Vorrei approfittare dell’arrivo del nuovo anno, per fare gli auguri a tutti coloro che si trovano nella mia situazione o peggio, perché credo che in Italia, dopo i “veri poveri”, siamo quelli che abbiamo più bisogno di un pizzico di fortuna e di speranza, quella che caratterizza ogni inizio d’anno.

Mi capita spesso di scrivere su questo blog e di sentirmi accusare, solo perché ho una mia identità politico-partitica, che se scrivo o mi esprimo è perché aspiro a fare il “politico” di professione.

Bé, non credo che dopo tutto sarei male come politico locale, visto quello che c’è in giro (scusate la franchezza ed un po’ di presunzione), ma questo adesso è l’ultimo dei miei pensieri. E lo è perché sono una professionista quasi-completamente disoccupata, così come un’infinità di coetanei. Non condivido, mi dispiace offendere qualcuno, coloro che si mettono a fare politica-istituzionale quando ancora non hanno un mestiere alle spalle, perché, come è successo con l’aumento del gettone di presenza, quando poi il loro modesto impegno viene eccessivamente retribuito, l’idea che lasciano passare è, che non sono lì per il bene della città e dei suoi cittadini, ma per il bene della tasca e della pancia.

Vado oltre, perché non è questo l’argomento su cui mi voglio soffermare. Ciò di cui voglio parlare è proprio la situazione economica e professionale, che mi trovo a condividere con un’ infinità di altre persone: sono una laureata, con specializzazione post-laurea e corsi vari, che a distanza di anni dalla laurea, poiché abitante al sud, si trova costretta dal sistema delle lobby e dalla mentalità meridionale a fare la professionista quasi-completamente disoccupata. Per la laurea che ho, è previsto un lunghissimo tirocinio e poi un lunghissimo esame di abilitazione, anni nei quali ovviamente non si riesce a guadagnar nulla.

Non sono la sola purtroppo a trovarmi in questa situazione; non sono la sola a dover ringraziare la famiglia che mi permette di “attendere il fatidico momento”; non sono la sola che si rattrista ogni volta che vede gente senza né arte né parte, che occupa posti di rilievo, spesso tecnici, o che ci governa, non per le qualifiche o le capacità che possiede, ma solo perché ha guidato l’automobile a qualche politico di turno al momento giusto o solo perché si accontenta di essere il burattino del mastro puparo che regge le fila.

Non sono la sola, perché senza dubbio c’è chi è peggio di me: chi nell’attesa del fatidico momento, vista l’età che avanza, ha messo su famiglia, chi ha acceso mutui, chi ha lasciato la propria terra e la famiglia per l’esigenza di trovare altrove pane per sfamarla e chi, in modo ancora più triste, si è lasciato andare nel baratro della disperazione e della depressione, perché non vede via d’uscita.

A queste persone va il mio infinito augurio di un anno nuovo pieno di concretezza, di sostegno, di giustizia, di ricompensa per i sacrifici fatti, di fortuna, di verità, perché non si arrendano a ciò che passa, ma sognino sperino ed agiscano, per ciò che arriva.

Auguri

  • a chi ha fatto tanto per realizzare i suoi sogni, perché non si arrenda proprio adesso;
  • a chi si fa prendere in giro dal politico-burattinaio, perché reagisca e non stia ancora ad attendere il miracolo del posto di lavoro, perché i miracoli li fanno solo i Santi;
  • a chi ama la sua famiglia, perché la custodisca e la educhi a reagire alla mentalità clientelare ed ai soprusi;
  • a chi finora non ha mai fatto una manifestazione, perché se c’è qualcosa che lo riguarda esca per strada e cominci a gridare e farsi sentire, sia esso di destra o di sinistra;
  • a chi ama lottare per le cose vere e giuste, perché se ne freghi di chi cerca di mettergli i bastoni tra le ruote;
  • a chi non imita i modaioli con la segatura al posto del cervello, non si lascia abbindolare dall’estetica e dal denaro, ma guarda dentro chi gli sta intorno e si circonda di persone vere;
  • a chi sa ascoltare 5 minuti, prima di parlare per 10;
  • a chi non segue la massa, non perde gli ideali, non si arrende, di fronte a chi domina;
  • a chi sarà chiamato a votare in questo nuovo anno, perché rifletta bene sul valore che quella x o quel nome che scriverà hanno per se, per la sua famiglia, per la sua gente, per la sua terra;
  • a chi finalmente vorrà capire che il politico, senza il cittadino che lo vota e che, peggio, gli bussa alla porta per il favore, è “nenti ammiscatu cu nuddu”;
  • a chi ama questa terra e vuole viverci, perché non si accontenti e si impegni nel suo piccolo a migliorarla;
  • a chi ama, sorride, canta, dialoga anche nelle difficoltà, perché sia esempio da seguire per tutti;
  • a chi nascerà in questo 2010, perché sia un siciliano fortunato, perché un giorno possa vivere meglio di come facciamo noi oggi e possa poter dire davvero che la sua terra è la più bella, senza vergognarsi di essere etichettato mafioso, delinquente, terrone, che possa andare avanti con le sue forze senza dovere sottostare a nessuno, che possa essere davvero LIBERO.


BUON ANNO DI CUORE !!!

Lauretta

L’anno nuovo

Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno”.
(Filastrocca di Capodanno di Gianni Rodari “ Filastrocche in cielo e in terra”)

7 commenti

  1. anonimo // 2 gennaio 2010 alle ore 14:33  

    è lo sfogo personale di una persona in cerca di lavoro. Auguri!

  2. Giovanni Amenta // 2 gennaio 2010 alle ore 15:52  

    Non sono d'accordo con l'anonimo e trovo il commento volgare e di cattivo gusto! Nel post di Lauretta c'è tanta sensibilità e realtà da lodare per il modo composto ed educato con cui ha espresso un malessere che deriva dalla gestione della cosa pubblica che impedisce a ragazze capaci e preparate di inserirsi nel lavoro.....con l'augurio che il 2010 possa farti realizzare i tuoi desideri e sogni con cordailità Giovanni Amenta

  3. daniele calvo // 2 gennaio 2010 alle ore 19:07  

    In questo post c'è tanta verità, ed è la fotografia di quello che accade oggi in Italia e soprattutto nel meridione. Mi dispiace per tutti quei giovani, amici, coetanei che non riescono a trovare lavoro e vivono quotidianamente nell'incertezza. Auguro a Lauretta un 2010 pieno di soddisfazioni. Saluti

  4. Nino Campisi 1958 // 2 gennaio 2010 alle ore 19:52  

    Anoimo del 2 gen 14,33,sei proprio ZERO.A Lauretta gli auguro tutto il bene di questo mondo.Per i nati nel 2010,ho i miei dubbi che possano vivere meglio.Vedete spiragli benevoli per il futuro? Si? E quali sono? Auguri a tutti

  5. Anonimo // 3 gennaio 2010 alle ore 17:50  

    auguri a Lauretta e a tutti i giovani nelle stesse condizioni. Poi credo che il commento dell'anonimo del 2 gen 14,33 non sia tanto ZERO. Purtroppo per Lauretta e tanti come lei è la semplice verità. Non ci sono tante prospettive nel territorio per i giovani laureati. Inoltre, senza polemica, i politici del passato e del presente facciano un esamino di coscienza e vedano di capire se questa situazione non è un tantino anche colpa loro.
    Un avolese in Padania non per sua volontà

  6. anonimo // 3 gennaio 2010 alle ore 19:21  

    era una normale considerazione x una ragazza mi pare, lo sfogo perchè non riesce a trovare lavoro. Possibilmente la strada intrapresa,cioè,la politica;riuscirà a trovare qualcosa anche x Lei.Auguri di cuore.

  7. lauretta // 3 gennaio 2010 alle ore 20:55  

    Per chiarimento: mi dispiace se non sono riuscita a fare comprendere le mie vere intenzioni. Non volevo essere compatita; io penso di essere piuttosto fortunata, perchè sono abbastanza vicina al mio obiettivo e con la possibilità di avere chi mi sostiene(...che senza dubbio non è la politica!).
    Volevo invitare a riflettere su tutti coloro che si trovano in condizioni precarie, perchè numericamente anzicchè diminuire aumentano e perchè penso che, nonostante l'apparenza, siano i veri poveri del 2000.Buon anno e buona fortuna!

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