società dell’Allegria, la Federazione Verdi sez. di Avola, l’Associazione Hibla Junior, l’A.I.D.O. sez. di Avola, il Kiwanis club di Avola, l’Ass. Sine Tempore.

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Per par condicio siamo disposti ad accogliere e naturalmente a pubblicare le motivazioni dei rappresentanti dei vari movimenti politici che intendono lanciare il loro appello al voto.

di Fabrizio Alia

Perché votare PdL

Perché rafforza l’Italia

I sondaggi prevedono che il Popolo della Libertà sarà il primo partito del PPE che a sua volta è il gruppo più consistente a Strasburgo. In questo modo, gli eletti del PdL potranno farsi sentire all’interno del gruppo e del parlamento europeo per rappresentare gli interessi del nostro Paese. Disperdere il voto significa dare meno forza all’Italia in Europa. Votare il Pd è invece un’incognita: siccome sono un’ibrida mescolanza di “exqualchecosa”, non sanno ancora a quale gruppo iscriversi.

Perché il PdL aumenta la sicurezza dell’Italia

Sulla sicurezza e l’immigrazione, l’Unione Europa svolgerà un ruolo sempre più importante. Questo è auspicabile perché un Paese “di frontiera” come l’Italia non può fronteggiare in solitudine il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Su questo tema, il PdL ha scelto la linea della fermezza: salvare i clandestini alla deriva e riaccompagnarli dal luogo di partenza. Dare forza al PdL al Parlamento europeo significa dare forza alle politiche della sicurezza che l’Italia sta attuando.

Perché il Governo fronteggia la crisi economica

Il Governo Berlusconi si è mosso prima di tutti gli altri partner per contrastare la negativa congiuntura economica. E lo ha fatto mobilitando risorse per 56 miliardi di euro. L’Esecutivo ha aiutato i settori in crisi, ha dato incentivi fiscali, ampliato le tutele per i disoccupati, sostenuto le fasce deboli. Il Governo come sempre ha fatto la sua parte.

Perché il PdL è il partito del popolo

Un tempo sembrava esistere un monopolio elettorale della sinistra sui ceti popolari. Ma ora le cose sono cambiate. Pensionati, operai e lavoratori dipendenti dopo la caduta delle ideologie, hanno scelto liberamente la proposta politica che meglio li rappresenta: quella del Popolo della Libertà. E non poteva che essere così. La sinistra ha sempre governato seguendo la linea del “tassa e spendi”. Una scelta di politica economica che alla lunga si è rivelata del tutto sbagliata: ha fatto crescere il deficit pubblico, mortificato i consumi e impoverito le classi dei lavoratori.

I ceti popolari preferiscono l’impostazione del centrodestra: detassare (eliminazione dell’Ici sulla prima casa) e tutelare le categorie a rischio (estensione degli ammortizzatori sociali, social card). In questo modo, mentre la sinistra continua ad operare con le categorie consunte del secolo scorso, il centrodestra ha conquistato il cuore e il voto di milioni di italiani.

Perché i “poteri forti” stanno a sinistra

Le banche, i giornali, la grande industria si trovano a disagio con un interlocutore forte e autorevole in virtù di un vasto consenso popolare. Per loro è molto meglio un leader debole, influenzabile, condizionabile. In questo modo, le lobby possono fare al meglio i loro interessi. Che ovviamente sono di parte. È per questo che fin dal primo giorno in cui è entrato in politica, Silvio Berlusconi ha dovuto vincere l’ostilità dei potentati economici ed editoriali che non l’hanno mai amato. Quest’ultimi preferiscono la sinistra con cui è più facile scendere a patti.

Che l’interesse del semplice cittadino sia non solo differente ma opposto a quello dei signori dei “poteri forti” è evidente. Anche per questo, negli ultimi anni mentre i banchieri andavano a sinistra, il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi ha ottenuto la fiducia e il voto di pensionati, giovani, operai, lavoratori, dipendenti pubblici.

Fabrizio Alia

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Quest'anno la gara regionale sul binomio alimentazione e identità cultural-territoriale dedicata ai ragazzi della scuola media inferiore - giunta al VI° concorso 'Crescere mangiando' - è stata vinta dall'Istituto Comprensivo “Giuseppe Bianca” di Avola.

Lo scopo del concorso è stato quello di sensibilizzare i giovani nei confronti, non solo di una scelta consapevole dei cibi, ma soprattutto della valenza che il prodotto ha sul territorio e quanto esso ne sia strettamente collegato. I ragazzi hanno proposto il prodotto scelto attraverso diversi passaggi con scatti fotografici, disegni, programmi di grafica in una combinazione intensa di creatività e cultura.

I complimenti vanno agli alunni e ai docenti di seguito elencati.

Gli Alunni
  • 1B Argentino Lorenza, Di Rosa Noemi, Migliore Noemi, Sirugo Angela.
  • 2A Argentino Giuseppina, Bellino Alessia, Briante PierSalvatore, Di Maria Giovanni, Gambuzza Grazia Maria, Magliocco Giusi, Musco Rosa Chiara.
  • 2B Amato Maria, Caracò Mariuccia, Caruso Chiara Concetta, Emmolo Giuliana, Gallo Marta, Garante Santa, Gennaro Rossella, Tiralongo Sarah.
  • 2C Morale Giampaolo.

Docenti Coordinatori
  • Aprile Concetta
  • Costa Maria Santa

Link: Scarica la graduatoria dal sito della Regione Sicilia (pdf)

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