Milano, 6 novembre 2007 - E' morto pochi minuti dopo le otto il giornalista Enzo Biagi. Enzo Biagi ha vissuto come un regalo della vita la possibilità di riprendere negli ultimi mesi il proprio lavoro di sempre come giornalista anche televisivo. Lo ha detto la figlia Bice di fronte alla camera ardente. "Ha avuto dei grandissimi dolori privati, negli ultimi anni, ma la vita gli ha dato un ultimo regalo - ha detto Bice - perché pochi mesi fa ha potuto riprendere, per qualche mese, il lavoro che aveva fatto tutta la vita"...(da ilgiorno.quotidiano.net)

Enzo Biagi è stato un grande giornalista che mai si è piegato al silenzio che mafiosi del calibro del Cavalier Berlusconi gli hanno poi voluto imporre...riporto qui una situazione che gli accadde col Cavaliere; "Sul finire degli anni Ottanta, prima della sua discesa in campo, Berlusconi l'aveva convocato ad Arcore per ingaggiarlo nelle sue tv. Biagi ci era andato con la moglie Lucia."Lei è un fuoriclasse, deve venire a lavorare con noi", aveva esordito il cavaliere. "Poi" racconta Biagi "estrasse il libretto degli assegni, lo aprì e me lo mise davanti: "Metta lei la cifra". Io risposi: No, grazie". A quel punto il Cavaliere si rivolse a mia moglie: "Signora Lucia, lei lo sa che ho fatto la corte più a suo marito che alle donne?". E lei pronta: "Si vede che lei non è il suo tipo"...

NON SI E' FATTO COMPRARE, MA HA DOVUTO SOPPORTARE L'ESILIO...MENO MALE CHE NEL MONDO ESISTONO DI QUESTI ESEMPI...

RIMINI - Don Oreste Benzi, presidente e fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII, è morto la scorsa notte (2 Novembre), alle 2, nella sua abitazione a Rimini per un attacco cardiaco. Aveva 82 anni. Don Oreste Benzi nasce il 7 settembre 1925 a S.Clemente, un paesino nell'entroterra collinare romagnolo a 20 km da Rimini, da una famiglia di operai, settimo di nove figli. A 12 anni entra in seminario a Rimini e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1949. Punta sui giovani e si dedica alla costruzione di una casa alpina ad Alba di Canazei (Trento) per soggiorni di adolescenti, realizzata dal 1958 al 1961.

Nel '68, dà vita all'associazione Papa Giovanni XXIII e guida l'apertura della prima Casa Famiglia a Coriano il 3 luglio 1972. Oggi l'associazione conta tra l'altro 200 case-famiglia e oltre 30 comunità terapeutiche per il recupero dei tossicodipendenti.

"E' stato un sacerdote che ha centrato l'obiettivo di salvare e dare assistenza a tante persone in difficoltà a tanti sfruttati e diseredati. Una vita spesa con gioia al servizio del prossimo" dice il presidente del Consiglio Romano Prodi. (dal sito www.repubblica.it)

...quando mi dicevano che i preti fanno tutti pena, dicevo che non è vero, che alcuni sono dei grandi, alcuni riescono a testimoniare l'amore anche senza parlare e tra questi c'era don Benzi. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalemente e di scambiare con lui due chiacchere, riusciva a dare forza, speranza, coraggio...gli dissi che il mio sogno era lavorare con lui in una comunità alloggio per minori, anche come volontario, perchè stare accanto a lui già ti arricchiva tantissimo...mi disse che avremmo lavorato insieme, da lontano, nella comunità del Signore, mi disse di perseverare e non arrendermi mai...mi sarei aspettato più concretezza da lui...forse mi sembrò un pò poco. Oggi io lavoro in una comunità alloggio per minori e sicuramente se ho continuato a sperare e a sognare devo tanto a quegli occhi piccoli e intensi, a quella voce bassa ma pesante, a quel suo abbraccio che mai potrò scordare, neanche adesso che continuo a lavorare per la comunità che il Signore mi ha indicato...Grazie don Benzi... si dice che l'albero abbattuto da i suoi semi, spero tanto che tanti giovani preti del mondo prendano d'esempio il tuo operato...

3 commenti

  1. Anonimo // 7 novembre 2007 alle ore 00:22  

    Due grandi uomini, che hanno segnato, in modo diverso, la storia della nostra Italia, trasmettendo valori ed esempio con il loro modo di porsi, parlando poco fuori delle righe ma operando per la gente comune!Grazie

  2. Anonimo // 7 novembre 2007 alle ore 01:13  

    sig Caruso, ha fatto benissimo a pubblicare un post sul Enzo Biagi, è giusto che sia preso da esempio nella vita e nel lavoro di ognuno. Pero' riguardo al post su De Magistris qualcuno avrebbe potuto anche incavolarsi, se non altro per i diritti d'autore. Ma dico,le battute retoriche, non poteva lasciarle al suo autore sulla carta stampata? La prego, la prossima volta si ricordi di inserire i riferimenti nel post. Cordialmente

  3. Anonimo // 9 novembre 2007 alle ore 09:11  

    Carissimo "diritti d'autore sos" ha ragione e la ringrazio per avermi fatto notare la mia dimenticanza e ne approfitto per cercare di rimediare dicendo che il mio articolo su De Magistris è stato fatto utilizzando in larga parte un articolo di Marco Travaglio letto sull'Unità. Mi voglia scusare, ma nn c'era nessuna intenzione di togliere niente a nessuno...e grazie ancora, credo che riprendersi bonariamente a vicenda sia solo un bene per il blog e per noi stessi...cordilmente

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