di Gioacchino Tiralongo

L'inglese è senza dubbio uno strumento importantissimo al giorno d'oggi per essere competitivi, visto che viviamo in un Europa che si confronta e che ha ambzioni.
La proposta che vorrei condividere con voi, riguarda un esperimento che a Francoforte-Kassel (città dove vivo da 6 mesi) ha dato grandi risultati.
L'estate si avvicina e mandare i figlioli in vacanza studio, NON SE LO POSSONO PERMETTERE TUTTI! così vi faccio presente questa proposta:

3 settimane per 30 giovanissimi studenti delle medie, selezionati in base al reddito e al merito.

Praticamente si da l'opportunità alle fascie più deboli (economicamente) di frequentare un corso estivo di inglese (ho pensato al centro giovani come struttura ospitante) strutturato su tre livelli differenti.
si prendono 3 giovani laureati in lingue ed il gioco è fatto.
con 4000 euro, NON 40mila!!! (se il comune patrocinia) si da una possibilità formativa a 30 ragazzi che singolarmente spenderebbero una media di 1500 euro.
poi 1500 moltiplicato 30 ragazzini fa 45.000 euro....
io sono laureato in scienze politiche quindi l'iniziativa non è di parte, solo che l'inglese l'ho imparato tardi e vi assicuro che è meglio pensarci quanto più giovani si è. :)

pensateci!

con affetto
Gioacchino Tiralongo

1 commenti

  1. Anonimo // 10 agosto 2008 alle ore 19:01  

    A proposito di estate Avolese. Mi preme esprimere il mio parere, anche se non centra molto con l'argomento madre di questo post, su "L'estate avolese programmata dall'amministrazione comunale".

    Si è fatto un gran vociare sull’istituzione del Parco degli Iblei indicando la Riserva Naturale Orientata “Cava Grande del Cassibile” come il fulcro dell’immensa ricchezza naturalistica, archeologica e antropologica che il parco offre.
    Sono decine di migliaia (circa 30.000 censiti nel 2007, di cui 7.000 stranieri) i turisti che nei mesi estivi visitano la riserva naturale, non attirati certamente da una campagna di sensibilizzazione del Comune o della provincia! Mi fa veramente rabbia che nel programma estivo redatto da questa amministrazione comunale (ma anche in quelle precedenti) ci si è limitati a inserire due soli appuntamenti, due escursioni alle quali parteciperanno sicuramente pochissime persone; quando, invece, si sarebbe potuto studiare un programma più articolato e culturalmente più approfondito: mostre fotografiche, proiezioni di video, conferenze, documentari, manifestazioni varie in loco, non so, la butto lì per fare qualche esempio: sagre di prodotti che venivano fatti nella cava (timo e miele di timo, salvia, liama, ecc.) ripresentando i lavori che un tempo venivano faticosamente svolti nella cava (craunari, mulinari, liamari, cannamiddari,satariddari, ecc.). Si potrebbe realizzare un locale in piazza dove i turisti possano ammirare (tramite foto, video, locandine, …) le bellezze della riserva e sarebbe uno sprone in più a visitarla. I turisti vengono in massa per il tam – tam delle agenzie turistiche, migliaia di gente viene da terre lontane per visitare la Sicilia sud-orientale e l’amministrazione comunale di Avola che fa? Si limita a far organizzare due misere escursioni e non bada a spese per fuochi pirotecnici in ogni occasione. Belli, per carità! Ma troppi non credete?! Solo in occasione dei festeggiamenti di S. Venera ne sono state fatte quattro sessioni (vale a dire decine di migliaia di euro, in barba alla notizia trapelata, in diversi discorsi di consiglieri e assessori, che il Comune è sull’orlo del dissesto finanziario!), un’altra sessione è stata fatta in occasione della Notte Bianca, …. La prossima sessione quando sarà? In occasione del compleanno del Sindaco?!? E questo dei fuochi d’artificio è solo un esempio dello spreco di denaro pubblico. Innalziamo il livello culturale di questa cittadina che ha un fervido desiderio di rilanciarsi a “Perla turistica” della Sicilia. Gli avolesi sono stanchi di guardare – a bocca aperta, in un contesto d’intronante frastuono – come vanno a fuoco in cielo decine di migliaia di euro! Gli avolesi guardano, sì, in cielo, ma per ammirare un meraviglioso cielo stellato e cogliere quel attimo in cui passerà una stella cadente per poter esprimere il desiderio che le cose comincino a cambiare. Ma io non credo alle stelle cadenti che hanno il “potere” di far realizzare i nostri sogni. Io credo, invece, nella forza di coesione di tutti noi che non tolleriamo questo lamentato stato di fatto; noi, consapevoli che, con una politica bislacca, hanno spezzato le ali a un meraviglioso Gabbiano che volteggiava nelle rive del mar Jonio. Oggi quel Gabbiano è in fin di vita, adagiato in disparte, in attesa che muoia, perché l’Uomo ha deciso che in questo angolo di Paradiso devono regnare le Carogne. Chi ha orecchi per intendere, intenda!!!

    Gianluca Inturri
    http://www.cavagrande.altervista.org

Lascia un commento