Leggo questo articolo di don Ciotti sul sito internet di Libera che ritengo importante girare a tutti voi per condividere dignitosamente una riflessione sullo scempio messo in atto da questo attuale governo...

"Si respingono barconi colmi di persone disperate, e si grida alla vittoria. Senza nemmeno identificarle, senza riconoscere loro la dignità sancita dal diritto internazionale, dalle convenzioni stabilite per allontanarci dalle epoche buie del razzismo, della superiorità etnica. Respingendole al mittente, cioè a paesi messi in ginocchio dalla guerra, lacerati dalle discriminazioni politiche, decimati dalla fame e dalle malattie. E' questo davvero ciò che vuole l'Italia, paese che ha nel suo passato lunghe e dolorose migrazioni? La società multietnica è una realtà di tutti i paesi sviluppati, ma solo da noi il fenomeno migratorio è oggetto di semplificazioni, misure demagogiche quanto impraticabili, cinici giochi di potere. Solo da noi una vicenda umana che riguarda il destino di migliaia di persone ma anche il nostro - perché solo insieme alle persone straniere possiamo pensare di avere un futuro, una nuova ricchezza culturale e un nuovo sviluppo economico - pare scivolare in una china d'inciviltà e di disumanità. Gli episodi di razzismo, le tensioni xenofobe, avallati da dichiarazioni irresponsabili che periodicamente alzano il tiro, erigono muri materiali e culturali, lo confermano. Né vale il tanto sbandierato principio della sicurezza, perché, dati alla mano, è dimostrato che là dove la questione migratoria è stata affrontata con un "mix" di lungimiranza e umanità, creando le condizioni per una integrazione vera, una piena titolarità di diritti e doveri, i reati sono diminuiti. L'accoglienza e il diritto, il riconoscimento e l'attribuzione di responsabilità sono da sempre gli antidoti più efficaci contro un'illegalità e una criminalità, piccola ma anche grande, che si avvantaggia dei margini, delle zone grigie e del sommerso. Come realtà che operano nel sociale, nel quotidiano faccia a faccia con le persone più deboli e prive di diritti, e come coordinamento che opera nel contrasto alla criminalità organizzata e alle tante forme d'illegalità, di violenza e di corruzione, ci auguriamo che alla vigilia del voto di fiducia sul cd "pacchetto sicurezza" - in base al quale sarebbe introdotto quel reato di "clandestinità" che obbliga di fatto i pubblici ufficiali a denunciare l'immigrato non ancora regolare, quando vi si imbattano nell'esercizio delle loro funzioni - ci sia un forte e corale "no" da parte di quella parte d'Italia memore del proprio passato e desiderosa di costruire un futuro. "No" contro una norma discriminatoria che viola il principio dell'universalità dei diritti umani, sociali e civili, e rischia di far scivolare ancor più il nostro Paese verso un passato dal quale speravamo di esserci allontanati una volta per tutte.

D. Luigi Ciotti
presidente di Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie"

Paolo Caruso

1 commenti

  1. Anonimo // 11 maggio 2009 alle ore 14:52  

    Carissimo Paolo lo sai che la Chiesa è a parole per gli ultimi, per i più deboli, però nei fatti, nel passato e nel presente è stata ed è sempre su posizioni conservatrici?. Pochissimi alti prelati sono su posizioni di accoglienza.Vedi il Cardinale Martini, don Ciotti ed altri. Molti il Vangelo lo leggono al rovescio.Tutti per la famiglia, il "Family day". E poi tutti a farsi i cavoli propri. Tutti per la famiglia però i referenti politici "se ne fottono" . Scusate il termine. Parte di questa destra è xenofoba. Perchè la Chiesa non scomunica chi ha fatto la proposta del "metrò" , carrozze metrò per gli extracomunitari diverse da quelle per gli "italiani". La Chiesa ritiene più giusto scomunicare i medici che in Brasile hanno fatto abortire una bimba di nove anni rimasta incinta per la violenza del padre e non scomunica George Bush, e chi lo applaudiva (nel mondo e in Italia), reo di aver bombardato gli Iracheni?
    Ma in quale mondo viviamo?

Lascia un commento