di Salvatore 'Nino' Paternò

Sono passati più di quarant’anni da quando ho incominciato a girare per i cantieri edili; ho incontrato e conosciuto molti personaggi (bruschi e amabili) che hanno costruito le case e gli edifici di Avola negli ultimi cento anni. Qualcuno, anche se con qualche acciacco, ancora si vuole fare sentire, altri, si godono la veneranda età, sempre curiosi e ora più disponibili.

Con molti di loro (a volte per farci reciproca, fugace, piacevole compagnia), scambio opinioni: parliamo dei giovani rampanti muratori, dei nuovi materiali (specie delle nuove colle, che fanno tenere tutto anche sul vetro), delle nuove leggi, dei controlli, delle tasse, a volte della salute ……..

In questi ultimi tempi si parla anche del lavoro, che è diminuito, e restiamo sorpresi del fatto che stà venendo a mancare pure nella primavera, nel periodo in cui si preparano le case per l’estate.

Ciascuno dice la sua:

  • nell’ufficio ci sono pochi uomini, chi va in pensione o muore non viene sostituito;
  • le leggi sono troppo complicate e a volte ognuno le interpreta come vuole;
  • hanno bloccato i piani di recupero delle zone a mare, non fanno costruire neanche attorno all’esagono, …. meno male che hanno sbloccato la costruzione dei loculi al cimitero.
E poi ancora:

  • La colpa è dell’Euro;
  • La colpa è dell’ispettorato che vuole troppe cose e mentre non si può campare;
  • I giovani non sanno fare i conti e portano i preventivi troppo stretti;
  • C’è troppa concorrenza e poca maestrìa;

e così fino a salutarci.

Da qualche tempo però mi sento dire, sempre più spesso, una nuova frase: viri ca chiddi ca cumannunu nun su né babbi né fissa, viri ca u fannu apposta!

… è proprio vero, quelli che comandano non sono scemi, sono invece intraprendenti, intelligenti e capaci, ……. vuoi vedere che lo fanno veramente apposta?

8 commenti

  1. Anonimo // 27 aprile 2010 alle ore 13:22  

    ci vuole coraggio a fare certe affermazioni e il coraggio rende grande gli uomini. Profonda stima per queste riflessioni

    Maurizio

  2. anonimo // 27 aprile 2010 alle ore 14:26  

    mi pare che Lei è stato assessore all'urbanistica,e non mi sembra che abbia brillato.Poi,mi pare che Lei ha ricevuto tanti incarichi da parte delle classi politiche che si sono succedute.Di che si lamenta oggi?

  3. Nino Campisi 1958 // 27 aprile 2010 alle ore 19:58  

    Di lei ricordo i tempi quando si scalpitava con le scarpette di atletica leggera,ma del suo passato istituzionale non ne so proprio nulla.A parer mio nella sua segnalazione c'è tanta verità,ma tra i due anonimi da chi devo prendere atto?

  4. Maria Grazia // 29 aprile 2010 alle ore 08:54  

    Il lavoro è diminuito sì, caro Nino. La crisi dell'agricoltura inesorabilmente trascina tutti gli altri settori e l'edilizia in primis. Dall'altra parte la lentezza burocratica di certo non aiuta. Mi ricordo quando ero una ragazzina che i cosidetti "limiunari", dopo le campagne di verdelli, facevano costruire le case per le figlie che da lì a poco dovevano sposarsi.
    Ora non riescono a sbarcare il lunario.
    Ci vorrebbe una presa di coscienza, soprattutto da parte di quelli che comodamente seduti negli uffici, facessero la loro parte con vero senso di responsabilità.
    Cordialmente
    Maria Grazia Caruso

  5. Salvatoe 'nino' Paternò // 29 aprile 2010 alle ore 13:17  

    Per l’anonimo del 27 aprile – 14.26

    Probabilmente Lei è troppo giovane o male informato, però credo che sia in buona fede , per cui Le rispondo brevemente:

    Se oggi è possibile costruire nelle zone commerciali, nelle zone artigianali e nei piani di lottizzazione è perché, come assessore, ho dato alla città il piano regolatore, mettendo fine alle note vicende nate da una serie di parcelle miliardarie.
    Mi rimase l’ amarezza di non avere superato le pretese della soprintendenza in merito all’ampliamento del centro storico, però successivamente (gratuitamente e da semplice cittadino) ho redatto la consulenza tecnica che ha permesso di vincere il ricorso al TAR.
    Non posso valutare il mio operato come politico, perché non lo sono, comunque la gente mi ha eletto consigliere nel 1997, alla mia prima ed unica candidatura, nonostante vennero annullate decine di voti che riportavano la scritta Paternò Nino ( invece di Paternò Salvatore).
    Per quanto riguarda gli incarichi pubblici:
    - mi è stato conferito l’incarico per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole elementari di Avola, probabilmente nell’anno 1991;
    - mi è stato conferito l’incarico (nel 2003?) per il centro giovanile di viale Mattarella e delle aree limitrofe
    - e poi?.........
    … aiutami a ricordare, non vorrei avere dimenticato qualche parcella in giro.
    Tutti gli altri lavori che ho progettato e diretto sono di natura privata.
    A proposito, neanche i miei figli (uno architetto e una ingegnere) hanno incarichi pubblici, né facciamo parte di commissioni, comitati o altro, dove si percepiscono soldi pubblici.
    … e comunque non demonizziamo chi ha la fortuna di avere qualche incarico!!

    Pensiamo alla crisi dell’edilizia invece, pensiamo al fatto che ad Avola , su due fornitori di materiali edili, uno ha chiuso e l’altro è in brutte acque perché i muratori non possono pagare i materiali;

    io non mi lamento, invece sono preoccupato
    - perché giornalmente incontro manovali e muratori che chiedono lavoro ;
    - perché non vedo nelle istituzioni un reale impegno a risolvere o limitare il dramma;
    - perché vedo assenti le organizzazioni dei lavoratori.

    Cordialmente,
    Paternò Salvatore

  6. Anonimo // 4 maggio 2010 alle ore 18:44  

    è una cosa vergognosa..finkè dura..

  7. Gabriele // 5 maggio 2010 alle ore 02:20  

    Scusi, non ho capito (me ne vergogno quasi) il significato di " è proprio vero, quelli che comandano non sono scemi, sono invece intraprendenti, intelligenti e capaci, ……. vuoi vedere che lo fanno veramente apposta?" nel contesto dell'articolo.

    Vorrebbe dire che i potenti ostacolano in qualche modo la ripresa economica? Se si ,xkè?

    Saluti :-)

  8. Anonimo // 7 luglio 2010 alle ore 12:57  

    AMMIRO QUESTA PERSONA PER LA SUA CAPACITA' DI LAVORARE NEL PROPRIO SETTORE OSSIA L'ARCHITETTURA, LO FA CON PASSIONE CON AMORE CON ABNEGAZIONE, ECCO COSA MANCA OGGI AI GIOVANI VENTENNI, LA PASSIONE PER IL LAVORO. OGGI NON MANCA IL LAVORO, MANCA LA VOLONTA' DI APPASSIONARSI AD UN LAVORO CHE TI DA SODDISFAZIONI.

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