di Emanuele Limpido
La legge 188 del 17 ottobre 2007 è una legge contro l’abuso di potere compiuto spesso nei confronti di giovani lavoratrici e lavoratori al momento dell’assunzione. È allora che capita che venga loro richiesto di firmare una lettere di dimissioni in bianco, cioè senza data. La data verrà messa successivamente, quando quella ragazza sarà incinta, o quel ragazzo avrà avuto un infortunio o una lunga malattia.
Che questa pratica sia diffusa è confermato dai dati della Acli, dell’Isfol e da quelli degli uffici vertenze del sindacato. Dai dati emerge anche la conferma che le più colpite sono le donne in gravidanza.
La legge, presentata da Sinistra Democratica e approvata nell’ottobre del 2007, ha una funzione preventiva: prevede che tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, compresi anche i contratti di collaborazione occasionale, di associazione in partecipazione ed i contratti di collaborazione coordinata e continuativa ( i cosiddetti co.co.co.), che desiderino recedere avvalendosi della facoltà concessa dall’articolo 2118 del codice civile, dovranno obbligatoriamente produrre un modulo, il quale recherà un codice alfanumerico progressivo di identificazione, con validità limitata nel tempo a 15 giorni dalla emissione.
Si tratta di una legge semplice ed efficace, priva di costi. Quando è stata presentata, si è cercato il consenso di tutto il centro sinistra e del centro destra. Consenso che si è materializzato con il voto favorevole di tutto il Parlamento quando a luglio alla Camera e a ottobre al Senato la legge è stata approvata.
Confindustria all’epoca non era d’accordo, con le stesse motivazioni che oggi ripete l’On. Sacconi che già allora in Senato provò a bloccare la legge.
L’ossessione del ministro per questa legge dunque arriva da lontano.
Noi di Sinistra Democratica lanciamo un appello per costruire una grande iniziativa contro gli abusi di potere, per la dignità del lavoro, per la libertà delle donne.
Firmate per dare forza a questo appello, promosso dalle donne che hanno partecipato nell’aprile del 2007 alla Tavola Rotonda di presentazione della legge alla Camera dei Deputati:
Titti Di Salvo (Presidenza Sinistra Democratica), Marisa Nicchi (Direttivo Sinistra Democratica e prima firmataria del disegno di legge); Morena Piccinini (segreteria confederale CGIL), Renata Polverini (segretario generale UGL), Marialina Marcucci (imprenditrice) Ritanna Armeni (giornalista), Giovanna Casadio(giornalista)
nolicenziamentimascherati@gmail.com
Che questa pratica sia diffusa è confermato dai dati della Acli, dell’Isfol e da quelli degli uffici vertenze del sindacato. Dai dati emerge anche la conferma che le più colpite sono le donne in gravidanza.
La legge, presentata da Sinistra Democratica e approvata nell’ottobre del 2007, ha una funzione preventiva: prevede che tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, compresi anche i contratti di collaborazione occasionale, di associazione in partecipazione ed i contratti di collaborazione coordinata e continuativa ( i cosiddetti co.co.co.), che desiderino recedere avvalendosi della facoltà concessa dall’articolo 2118 del codice civile, dovranno obbligatoriamente produrre un modulo, il quale recherà un codice alfanumerico progressivo di identificazione, con validità limitata nel tempo a 15 giorni dalla emissione.
Si tratta di una legge semplice ed efficace, priva di costi. Quando è stata presentata, si è cercato il consenso di tutto il centro sinistra e del centro destra. Consenso che si è materializzato con il voto favorevole di tutto il Parlamento quando a luglio alla Camera e a ottobre al Senato la legge è stata approvata.
Confindustria all’epoca non era d’accordo, con le stesse motivazioni che oggi ripete l’On. Sacconi che già allora in Senato provò a bloccare la legge.
L’ossessione del ministro per questa legge dunque arriva da lontano.
Noi di Sinistra Democratica lanciamo un appello per costruire una grande iniziativa contro gli abusi di potere, per la dignità del lavoro, per la libertà delle donne.
Firmate per dare forza a questo appello, promosso dalle donne che hanno partecipato nell’aprile del 2007 alla Tavola Rotonda di presentazione della legge alla Camera dei Deputati:
Titti Di Salvo (Presidenza Sinistra Democratica), Marisa Nicchi (Direttivo Sinistra Democratica e prima firmataria del disegno di legge); Morena Piccinini (segreteria confederale CGIL), Renata Polverini (segretario generale UGL), Marialina Marcucci (imprenditrice) Ritanna Armeni (giornalista), Giovanna Casadio(giornalista)
nolicenziamentimascherati@gmail.com
a proposito di violazione dei diritti dei lavoratori, il blog avolese "il diritto", ha pubblicato delle riflessioni sull'abuso nell'utilizzo dei contratti a progetto, per approfondimenti si invitano i signori lettori a visitare il seguente link http://idiritti.blogspot.com/2008/06/contratti-progetto-facciamo-il-punto.html