di Giovanni Amenta

Il 15 e il 16 Giugno in Sicilia perde la politica, e, vincono i tanti ragionieri che da sempre pensano che la politica è fatta solo di numeri e non di valori! Vincono i ragionieri della politica, coloro che, dicono di essere il nuovo, ma, che da decenni e decenni sono in politica, e, della politica in alcuni casi, ne hanno fatto una professione. I risultati elettorali di questo ultimo anno danno ragione ai sempre eterni ragionieri della politica, e, bisogna prenderne atto, ma penso che bisogna creare i presupposti per affermare le idee e i valori ai freddi numeri.

In questa terra di Sicilia, continuano a sopravvivere i gattopardi, i quali si ritrovano a destra o a sinistra perché tanto non cambia niente per loro, perché convinti che a destra o a sinistra è sempre la stessa cosa, l’importante avere la poltrona, invece, dobbiamo dire a gran voce alla gente che vi è differenza fra destra e sinistra, un esempio e l’attuale amministrazione di Avola: il risanamento del bilancio come si realizza con l’aumento delle tasse e dei tributi preteso dall’amministrazione comunale di destra, a guida F.I. e rappresentata dal Sindaco Barbagallo o attraverso il taglio della spesa della politica? Noi dobbiamo affermare che siamo contrari agli aumenti delle tasse e siamo per diminuire i costi della politica e degli sprechi oltre alla gestione diretta dei servizi senza nessuna esternalizzazione a società terze!

Per adesso hanno vinto i ragionieri, quelli che decidono a tavolino chi deve essere il sindaco nelle città della nostra provincia e che agiscono per allontanare dalla politica attiva la gente perbene ed usano il linguaggio del mercante in fiera.

La storia politica recente, però c’indica una nuova (e vecchia) strada politica da intraprendere: 1) recuperare un rapporto politico con la sinistra democratica, quella che si vuole rinnovare e andare a passo con i tempi; 2) iniziare la ricerca di nuove alleanze. Il non tentare di realizzare questo percorso avrà l’unico risultato di farci morire non democristiani, comunisti, socialisti o liberali ma berlusconiani. In questo nuovo percorso ci vuole un forte senso di realismo politico e trasmettere la politica della passione, dei valori e dell’etica portata avanti per la gente e con la gente.

Proviamo ad essere coloro che vogliono riscattarsi da questo medioevo politico senza affidarsi al caso o al tempo, proviamo ad essere coloro che hanno capito, sulla loro pelle, che sconfiggere i ragionieri della politica serve per vivere meglio ed avere più risorse per l'economia, più salute negli ospedali, più lavoro per i disoccupati, più dignità per i padri, più futuro per i figli. La proposta che lancio agli amici e compagni di Avola, partiamo dalle sconfitte dell’ultimo anno e troviamo i modi per far nascere il PD ad Avola, con una base di partenza elementare, il PD è all’opposizione ad Avola ed è alternativo al PDL!

Questo è il momento delle scelte, se scommettere in una ritrovata unità del centro sinistra, e di tutti quelli non si rivedono nel berlusconismo e in quello che rappresenta per la democrazia, e trovare una sintesi fra le parti, per iniziare un’opposizione non costruttiva ma autorevole all’Amministrazione di destra. Si può ritrovare il consenso perduto andando fra la gente senza pensare che il consenso si acquisisce con manifestazioni d’estetica o d’età anagrafica e il voto amministrativo lo conferma. La moda della politica fatta con la carta d’identità non paga, il consenso si raggiunge mettendosi a servizio della gente e conoscendo i problemi di una città, vedi gli attuali amministratori, che non riescono a dare un concreto impulso all’attività amministrativa della città e tutto resta fermo! Ritengo che INSIEME (con quelli che ci vogliono stare), si può tentare di costruire un’alternativa politica al centro destra avolese .

Con Cordialità
Giovanni Amenta

8 commenti

  1. Anonimo // 21 giugno 2008 alle ore 02:15  

    A sinistra non sono accattoni, hanno rispetto per la dignità delle persone. A destra regalano sorrisi a destra e a manca alle persone indigenti..fanno sentire le nullità potenti.. quello porta loro voti.. l'accattonaggio..la sinistra deve utilizzare la controarma.. informare chi viene accattonato che lo stanno prendendo per il culo.
    neXes

  2. Anonimo // 21 giugno 2008 alle ore 15:46  

    Credo che dopo gli ultimi risultati elettorali (politiche, regionali, provinciali), il PD debba fare una profonda riflessione.
    Questa nuova formazione politica di centro-sinistra ha subito una netta sconfitta, perchè ha mostrato l'inesistenza di una classe dirigente, incapace di cogliere il malcontento generale e quello di tanti giovani che erano delusi dalla gestione politica del partito.
    Trovo legittima la preoccupazione del signor Amenta che ricorda al PD avolese di essere alternativi al PdL. Ma per quanto giuste possano essere le sue parole, credo che non sarà semplice convincere coloro che il PD lo rappresentano nell'aula consiliare.
    Sono stato sin dall'inizio contrario a questa assurda coalizione (non per interessi personali) e tutt'oggi ritengo che destra e sinistra insieme non possono coesistere; pertanto il PD oggi deve dimostrare di avere ancora voglia di affermare le proprie idee e soprattutto deve dare prova di non essere troppo legato alle poltrone.
    Oggi faccio parte del PdL, ma ho sempre avuto pieno rispetto e stima per coloro che all'interno del PD hanno cercato di risolvere questa imbarazzante situazione. Purtroppo ogni loro tentativo è risultato vano, perchè si sono scontrati contro il muro di chi fa finta di non capire.
    In questo periodo circola la notizia di una imminente entrata in amministrazione di A.N.
    A questo proposito vorrei specificare che per coerenza non potrà avvenire nessuna forma di dialogo con questa amministrazione, fin quando in giunta ci sarà la presenza di una forza politica di centro-sinistra. Saluti

    Daniele Calvo

  3. Anonimo // 22 giugno 2008 alle ore 14:04  

    E' vero quello che dice Amenta: il PD ad Avola è pieno di bravi dirigenti di ogni età che, se riescono a superare le incomprensioni e le liti passate, possono rappresentare il futuro politico della città.

    Adesso è più facile ricostruire: Nuzzo Grande se ne è andato uffialmente nell'UDC (componente Turi Magro), Cassarisi se ne è andato perché è a disagio come Piscitello, Dell'Albani, Santuccio, Nino Amato, Iano Tiralongo e soci se ne andranno nell'MPA e se vogliono restare nel PD devono uscire dall'amministrazione Barbagallo, Giansiracusa non si sa che farà ma se ne è andato pure lui.

    Qualcuno dirà: ma così nel PD non resta nessuno.... Non è vero: resteranno i cittadiniche potranno sentire parlare il partito con una voce sola.

    Insomma adesso il PD può ricostruire un minimo di dialogo chiaro con la città. E forse un giorno le elezioni le vince.

  4. Anonimo // 23 giugno 2008 alle ore 11:14  

    Leggendo i commenti ho apprezzato quello di Daniele Calvo che puntualmente dimostra una onestà intellettuale e un'obbiettività politica che gli fa onore. Ha ragione quando dice che il PD ha necessità di organizzarsi e di fare chiarezza. pur tuttavia fino a quando non ci sarà un nuovo assestamento nella Amministrazione sarà difficile far capire alla gente che il PD è alternativo al PDL e quindi il suo posto naturale è all'opposizione. Le ultime consultazioni politiche/amministrative impongono un momento di riflessione e di umiltà e, se si vuole veramente costruire questo progetto politico su basi serie e trasparenti, si deve analizzare gli errori commessi e le strategie suicide adottate. Come dice l'amico Giovanni non è una questione di anagrafe (vedi le ultime scelte fatte), ogni cambiamento ha bisogno di tempi appropiati, non si può cambiare tutta la classe dirigente in un sol colpo con giovani che, pur avendo molto entusiasmo, si smarriscono nel gestire un partito lasciandolo come una barca senza nocchiero nel momento della tempesta. Il cambio generazionale deve avvenire per gradi e i giovani devono mettere a disposizione il loro entusiasmo, le loro competenze ma nello stesso tempo devono far tesoro della esperienza delle persone più anziane (non vecchie)che riescono ad avere una visione politica globale più completa.Non si può stilare una lista di nomi per il comitato cittadino e provinciale di persone che non hanno mai partecipato alla vita del partito e solo perchè sono giovani e soprattutto donne si è convinti di dare una nuova immagine di cambiamento.
    Finisco dicendo che quello che dice Giovanni è condivisibile, ma oltre alle parole devono seguire i fatti per cui invito tutti coloro che si rivedono nel centro sinistra (serio), di mettersi a disposizione per la ricostruzione del PD ad Avola Io da questo momento (una volta finiti tutti gli impegni elettorali)sono a disposizione di coloro i quali riusciranno ad entrare in questa NUOVA mentalità politica. Per ora auguro a tutti una buona estate e buon bsgno a mare
    A presto
    f.to Paolo Di Maria

  5. Anonimo // 23 giugno 2008 alle ore 18:55  

    Ringrazio, per i commenti fin qui fatti, che hanno colto il significato del mio intervento, che punta essenzialmente ad iniziare con i fatti una stagione, mai inziata di tutto il PD avolese e ritrovare una volontà costruttiva in tutto il centorsinistra, senza pensare se si vale 10 o 100 voti, l'importante mettere insieme valori e principi attorno ad un progetto politico.Insomma ricominciare a fare la POLITICA dei fatti e della concretezza quella auspicata dall'amico Paolo! Con Cordialità G.A

  6. Anonimo // 23 giugno 2008 alle ore 19:26  

    Comincio ad odiare il termine PD. PD ... e PDL .... si somigliano troppo anche le sigle, e questo succede in tutta Italia e non solo ad Avola. Succede a Lentini (caso Cundari), Augusta (Caso Franco), Carlentini (un'orgia), Priolo (Valenti), Siracusa (Titta Rizza) ..... alla Provincia Regionale di Siracusa. C'è stato un momento in cui si è pensato che i 2 movimenti fossero la stessa cosa (se sono compagno di partito di Foti, perchè non devo "dialogare" con gli altri ?). La premessa per dire che Michele Dell'Arte lo terrei fuori da questi discorsi, si è sparato troppo su di lui ed è ora di finirla, ha già pagato un prezzo troppo alto. Sono convinto anche io che si deve ricostruire un'alternativa ad Avola (ho già detto che non importa che sia PD a tutti i costi) ma lo si deve fare puntando su temi forti (abusivismo, consulenze, incarichi, "roghi" notturni, ......). A presto.

  7. Gioacchino Tiralongo // 23 giugno 2008 alle ore 20:33  

    sostanzialmente concordo con Giovanni Amenta e credo che alla luce della schiacciante vittoria delle destre, il pd e la sinistra (o quello che ne rimane!) debbano reciprocamente aprire un dialogo propositivo e votato ad azioni di opposizione da implementare unitariamente, coinvolgendo la società civile che vuole essere parte nel processo di ricostruzione del centro sinistra siciliano.

    un saluto

  8. Anonimo // 27 giugno 2008 alle ore 21:33  

    invito a tutti coloro che parlano di politica che tale arte non cosa di tutti, purtroppo è vero mancano i dirigenti con i controbordi. un'una volta esistevano le scuole di partito, che a sua volta avevano una disciplina comportamentale. un ragazzo che vuole crescere ad avola con chi si deve confrontare?con i folosofi della politica o con chi vince ogni appuntamento elettorale?io , con molta tristezza devo affermare che la gente vuole delle risposte e chi riesce a darle vince le elezioni, questa è la realtà della vera politica e non quella fatta nei palazzi.

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