di Fabrizio Ardita

Giorno 8 Maggio 2009, Pino Maniaci sarà processato per aver esercitato, senza titolo, il ruolo di giornalista.
Un non giornalista, così lo hanno definito, che attraverso la sua Televisione, accusa la Mafia di Partinico e in Sicilia.
Pino ha subito aggressioni, danneggiamenti e tanto altro che i faldoni della Polizia sono strapieni.

L'ordine dei giornalisti, che prima gli voleva offrire la Tessera di Socio onorario, adesso lo ha denunciato per esercizio abusivo di professione.

Certo, sicuramente Pino ha invaso un ruolo che chissà se poteva svolgere, ma offrirgli di diventare socio onorario dell'ordine e poi denunciarlo, non è cosa che fà piacere che accada nei confronti di chi ogni giorno attraverso TeleJato lotta contro la Mafia.

L'ordine dei giornalisti deve dimostrare in questa occasione, di schierarsi con chi lotta, ritirando la denuncia.

Oggi ogni persona, qualsiasi colore sia, deve sentire dentro l'attaccamento allo Stato e sopratutto un rigetto verso il malaffare, quello che ha ucciso gente onesta e che ha sottomesso il Popolo Siciliano. Pino è da tutti considerato un l’erede indifeso e solitario di una lotta senza tregua alla mafia, dunque lungo un percorso che va dal “giudice ragazzino” a Falcone e Borsellino, da Pippo Fava a Claudio Fava, da Mauro De Mauro a Peppino Impastato, da Don Pugliesi a Don Ciotti, da Caponnetto a Caselli, alcuni vivi, molti morti ammazzati, nessuna resa.
Io sono con Pino Maniaci e mi sento di essere con lui, perchè chi lotta contro il Malaffare è mio amico!

Vi chiedo di esprimere, se volete, la vostra solidarietà a Pino Maniaci ed invitare l'Ordine dei Giornalisti, a ritirare la Denuncia contro Pino, uomo che dimostra sempre di essere dalla parte dei più deboli e sopratutto dalla Legge.

Fabrizio Ardita

2 commenti

  1. Nino Campisi 1958 // 9 maggio 2009 alle ore 15:06  

    Senza alcun dubbio esprimo la mia solidarietà,nei confronti di gente come Pino,ma temo che la mia espressione rimanga dentro questo modesto commento e dentoro questo blog.

  2. Paolo Caruso // 10 maggio 2009 alle ore 11:28  

    Quello che accade contro chi lotta contro la mafia è sconcertante. Tentano di tapparci la bocca in qualunque modo. Per fortuna chi lotta contro la mafia seriamente è contento di andare avanti sempre e comunque, consapevole che corre dei pericoli. Una delle cose più squallide è lasciare queste persone in balia di se stesse. Nessuno prende una posizione a loro favore, ma soprattutto nessuno prende una posizione (al di la delle parole) a partire dalla Chiesa e finendo nello Stato...ma del resto, la mafia è ovunque...ma non bisogna smettere di lottare...mai perdere la dignità...FORZA PINO

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