di Paolo Pantano

Il premio Nobel per la Pace 2007 e' stato assegnato ad Al Gore ed al Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (Ipcc) ''per i loro sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti''. Il comitato norvegese per il Nobel a Oslo ha scelto, tra 181 candidati, Al Gore e l'organizzazione dell' ONU, IPCC, composta da specialisti per lo studio del Clima rafforzando il valore scientifico del premio assegnato a Gore (ANSA).

E' un Nobel che va nella direzione giusta, rafforzando il principio che la cultura della Pace e la difesa della Natura, il rifiuto dei conflitti armati e la riduzione dell'inquinamento atmosferico, sono interdipendenti per cui sono necessarie azioni per impedire che la crescita esponenziale ed irragionevole dei consumi energetici provochi effetti devastanti per l'umanità e le future generazioni. Al Gore ha prodotto il film-documentario scientifico " Una scomoda verità" che ha avuto 2 premi Oscar dove risulta evidente che è necessario arrestare questa folle corsa per salvare il nostro Pianeta.

2 commenti

  1. Anonimo // 26 ottobre 2007 alle ore 13:01  

    Questo importantissimo riconoscimento mi rattrista alquanto e spontanea sorge una domanda:
    Come sarebbe andata la storia degli ultimi 7 anni se la banda di balordi criminali capitanata da Dick Cheney, che ha portato alla presidenza della più grande potenza militare del mondo un incapace, ubriacone, texano, petroliere fallito, tale George Bush, non avesse truccato le penultime elezioni?
    Le ultime elezioni nemmeno si contano, la politica del Terrore(non quella dei Al-Quaeda)della reazionaria giunta Bush, ha determinato la rielezione del presidente forte, deciso a schiacciare i nemici della libertà...in certe cose mi ricorda il nostro Silvio.
    La guerra in Afghanistan è stata il primo atto criminale perpetrato dai farabbutti che siedono a Washington...tuttavia il meglio dovevano ancora darlo in Iraq nel 2003...una guerra ingiustificata contro una loro pedina diventata oramai ingestibile.Non voglio dilungarmi troppo non è questa la sede per trattare di questi argomenti..
    Migliaia sono la vittime provocate dalle sporche guerre del petrolio, e vanno calcolate non soltanto quella provocate dalla deflagrazione militare ma anche i morti detrminati dall' instabilità provocata nelle regioni colpite..si parla di fare la guerra all'Iran ma con la guerra Saddam si è eliminato il più importante concorrente nella regione del regime di Teheran gettando le regioni sciite nelle braccia degli Ayatollah.
    Il fatto che i ministri di Bush siano TUTTI e dico TUTTI Rumsfeld, Condoleezza Rice, Colin Pwell ecc, ex Amministratori delegati e consulenti delle principali Multinazionali del petrolio, asserviti agli interessi globali di queste, allora tutto diventa più chiaro..
    é lampante dunque il nesso esistente tra Pace e tutela dell'ambiente, politica-guerra-interessi.
    Grazie a Paolo Pantano per aver portato all' attenzione tali questioni.

  2. Corrado Cancemi // 26 ottobre 2007 alle ore 17:32  

    Amici di avola blog, anch'io personalmente ho accolto con grande positività la scelta operata quest'anno dal comitato norvegese per il Nobel. E' necessario prendere atto della crisi ambientale nella quale riversa il nostro pianeta, e non relegarla tra i problemi meno importanti per l'umanità.. l'uomo deve ricordarsi della necessità di vivere in un pianeta sano, perchè la salute del globo è anche la nostra. Personalmente ho aderito, lo scorso 15 ottobre, al Blog Action Day - evento in occasione del quale migliaia di blogger di tutto il mondo hanno pubblicato un post inerente al tema ambientale, per dimostrare che l'unione e l'impegno fanno la forza - srivendo un articolo sull'ambiente, che potete leggere nel mio blog - Il Pennarello giallo -

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