Anche lunedì scorso, alcuni volontari dell'Associazione "La Società dell'Allegria" e "Acquanuvena" hanno continuato il lavoro di pulizia delle aiuole del Parco delle Rimembranze.

Sono state inoltre piantate delle nuove piantine di Aloe, una pianta che ha degli effetti benefici su scottature e ferite varie. Un progetto che non si vuole fermare qui ma che vuole andare avanti nel tempo. Il Parco infatti è sempre di più un luogo di aggregazione efficace e vuole continuare ad esserlo nel tempo.

Tra 15 giorni (lunedì 12 aprile) i volontari delle associazioni in questione insieme alla gente del quartiere stazione continueranno il lavoro iniziato di sistemazione del verde del parco. Un'azione di cittadinanza attiva che non vuole sostituire il lavoro che dovrebbe esser fatto dall'assessorato al verde pubblico, ma che vuole essere di supporto allo stesso e da stimolo per tutta l'amministrazione a tenere alta l'attenzione verso le zone verdi ricreative delle periferie di Avola con particolare riferimento al Parco delle Rimembranze e al quartiere Stazione.

I volontari e la gente del quartiere Stazione

4 commenti

  1. enzino // 30 marzo 2010 alle ore 19:38  

    sto provando a immaginare un assessore al verde pubblico (non so chi è quello avolese) che zappa la terra per ridare il verde che non c'è.
    mi sforzo ma non riesco a immaginarlo, è grave?

  2. Nino Campisi 1958 // 30 marzo 2010 alle ore 21:32  

    Ad Avola un assessore non è mai stato uno che zappa o vive il verde e comunque non necessariamente deve zappare. Il verde pubblico è arte,ad Avola il verde pubblico è approssimazione.Il verde pubblico non è da tutti.Il nostro comune non sa da dove iniziare

  3. Anonimo // 31 marzo 2010 alle ore 09:06  

    Caro Campisi, hai ragione nel dire che il verde ad Avola è fatto con approssimazione e, come dici tu, anch'io (da ex assessore al verde pubblico) considero il verde pubblico un'arte da gestire con passione. Purtroppo, caro Campisi, per il cittadino comune, che non conosce le difficoltà finanziarie di un Comune, che non conosce le risorse umane (composta al 99% di personale che non sa per niente di concimazione, potatura, zappatura ect, ect.) per curare un servizio come il verde, diventa semplice scaricare la colpa all'assessore di turno, nell’approssimata gestione del verde pubblico. Premesso che anch’io condivido che la buona gestione di alcuni servizi dipende anche dalla sensibilità dell’assessore, ma, altresì, dalle esigue risorse previste nei capitoli di spesa, relativi al verde pubblico, nel bilancio comunale ( ti ricordo che il bilancio viene redatto e proposto dall’amministrazione e approvato, con i relativi storni ed impinguamenti, dal consiglio comunale). Purtroppo i nostri rappresentati consiglieri, eletti dai cittadini, dimostrano poca sensibilità su talune problematiche, e ricordo, che in sede di approvazione di bilancio, spesso, quando bisogna stornare delle somme, si fà ricorso al capitolo del verde pubblico, lasciando all’assessore qualche migliaio di euro per gestire per 1 anno il verde pubblico della città. Caro Campisi ad Avola, così come nel meridione in genere, le capacità di un amministratore vengono valutate non per l’impegno e la dedizione che si dedica nell’espletare tale carica, ma se si riesce ad essere portatore di consensi in qualsiasi modo, anche, con metodi illegali ed immorali.

  4. Nino Campisi 1958 // 1 aprile 2010 alle ore 22:22  

    Quel migliaio di euro che viene lasciato all'Assessore non deve necessariamente essere speso per comprare le Magnolie di via labriola o gli ormai "deceduti" aranci del viale Mattarella o quegli alberi storti malfatti e spinosi che non sono per niente ornamentali sui marciapiedi della "forcella".L'assessore deve prima provvedere all'impianto idrico poi viene il resto.Se no quel migliaio di euro saranno sempre delle briciole che non serviranno a niente

Lascia un commento