Nel 2005, esattamente nel mese di febbraio, viene integrato nel portale ufficiale del Comune di Avola un forum per interagire con i cittadini. Ottima iniziativa, ma che fine ha fatto?

Questo e' l'indirizzo del forum:

http://www.comune.avola.sr.it/forum/index.php

provate a cliccarci sopra ecco cosa visualizza la pagina:

phpBB : Critical Error

Could not connect to the database


Ma cosa e' successo?

Facciamo qualche passo indietro

5 febbraio 2005, il forum si presenta cosi':













(clicca sull'immagine per ingrandirla)

Dieci mesi piu' tardi, 19 dicembre 2005, il forum si presenta cosi':



(clicca sull'immagine per ingrandirla)

Un giovincello che si fa chiamare zeus, lungi dalla filosofia hacking e senza alcuna conoscenza informatica, ha utilizzato un exploit vecchio anni luce per modificare la pagina iniziale del forum (che lavora su piattaforma phpbb) e inserire frasi offensive a suo piaciemento.

Una VERGOGNA! Gli aggiornamenti, le nuove release delle piattaforme servono proprio ad evitare questi inconvenienti e il webmaster del portale del Comune di Avola dovrebbe essere informato sui problemi che possono scaturire da un mancato aggiornamento o sull'installazione di vecchia piattaforma.

5 commenti

  1. Anonimo // 15 luglio 2007 alle ore 10:21  

    Ma come si può criticare un' amministrazione perchè non attiva il sito su internet, con tante cose importanti che ci sono in un paese. Ma questi intellettuali, speriamo, mai vadano a governare la città, perché altrimenti il paese sarebbe perduto, cultura, cultura, cultura e poi ……cultura, cultura e sempre cultura. Mai parlare concretamente di problemi, solo critiche, loro tutti onesti, gli altri tutti ladri. Continuate a leggere libri, ma non uscite di casa.

  2. AvolaBlog // 15 luglio 2007 alle ore 11:37  

    Nessuno ha mai accennato al "sito internet" si parla di un forum realizzato per interagire con i cittadini e non di sito. La differenza è abissale!

    Se pincopallino per conto suo realizza un forum e non lo porta avanti non mi stupisce affatto ma quando vengono investiti soldi per realizzare qualcosa di costruttivo e dopo pochi giorni viene lasciato in balia di se stesso mi viene da pensare che i soldi dei contribuenti sono stati semplicemente sprecati.

    Se nessuno ne parla tutto passa inosservato, se per te non è importante sapere che i tuoi soldi sono stati buttati al vento per un progetto che non è mai andato in porto sei libero di pensarla come meglio ti pare.

  3. Anonimo // 22 luglio 2007 alle ore 19:40  

    @anonimo.La cosa importante per la nostra Sicilia è la crescita culturale. Senza una rivoluzione culturale non può esserci libertà nel vero senso della parola, nè vera democrazia. Senza capacità di discernimento e senza autonomia di pensiero ciascun individuo rimane in balia di chi lo vuole non libero ed ignoarante. Se le donne e gli uomini siciliani non sono in grado di discernere i loro diritti dai c.d. favori dei politici e dei mafiosi non potranno determinarsi liberamente e non potranno costruire una realtà socio-economica più giusta per i loro figli.La cultura non è leggere libri, ma avere la consapevolezza della propria dignità e dei popri dititti ed essere in grado di lottare per farli rispettare.
    Le critiche non sono negative quando servono a segnalare un problema od a far funzionare meglio un servizio.Dobbiamo riconquistare la capacità di confrontarci e dialogare senza steccati.Ti invito a credere un pò di più nella cultura. I Greci ci hanno insegnato per esempio che il teatro ci fa comprendere meglio la realtà. Infatti i teatri greci erano molto grandi e ospitavano migliaia di cittadini che li frequentavano assiduamente. I nostri avi ci hanno lasciato città d'arte che contengono opere che ci hanno consentito di comprendere la loro crescita culturale. Cosa vogliamo lasciare noi ai nostri posteri? Con quale spirito vogliamo affrantare i gravi problemi che affliggono il nostro territorio e la nostra realtà sociale? senza crescita democratica, senza un diffusa cultura della legalità, senza equaglianza effettiva tra tutti i cittadini, senza lotta costante alla criminalità organizzata, alla corruzione, a tutte le forme di illegalità, ai privilegi dei pochi a scapito dei molti non possimo risolvere i problemi della nostra economia, della mancanza del lavoro, del lavoro nero, della sicurezza sul posto di lavoro, delle giuste prospettive per i giovani, di tutela del diritto alla salute, alla sicurazza, all'equità, di rispetto delle donne e dei bambini, dei più deboli, ecc.
    Senza fare tesoro dell'esperienza di chi ci ha preceduto e di chi è più avanti di noi non riusciremo ad affrontare compiutamente i problemi.La conoscenza e la cultura sono indispensabili a tutte le donne ed a tutti gli uomini.Lavoriamo quindi per un sempre maggiore crescita culturale uscendo di casa magari tutti e più spesso per poterci confrontare seriamente.

  4. Anonimo // 23 luglio 2007 alle ore 20:50  

    l'assessorato alla agricoltura è latitante, da anni non si fa una calamità naturale: ogni anno ci sono venti caldi e siccità nella zona sud , malgrado le innumerevoli segnalazioni....rimane il vuoto....che delusione!!!!!

  5. Anonimo // 24 luglio 2007 alle ore 08:38  

    Carissimo anonimo concordo pienamente con te. Ancora si parla di cultura, cultura,cultura sempre cultura. Avola, in provincia, è conosciuta per la sua grande cultura.
    Facciamo piccoli esempi di cultura:
    - È cultura lasciare le automobili in doppia fila per le vie del nostro Comune.
    - È cultura scorazzare per le vie senza casco.
    - È cultura distruggere le panchine del viale Santuccio (ex viale lido).
    - È cultura portare i cani a pisciare nella poca erba del parco Robinson.
    - È cultura lasciare sacchetti della spazzatura per le vie del Comune.
    - È cultura scorazzare, in ore notturne ma anche diurne, con potenti moto.
    - È cultura fare politica per fare clientelismo.
    - È cultura passare da uno schieramento politico all’altro.
    - È cultura far finta di occuparsi delle esigenze dei giovani (vedi incontro gestione centro giovani).
    - È cultura fare politica soltanto per la poltrona (vedi vice presidenza del Consiglio Comunale).
    - È cultura assecondare i desideri di piccoli mafiosetti.
    - È cultura permettere una vendita senza regole ad innumerevoli venditori di frutta, pesce, gelati ed altro. Soltanto in Marocco si nota un pari comportamento.
    - È cultura permettere un’affisione selvaggia di manifesti di lutto fuori dagli spazi consentiti.
    - È cultura una totale assenza di controlli. Tutti possono fare tutto.

    L’elenco sarebbe ancora lunghissimo!!!!
    I “cittadini” hanno bisogno “ ri fauri” (favori) e non di cultura. I libri sono uno spreco di carta.
    È vero ad Avola vi è un’ eccesso di cultura.

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