di Fabrizio Ardita

In questi giorni, dopo l’approvazione della Finanziaria, da parte del Commissario Straordinario della Regione Siciliana, sarà presentato alla stampa, l’ articolo 50 della legge finanziaria regionale.

Aldilà degli effetti che l'approvazione dell'articolo produrrà, ancora da approfondire, il fatto che il tema sia stato condiviso dalla maggioranza del Parlamento Siciliano, è da ascriversi alla capacità di mobilitazione ed alla grande visibilità che in questi ultimi anni, hanno contraddistinto le Battaglie di tutti movimenti che in Sicilia hanno lottato contro la privatizzazione dell’acqua.

Ricordiamo che, si è costituito in Sicilia un forte movimento di amministrazioni locali contrarie alla privatizzazione, che ha portato alla presentazione di un disegno di legge di ripubblicizzazione, elaborato dai Forum e sottoposto all'attenzione del Presidente dell'Assemblea e dei Capigruppo Parlamentari, già lo scorso anno, così non dimentichiamo la proposta di Legge di iniziativa popolare presentata al Parlamento Nazionale.

I 90 Deputati dell'Assemblea Regionale, nel votare per l'art. 50, hanno dovuto quindi misurarsi con le sollecitazioni che provenivano dai propri territori, dove la gente era scesa in piazza per contestare le scelte fatte da alcuni Sindaci che hanno dimostrato incapacità nel gestire la cosa Pubblica, Sindaci, che dovrebbero dimettersi davanti al loro fallimento Politico.

Dopo un lunghissimo ed acceso dibattito in Aula e una votazione a scrutinio segreto voluta per verificare la tenuta del Governo, l’art. 50 è stato approvato con 53 voti favorevoli e 23 contrari.

L'articolo prevede in sintesi, recependo la norma posta in finanziaria nazionale dalla lega sull'abolizione degli ATO, lo scioglimento delle Autorità d'ambito, e pone le condizioni per la rescissione dei contratti con i gestori privati, nel caso in cui la mancata realizzazione degli investimenti previsti dai contratti di gestione superi la soglia del 40%, con il pagamento del solo danno emergente (e questo non è il caso della Provincia di Siracusa, visto che nell’ultima conferenza stampa, ha precisato che non erano stati fatti numerosi investimenti). La norma rimanda inoltre ad un intervento legislativo di riordino complessivo della materia da emanare entro 12 mesi.

E’ stato inoltre approvato, sempre in tema acqua, l'articolo 51 che prevede, in sintesi, l'istituzione presso l’Assessorato per l’energia ed i servizi di pubblica utilità, di un Comitato consultivo degli utenti, in rappresentanza degli interessi dei territori per il controllo della qualità dei servizi idrici. Viene anche istituito il tavolo consultivo permanente sulle tariffe.

Per i movimenti siciliani tutti, rappresenta una prima importante vittoria. Naturalmente non siamo che all’inizio, ma incassiamo oggi l’importante risultato di una legge di riordino entro 12 mesi.

Il risultato raggiunto è importantissimo, ma non significa che dobbiamo rallentare la nostra corsa, non vogliamo addossare tutte le responsabilità alla società attuale, anche perché loro fanno gli imprenditori, i veri responsabili sono i Politici che hanno fortemente voluto la privatizzazione dell’acqua e soprattutto quelli che hanno usufruito di riconoscimenti dalla Sai 8 anche con l’inserimento di imprese gestite da parenti.


Movimento@cqua Siracusa
Fabrizio Ardita

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