Finalmente dopo aver sollecitato parecchie volte l'amministrazione comunale, parecchie associazioni di volontariato e la cittadinanza tutta, domani sarà il momento di partecipare al

CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA LEGALITA' NEL NOTRO PAESE

Parleremo di Racket, di atti intimidatori, di scippi, incendi notturni, di atti vandalici, di violenza...
insomma sarà una grande occasione per confrontarci e cercare di trovare insieme delle soluzioni ai pericoli ed alle paure che ormai riempiono le nostre giornate.
Spero di vedere tanta partecipazione e tantissime proposte concrete.
Nel ringraziarvi
Cordiali Saluti
Paolo Caruso

7 commenti

  1. Anonimo // 12 maggio 2008 alle ore 22:44  

    "trovare soluzioni ai pericoli ed alle paure che riempiono le nostre giornate"
    scusa paolo ma e´ davvero cosi´ spaventosa e insicura Avola?
    dalle tue parole Avola sembra Gotancity la citta´ dove operano batman & robin..

  2. Anonimo // 13 maggio 2008 alle ore 10:04  

    caro anonimo ma non ti bastano le auto incendiate?
    gli scippi alle vecchiette, i bossoli recapitati agli architetti che gestiscono gli appalti delle piazze e il pizzo ?
    certo che non abitiamo a gotancity..ma nemmeno possiamo dire che avola assomigli a ginevra.

    m.s.

  3. Anonimo // 13 maggio 2008 alle ore 13:21  

    Caro anonimo di sicuro non sarà Gotancity, ma bisogna pur sempre preoccuparsi, per impedire appunto che lo diventi. Saluti

  4. Anonimo // 14 maggio 2008 alle ore 01:57  

    Per dovere di cronaca si chiama Gotham-city la città del celeberrimo fumetto DC-Comics..
    Comunque..io ho sempre considerato Avola una città tranquillissima.. dove puoi girare in tutta tranquillità a piedi anche a notte fonda..e supporto chi si batte perchè resti questa Avola..

  5. Anonimo // 14 maggio 2008 alle ore 10:23  

    Il Consiglio Comunale aperto è stato la solita passerella di interventi per politici e per alcuni elementi delle associazioni. Ma alla fine nessuno ha avuto il coraggio, compreso chi vi scrive, di parlare di argomenti seri e scottanti, uno fra tanti, per esempio, quello che succede in tutte le campagne elettorali (comunali, provinciali, regionali, nazionali ed europei), dove la gente, ormai, senza pudore, si vende il voto per una pizza, per una borsa di alimenti o per 25 euro. Che ci sono politici (consiglieri comunali) e cittadini che percepiscono somme consistenti per vendere presunti pacchetti di voti. Chi sono gli acquirenti di questi voti ???????? ect. ect.In realtà si tralasciano questi argomenti e, con cinismo ed ipocrisia, si parla di cose scontate ma che servono solo per dire io ho fatto l'intervento e basta. La legalità si combatte avendo il coraggio di affrontare i veri argomenti, altrimenti è inutile organizzare qualunque iniziativa che diventa semplicemente una perdita di tempo.

  6. Anonimo // 14 maggio 2008 alle ore 12:30  

    Io non vivo a Gotham-city, ma Avola credo sia peggio in quanto è reale e non fa parte di un fumetto. per quanto riguarda l'anonimo del 14 maggio 10.23, volevo dire che se ha ascoltato la lettura del documento che personalmente ho consegnato al Presidente Agricola, si parlava anche di quello che succede nelle campagne elettorali, anche se non era la sede per parlare solo di questo. In ogni caso, pubblicherò su questo sito il nostro lavoro, così se potremo discutere anche qui. Sicuramente non sarà perfetto, ma è e potrebbe essere un'inizio per risolvere tante questioni. Avola sembra una città tranquilla, ma ricorda che i tumori in un corpo, difficilmente si vedono da fuori.
    Paolo Caruso
    Circolo PD
    2Dicembre '68

  7. Anonimo // 14 maggio 2008 alle ore 14:41  

    Caro anonimo, è vero che ad Avola oramai la gente si è abituata tristemente a vendere i propri voti anche per una pizza ecc, ecc, ma è anche vero che questo c'entra poco con la legalità.
    Vendere il proprio voto per una pizza o per altre cose inconsistenti, è più che altro una questione di dignità e no di legalità, ma soprattutto è una questione di ignoranza politica, perchè non si può votare la gente solo perchè ti porta a cena o ti offre un buono benzina.
    La scelta dei nostri rappresentanti deve essere fatta, pensando al futuro nostro e a quello dei nostri figli (per chi ne ha); pertanto spero che in queste provinciali si votino persone serie, possibilmente giovani, in grado di irradiare questo sistema con luce nuova e diversa.
    Chiaramente anche sui giovani è meglio fare alcune distinzioni. Infatti bisogna saper distinguere tra giovani che hanno accumulato negli anni esperienza e quindi hanno le idee chiare su come affrontare le problematiche del nostro territoro e, giovani invece che non hanno le basi e nemmeno gli argomenti politici per potersi assumere queste responsabilità.
    Ritornando invece sull'argomento legalità, credo che l'unico modo per fronteggiare questi sgradevoli episodi che hanno visto coinvolto anche il Sindaco, sia quello di investire sulla sicurezza.
    Chiaramente ogni cosa ha il suo prezzo, però non c'è dubbio che investendo sulla sicurezza, il nostro comune andrebbe a subire meno danni economici. Infatti come dicevo appunto ieri, nell'ultimo anno, l'amministrazione ha dovuto sostenere spese impreviste a causa degli atti vandalici, tali spese sono andate ad incidere negativamente sul nostro bilancio e di conseguenza sulle casse comunali.
    Credo inoltre che una soluzione valida per ovviare al problema (ma questo l'ho sempre sostenuto), potrebbe essere quella di istituire il famoso servizio di "vigile di quartiere", presente nel regolamento della polizia municipale dal 96'.
    Quando chiesi all'assessore al ramo di istituire questo benedetto servizio, mi disse che non c'era abbastanza personale, ma in realtà il personale c'è, ed è anche in esubero. Attualmente infatti nel nostro comando di polizia municipale prestano servizio 46 agenti e, se pensiamo che ad ogni comune spetta un vigile per ogni 900 abitanti, diventa facile capire vista la notra popolazione, che come personale siamo più che coperti.
    Quindi il servizio può essere attivato, ma occorre impegno e soprattutto una buona organizzazione. Saluti

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