Per par condicio siamo disposti ad accogliere e naturalmente a pubblicare le motivazioni dei rappresentanti dei vari movimenti politici che intendono lanciare il loro appello al voto.

di Emanuele Limpido

Il 6 e 7 giugno voteremo per il rinnovo della nostra rappresentanza al parlamento europeo.

La novità rilevante introdotta a soli due mesi dal voto e voluta fortemente dal PD (ma votata pure dall'IDV insieme al PDL) è uno sbarramento al 4% che toglierà la possibilità di essere rappresentati in parlamento a quei partiti che non supereranno tale soglia.

Quale utilità abbia tale legge, dato che non è in gioco la governabilità come nel caso delle elezioni politiche e che gli eletti si verranno a integrare in gruppi politici sovranazionali è oramai inutile chiederselo.

Possiamo però chiederci, spinti dalle dichiarazioni di Franceschini che vorrebbe ripetere il giochino veltroniano, quale sia il vero voto utile.
E, per una volta, vorrei mettermi nei panni di un elettore di sinistra che ha votato PD alle ultime politiche.

Mi chiederei: sono soddisfatto dell'opposizione che il PD ha fatto al governo Berlusconi? La linea politica del PD è stata chiara? La si può definire di sinistra?
A queste domande risponderei con tre no.

E se fossi ancora convinto che quello del PD sia un progetto politico, partito male, ma valido mi chiederei: come posso dare un segnale ai miei dirigenti senza fare un favore alla destra?
A questa domanda non risponderei certo astenendomi o dando il mio voto all'IDV.

Infine mi chiederei: credo alla favola veltroniana dell'autosufficienza, del partito a vocazione maggioritaria? E se no come posso pensare un giorno di battere le destre? Alleandomi con chi? Con l'UDC? Con l'IDV? Basterebbe?
Giungerei alla conclusione, da simpatizzante PD, che è necessaria una sinistra nuova, moderna, unitaria e forte.

Questa sinistra sta tentando di nascere oggi e si chiama Sinistra e Libertà ma è necessario superare la fatidica soglia del 4% per permettere a questa nuova formazione di andare avanti, di continuare il suo progetto di unità.

L'obiettivo è difficile da raggiungere ma è a portata di mano, basta veramente poco, noi ci crediamo.

Abbiamo una speranza per la sinistra, una speranza per l'Italia.

Emanuele Limpido
Sinistra e Libertà

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