Svincolo Avola

Lavori all'aiuola o cosa?

3 commenti

  1. Anonimo // 17 novembre 2008 alle ore 16:53  

    Capisco che con questo argomento non c'entra nulla quello che sto per scrivere, ma visto che si parla di traffico vorrei lanciare un appello a chi di dovere.
    Qualche mese fa si è assistito ad una crociata contro coloro che posteggiavano nei marciapiedi di Piazza Trieste o di Via Palestro o di Via Marsala, e sono state appioppate multe a veicoli che erano posteggiati in luoghi in cui non davano nessun fastidio nè alla circolazione e nemmeno ai pedoni.
    Ora io mi chiedo: come mai nei posti descritti si sono fatti i verbali, e speriamo si continui, mentre sui marciapiedi di via Mameli, in cui i pedoni non possono usufruire del marciapiede perchè sempre occupato dalle macchine, non ci passa mai nessuno a multare le macchine?
    Forse in Via Mameli abitano cittadini di serie B?
    Grazie per lo spazio e spero che il Sindaco lo legga.

  2. Anonimo // 17 novembre 2008 alle ore 21:00  

    Allora quelli che parcheggiano davanti ai cortili???
    Il vigile interviene e invece di "scrivere" fischia!

  3. Anonimo // 17 novembre 2008 alle ore 22:17  

    Non è assolutamente giusto che delle persone anziane (a cominciare da mio nonno, 80 anni e col bastone), dei bambini soli, delle mamme con il carrozzino debbano farsi la strada a piedi con il rischio di essere stirati dalle macchine o dai motorini che circolano per la strada. Purtroppo ad Avola, con la scusa dei lavori in corso, olti automobilisti maleducati si sentono autorizzati a parcheggiare dove gli capita. E i posteggi preferiti sono ormai tutti i marciapiedi.
    Condivido in tutto e per tutto quello che scrive il "contribuente" della Via Mameli.
    Nel pezzo che va dalla Via Gaspare Santuccio alla Via Cimarosa, ma anche nel pezzo di sotto alla Via Disa, il marciapiede largo (quello scendendo a sinistra) è sempre pieno di macchine regolarmente posteggiate e mai multate dai vigili urbani.
    E' una vera porcheria che solo ad Avola si vedono. E qua non si tratta come a San Giovanni di questioni estetiche, bensì della sicurezza, soprattutto dei poveri pedoni.

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