di Salvo Andolina

Cari amici,
questa settimana il governo ha bocciato in Parlamento la nostra proposta sull’assegno di disoccupazione. Non si trattava di una trovata demagogica ma di una mozione articolata, elaborata dai nostri esperti, dove erano indicati costi e coperture. Un provvedimento assolutamente possibile e necessario, per fare fronte ad una vera e propria emergenza sociale. Per aiutare migliaia di precari che rischiano di ritrovarsi improvvisamente a zero euro.

Quello del governo non è stato solo un no al PD, ma a tutte quelle persone che la crisi la stanno pagando, ogni giiorno sulla propria pelle. Posto il link al testo del discorso che ho tenuto ieri alla Camera pregandovi di dare massima diffusione a questo messaggio.

LA PROPOSTA

E' necessario un assegno mensile di disoccupazione pari al 60% dell'ultima retribuzione per tutti coloro che non godono di altri strumenti di sostegno al reddito e hanno perso il lavoro dal 1 settembre 2008 al 31 dicembre 2009.

I soldi, come il PD ha spiegato nella mozione presentata in Parlamento, si possono trovare con: lotta all'evasione, centrale unica per gli acquisti nella P.A., ricostituzione della Commissione sulla spending review per tagli di spesa pubblica selettivi e non lineari come previsto dalla manovra d'estate e "utilizzo immediato" degli 8 miliardi dell'accordo Governo-Regioni per la parte non impegnata per la Cassa integrazione.

Il governo non parla della crisi e ignora chi ne subisce le conseguenze: disoccupati, precari, famiglie che stentano, imprenditori e attività che chiudono. Sono fino ad un milione i lavoratori che rischiano di passare da un reddito precario a zero euro, se non verranno rinnovati i loro contratti.

Ci dicono di non avere risorse, ma hanno sprecato miliardi per eliminare l’ICI ai più ricchi e scaricare i debiti Alitalia sui contribuenti italiani, oltre a cancellare le misure anti evasione.

L’Italia ha bisogno di strumenti eccezionali e urgenti che diano aiuto immediato alle famiglie.

L’assegno mensile per chi perde il lavoro è uno strumento di sostegno alle famiglie e di rilancio dei consumi. Utile non solo a chi lo riceve ma all’intera economia italiana.
Imprenditori e sindacati lo sostengono ma il governo continua a negarlo.
Le nostre proposte:

1. Assegno mensile di disoccupazione subito, per tutti i precari che hanno perso il lavoro;
2. Blocco dei licenziamenti per precari di scuola, sanità e pubblica amministrazione;
3. Cassa integrazione per tutti i lavoratori in caso di sospensione del lavoro;
4. Riforma degli ammortizzatori sociali per la tutela di chi resta senza lavoro;

Sono proposte serie, concrete, realizzabili attraverso la battaglia all’evasione fiscale e i fondi previsti per la cassa integrazione e non ancora impegnati.
Con Affetto,
Salvo Andolina
Partito Democratico

16 commenti

  1. Anonimo // 15 marzo 2009 alle ore 15:38  

    SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA
    di Pietro Garinei
    "hanno sprecato miliardi per eliminare l’ICI ai più ricchi"
    l'eliminazione dell'ICI riguarda solo la prima casa alias abitazione principale. Ergo deduco che le migliaia di operai ed impiegati che, con mille sacrifici e mutui alle spalle, hanno coronato il sogno di avere una casa sono per te "i più ricchi";
    LE PROPOSTE P.D.
    1.Assegno mensile di disoccupazione subito, per tutti i precari che hanno perso il lavoro;
    2. Blocco dei licenziamenti per precari di scuola, sanità e pubblica amministrazione;
    3. Cassa integrazione per tutti i lavoratori in caso di sospensione del lavoro;
    4. Riforma degli ammortizzatori sociali per la tutela di chi resta senza lavoro;
    CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 13/03/09
    Il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di norme a favore dei lavoratori sospesi e licenziati, che costituiranno il contenuto di un emendamento che il Governo presenterà in sede di conversione del decreto-legge n.5 del 2009 in materia di sostegno ai settori industriali in crisi. Le disposizioni prevedono una straordinaria accelerazione per gli anni 2009 e 2010 dei tempi di concessione e di erogazione di tutti gli ammortizzatori sociali, al fine di evitare penose attese per i lavoratori e onerose anticipazioni per le imprese. Altre misure sono rivolte a incentivare la riassunzione dei lavoratori che beneficiano di sussidi straordinari in deroga, che si affiancano alle analoghe forme di incentivazione per chi assume lavoratori beneficiari di ammortizzatori ordinari.
    A tutti i lavoratori che ricevono sussidi è consentito, in via sperimentale per il 2009, di svolgere lavori occasionali di modesta entità per un massimo di 3 mila euro nell’anno in corso. Sono estese, peraltro, le possibilità di semplice regolazione di spezzoni lavorativi con i buoni lavoro. Sempre per il 2009 l’indennità di reinserimento per i collaboratori a progetto (co.co.pro.) con un solo committente è innalzata al 20 per cento di quanto percepito nell’anno precedente (in un ambito che va da 1.000 fino a 2.600 euro circa). Inoltre anche i periodi lavorativi in qualità di collaboratori sono computati ai fini dell’accesso agli ammortizzatori in deroga.
    Mi fermo e non parlo dei BONUS STRAORDINARI, SOCIAL CARD è quant'altro il Governo ha prontamente messo in campo per aiutare le fascie sociali più deboli negli ultimi mesi.

    P.S.
    Salvo, non ti sembra che ancora è un pò troppo presto per andare in campagna elettorale?
    La verità (che tu conosci) è che
    Franceschini si sta spostando sempre più a sinistra per mettere in difficoltà i Ds nella doppia chiave elettorale e congressuale, e si muove di conseguenza. Ma recuperare risorse per destinarle al sostegno dei lavoratori e dei precari che perdono il posto di lavoro introducendo una tassa patrimoniale significa ritornare alle vecchie politiche della sinistra statalista che, attraverso l'incremento della pressione fiscale, hanno compromesso lo sviluppo della nostra economia quando c'erano condizioni favorevoli. La strada giusta è, invece, quella intrapresa dal governo, e cioè il potenziamento degli ammortizzatori sociali (9 miliardi di euro), l’aumento del tetto di credito per ciascuna impresa da 500mila a un milione e mezzo di euro, i 17,8 miliardi per le Grandi Opere e il Piano Casa. Tutti interventi in grado di rilanciare l’economia e di dare alle imprese la possibilità di passare indenni dalla crisi e, quindi, di non licenziare. Il vero problema, caro Salvo, non è l'assegno di disoccupazione (a valle) ma mettere le imprese in condizioni di non licenziare (a monte).

    Fabrizio Alia
    Forza Italia verso PDL

  2. Anonimo // 15 marzo 2009 alle ore 16:33  

    il tuo governo tanto osannato fece la finanziaria a giugno appravando tanto di quelle ca -- te tipo lo straordinario non tassato, doveva togliere alle banche e ai petrolieri per dare ai poveri, sai come e' andata a finire i primi sono stati messi in cassa integrazione, ai secondi una barca di soldi per finanziare il tuo capo in mediolanum una di quelle finanziarie cadute in disgrazia. il tuo ministro tremonti te lodevi fare a ghiotta con i peperoni, si e' dimostrato piu' venditore di fumo del grande capo. in sardegna avete vinto le elezioni promettendo di non chiudere gli stabilimenti parastatali a bocca di berlusconi ed una azienda russa che berlusconi aveva promesso di parlare con putin come' finita a carbonia se vedono berlusconi lo ammazzano le aziende chiuse i lavoratori protestano il tuo capo non ha ricevuto a motecitorio una delegazione sarda. l'ultima cosa fino a dicembre la crisi per il tuo capo era inesistente ora e' catastrofica. saluti

  3. Forza Italia - Avola // 15 marzo 2009 alle ore 19:45  

    "fino a dicembre la crisi per il tuo capo era inesistente ora e' catastrofica"

    Congresso Giovani PD - Milano 14/03/09 (fonte Ansa)
    Franceschini:"L'Italia è l'unico Paese al mondo in cui il premier si preoccupa solo di nascondere la crisi o di negarla".

    Mettettevi daccordo tu ed il tuo capo.

  4. Gioacchino Tiralongo // 15 marzo 2009 alle ore 23:11  

    caro fabrizio,
    ho letto appassionatamente il tuo infinito elenco delle superbe cose realizzate dal governo.
    vorrei che mi rispondessi sui tagli alle scuole, alle forze dell'ordine, alla ricerca e alla bouvette di montecitorio.
    vorrei sinceramente capire perchè le province sono a ncora li!
    non le dovevate abolire???
    comunque se non lo hai visto scaricati la puntata di report che sta andando in onda ora..
    se vuoi te la riassumo:
    hanno ricostruito comu scapagnini lombardo e i vari forzisti fascisti ed democristiani di ogni sorta sammuccaru catania e a Sicilia.
    svegliatevi picciotti!!
    ne pd ne pdl
    votate sinistra vera!

  5. Salvo Andolina // 16 marzo 2009 alle ore 07:55  

    Uno dei più grandi errori fatti dalla mia generazione è stato quello di non essere stata in grado di organizzarsi (l'ho proposto più volte il nostro sistema contrattualistico necessita di una sorta di sindacato dei giovani e dei disoccupati, oggi privi di rappresentanza);
    in questi anni si è legiferato molto sul mercato del lavoro e tutte le modifiche proposte o approvate hanno avuto ripercursioni esclusivamente sulle nuove generazioni; purtroppo queste modifiche sono state fatte senza dare troppo peso alla questione generazionale. Approvare la legge Biagi senza contemporaneamente una riforma degli ammortizzatori è stato un crimine che purtroppo è passato inosservato. Lo stato chiedeva alle nuove generazioni più flessibilità, ma doveva imegnarsi a garantire fondi per evitare che la perdità del lavoro diventasse un pericoloso salto nel vuoto. In tutti gli stati seri esistono forme di sussistenza per chi perde il lavoro, in Italia invece siamo abituati alla cassa integrazione data dai governi alle grandi imprese e non in maniera automatica. Il vero problema di questa proposta non è la copertura finanziaria ( ho fatto anchio i conti basterebbero 10 miliardi di euro per 5 milioni di giovani); il problema è che dare dei soldi a chi non è rappresantato (lavoratori di piccole aziende) e soprattutto farlo in maniera automatica, come in Svezia, non da un ritorno elettorale immediato. Sempre in Svezia i giovani vengono aiutati dallo stato durante il periodo universitario; in questo modo vengono incentivati a vivere autonomamente e le famiglie risparmiano sui costi della loro istruzione. Finito il percorso universitario e trovato lavoro per 10 anni ad essi è chiesto un sacrificio, in termini di aumento della pressione fiscale in modo da ripagare quanto incassato negli anni precedenti.
    Vedi i comunisti anche in Svezia oppure concordi con me nell'affermare che un governo liberale deve cacciare la politica fuori dal mercato del lavoro.
    Vorrei vivere in un paese in i diritti non siano subordinati alla politica; ripeto se è un diritto dare ai lavoratori, Fiat ad esempio, la cassa integrazione perchè non lo è darla ad un panettiere o ad un commesso che perde il lavoro?

  6. Anonimo // 16 marzo 2009 alle ore 09:30  

    Caro Gioacchino, nessuna autoesaltazione. Ho risposto, sul tema dela crisi economica a Salvo Andolina, riportando principalmente quanto deliberato dal Consiglio dei Ministri, il 13/03/2009.
    Per il resto mi verrebbe da dire che se Sparta piange, Atene non ride, riferendomi a Veltroni ed al Comune di Roma.
    In ogni caso.....de gustibus!!!

  7. Anonimo // 16 marzo 2009 alle ore 11:41  

    C'è chi scive per far conoscere le proposte fatte al governo,e anzichè discutere si litiga difendendo i loro idoli del governo attuale,e ancor peggio la questione diventa personale.Ecco perchè la politica allontana centinaia di persone.Nessuno parla dei lavoratori impiegati in agricoltura.Signori !!! L'agricoltura è un settore dove si lavora e pure tanto,e i datori di lavoro CHE PAGANO I CONTRIBUTIcredono di poter fare del lavoratore quello che vogliono.Non ci sono regole,nessun diritto,niente che può tutelare gli anonimi braccianti.Questo non succede nell'industria,nell'edilizia più organizzata,e in nessun altro settore.Acqua,vento,freddo.Se vuoi è così-ti dicono-se no te ne vai.La gente compra l'ingaggio per poter percepire l'indennità di disoccupazione,e i grandi RAIS del commercio ortofrutticolo,SI FANU I BAFFI.

  8. Anonimo // 16 marzo 2009 alle ore 13:57  

    ...e infatti tu l'hai detto bella grossa (la bugia)! L'ICI per la prima casa ai ceti medio-bassi era già stata tolta. Adesso l'avete tolta anche a quelli medio-alti, chi si può ben permettere di pagare 2/300 euro l'anno (e anche più).
    E che dire dei soldi buttati per Alitalia? (che finirà fra qualche anno a quella AirFrance tanto osteggiata dal Premier in campagna elettorale?). Roma non sarà stata amministrata bene ma non sono i cittadini italiani a pagare i suoi debiti come sta accadendo per Catania!

  9. Anonimo // 16 marzo 2009 alle ore 15:36  

    Penso che non è necessario fare grandi trattati di economia o filosofare su quello che Tizio o Caio ha fatto! La disinformazione politica ci insegna l'amico Fabrizio oramai si trova allo stato galoppante.......ai precari diciamola tutta il governo ha destinato un assegno mensile di 200euro per un massimo di 2.600 annui......Questi i numeri che si commnentono da soli!!!!
    Allo stato attuale, il centrosinistra tutto senza dimenticare nessuno, e iniziando un dialogo con un centro riformista deve ritrovare i valori per ritornare a parlare di cose concrete vedi la problematica messa in post da Nino Campisi! Non parliamo di berlusca, ma di cose da fare e proposte che la gente capisca per preparare una possibile alternativa all'attuale centrodestra. COn cordialità G.A

  10. Forza Italia - Avola // 16 marzo 2009 alle ore 16:17  

    "Roma non sarà stata amministrata bene ma non sono i cittadini italiani a pagare i suoi debiti come sta accadendo per Catania"

    tratto da La Repubblica — 12 giugno 2008 pagina 15 sezione: POLITICA INTERNA.

    Titolo:
    Roma, il governo soccorre Alemanno mezzo miliardo per coprire il debito.

    Articolo:
    Un decreto legge su misura per Roma e un contributo straordinario del governo nazionale per consentire al sindaco Alemanno di fronteggiare la grave crisi di liquidità che affligge le casse capitoline.......
    Ch paga per Roma: i cittadini di Marte o di Giove?

    "L'ICI per la prima casa ai ceti medio-bassi era già stata tolta. Adesso l'avete tolta anche a quelli medio-alti"

    tratto da "IL SOLE - 24 0RE" - 28/05/2008 - Sezione Norme e Tributi.

    Titolo:
    Abolita l'ICI sulla prima casa: rimborsi a chi ha già pagato per il 2008.

    Articolo:
    Il decreto fiscale 93/2008, in vigore da oggi, prevede l'abolizione dell' Ici sulla prima casa. Sono ammesse al beneficio non solo le abitazioni principali (quelle in cui il contribuente ha la residenza anagrafica o la dimora abituale) e le pertinenze, ma anche le abitazioni equiparate dai Comuni a quelle principali. Restano fuori dal taglio dell'imposta le ville (categoria A/8), castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico (categoria A/9) e abitazioni signorili (categoria A/1)....
    Sarà come dici tu (!?), ma guarda che l'esenzione ICI sulla prima casa è stata introdotta dal Governo Berlusconi.

    P.S.
    sarebbe cosa buona e giusta confrontarsi senza necessariamente fare ricorso alla polemica fine a sè stessa, alimentata soltanto da ragioni di tipo ideologico. Stavamo parlando di crisi economica e siamo finiti a parlare di tutt'altro.

  11. Anonimo // 16 marzo 2009 alle ore 19:20  

    riporto il testo dell'art. da te citato per dimostrare che le situazioni economiche di Roma e di Catania sono ben diverse e chi ha visto Report di ieri lo sa:

    "Ma la capitale, che pure soffre di un deficit cospicuo - per il 50% generato da debiti risalenti agli anni '80, per l' altra metà da investimenti per nuove metropolitane, infrastrutture e opere pubbliche - ha un patrimonio immenso e difficilmente potrà dimostrare di non essere in grado di superare crisi temporanee di liquidità. Peraltro aggravate dal mancato introito di 190 milioni di gettito Ici sulla prima casa (abolito dal governo) e dei crediti vantati nei confronti della Regione Lazio. Circa 1,5 miliardi che però il governatore Marrazzo ha già cominciato a restituire: 98 milioni sono stati trasferiti la settimana scorsa; altri 150 arriveranno prima dell' estate; il restante entro fine anno."

    Per quanto riguarda l'ICI già con il governo Prodi il 40% degli italiani non pagava. Solo Quelli con una rendita catastale elevata (e quindi con case di un certo valore) pagavano una parte di ICI. Adesso non la paga nessuno, a meno che non hai un castello o la villa di Arcore! mi pare che ricordare come siano state bruciate risorse che potevano venire utili contro la crisi non sia fuori tema e non mi pare polemica fine a se stessa.

  12. Anonimo // 16 marzo 2009 alle ore 19:55  

    Signori miei, come dice un detto nostrano: "I chiacchiri sù chiacchiri e a putiara voli i picciuli".
    Stiamo qui a trastullarci le menti con ragionamenti di altissima politica (che all'italiano medio interessano sempre di meno), ma fra sette giorni termina la fatidica terza settimana. Quella che, per buona parte degli italiani (e per "l'ottima parte" del Sud) segna il limite mensile di sopravvivenza oltre il quale subentra il panico e la disperazione per vedere come fare per potere arrivare a fine mese.
    Questo è quello che la gente ormai guarda con grande attenzione.
    E non ci sono gli interventi di manutenzione ordinaria alle abitazioni che pian piano diventano fatiscenti; e non c'è l'occhio particolare per rendere sempre efficiente e sicura la macchina; e non c'è più il riguardo primario nemmeno per la salute, visto che le visite specialistiche e le medicine costano quel che costano.
    Questo è quello su cui dobbiamo interrogarci.
    Tutto il resto è solo aria fritta.
    Scusate lo sfogo, ma io la vedo così!!!!

  13. Anonimo // 17 marzo 2009 alle ore 17:55  

    caro fabrizio tremonti e berlusconi sulla crisi hanno detto tante di quelle fesserie la crisi come tu sai perche' facendo il consulente vedi che i ricavi delle delle aziende da te gestite gia' a maggio erano tutti in calo almeno del 10% come le altre aziende non gestite da te per una questione fisiologica attinente alla crisi in atto non mi hai risposto su tremonti gatto a ghiotta saluti

  14. Forza Italia - Avola // 18 marzo 2009 alle ore 00:21  

    La Repubblica del 16/03/2008
    "l’Italia ha finora erogato 45 miliardi di euro, e con i fondi europei già impegnati si raggiunge, nel triennio 2008-2010, gli 80 miliardi di euro”
    Vediamo quanto hanno messo sul piatto gli altri paesi: Germania 81 miliardi, Spagna 61, Francia 29, Gran Bretagna 23. Parte di quanto speso dai nostri partner, però, comprende i fondi serviti al salvataggio delle banche, cioè ad intervenire direttamente nel loro capitale. Certo, sono cifre distanti dai 660 miliardi previsti finora dal piano Obama. Ma la crisi è nata negli Usa, là si sono persi mutui e case, l’industria automobilistica è al crack, non esiste l’assistenza sanitaria per tutti. E non esiste neppure la certezza che il piano Obama funzioni.

    A Giovanni Amenta
    "La disinformazione politica ci insegna l'amico Fabrizio oramai si trova allo stato galoppante"
    Avrai notato che in questo post, conoscendo con chi ho a che fare (nel senso più nobile del termine), cito sempre le fonti autorevoli a cui attingo. Vuoi vedere che "La Repubblica", che da sempre "ama" perdutamente il Cavaliere, fa disinformazione politica?

    P.S.
    con la ghiotta perferisco a tunnina

  15. Anonimo // 19 marzo 2009 alle ore 10:48  

    Quel concetto della disinformazione era espresso nel contesto dei contributi ai giovani precari .........200 euro mensile per un massimo di euro 2.600 annui!
    Con somme di questo tipo sappiamo che si muore di fame e non si vive.......mentre il ministro Sacconi faceva passaggi televisivi come se avesse fatto un gran miracolo......non capendo che in Italia politicamente parlando solo uno è abilitato ai miracoli, gli altri sono ancora apprendisti stregoni!! Con cordialità G.A

    P.S. Fabrizio, per la ghiotta siamo d'accordo .....ma poi mi spieghi come fai a "dari cuntu a tutti",sei sempre presente come "u piddusinu"

  16. Salvatore Vaccarella // 19 marzo 2009 alle ore 19:18  

    Traggo una triste conclusione da quello che dice Giovanni Amenta.

    Nun si po campari acciui! Sa c'era na cosa ca custaia picca, u PIDDUSINU, ora mancu chissu; u puttaru a 100 euru o mazzu!!

    :D :D :D :D :D :D
    Scheeeeeeeerzooo!

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