Come richiesto dal dott. Russo, assessore alla sanità, di cui è disponibile ampia documentazione, facilmente reperibile su internet e di cui riproponiamo un estratto:

L'Assessore, dott. RUSSO, evidenzia che in ogni provincia vi sono delle criticità che l'Assessorato sta affrontando e che i deficit di mobilità passiva non si recuperano automaticamente con l'incremento dei p.l. bensì migliorando i livelli qualitativi dei servizi. Dopo la verifica semestrale sugli indici occupazionali e di appropiatezza qualora emergessero esigenze specifiche sarà data una risposta adeguata anche alla provincia siracusana. Sottolinea la chiarezza del verbale di intesa del 2.11.2010 essendo evidente a tutti che il processo tecnico è stato affidato all'A.G.E.N.A.S. e non ad altri soggetti in considerazione del fatto che l' A.G.E.N.A.S. ha già svolto un lavoro egregio per il Ministero anche al fini di individuare le condizioni obbligatorie per la chiusura dei nosocomi. Si dichiara non contrario all'inserimento di due consulenti dei sindaci di Avola e Noto nell'organismo tecnico.

Il Sindaco di Avola, Barbagallo, ha scelto di nominare il dott. Paolo Gervaso come esperto in materia sanitaria, con un incarico a termine (fino al 31 Gennaio 2011), per un compenso complessivo di € 1.250,00.

La determina sindacale, documento accessibile ai cittadini, è disponibile anche su Avola Blog.

7 commenti

  1. Anonimo // 14 dicembre 2010 alle ore 16:29  

    Lombardo fara' pagare a Burgaretta il suo voto di fiducia a Berlusconi
    e noi perderemo l'ospedale...Grazie Senatore una mossa molto efficace al momento giusto...

  2. Anonimo // 15 dicembre 2010 alle ore 21:02  

    Anzichè nominare consulente questo dott. Gervasi, non sarebbe stato più giusto nominare il dottor Munafò che ha seguito con il comitato la questione dell'Ospedale e io sono sicuro che lo avrebbe fatto anche gratis.
    Invece continuiamo con le nomine e a sprecare i nostri soldi, tanto il prossimo anno aumenteranno le tasse. Un po più di responsabilità cari amministratori.

  3. Anonimo // 16 dicembre 2010 alle ore 16:06  

    il dottore munafò è il più schierato politicamente che esista...quindi non mi faccia ridere...continui a fare la politica di grande e del suo amichetto padre caruso...un esempio di politico religioso...mah!

  4. Anonimo // 17 dicembre 2010 alle ore 14:01  

    Ma il problema non è salvare l'Ospedale????
    Anche se il dottor Munafò è schierato politicamente, potrebbe difendere benissimo l'ospedale.
    Purtroppo ecco l'esempio tipico, in tutto si fà politica, e non l'interesse dei cittadini e delle nostre finanze.

  5. Anonimo // 17 dicembre 2010 alle ore 17:06  

    ad avola su tutto prevale la sanzalia senza sanzalia non si va avanti

  6. Anonimo // 18 dicembre 2010 alle ore 12:58  

    @ anonimo 16 dicembre 2010 16:06

    Scusami ma non avevate detto che l'Ospedale non aveva colore politico????
    Allora anche se il dottor Munafò e politicamente schierato qual'è il problema, l'importante è il nostro Ospedale;
    Se non è così, allora voi fate politica su tutto, io credo che questa consulenza la si poteva evitare, da premettere che non ho nulla contro il dottor Gervasi.

    Mi dispiace solo che i soldi dell'addizionale Irpef comunali che tutti i mesi mi vengono sottratti dalla busta paga vengano poi sprecati inutilmente.

    Vorrei spiegazioni più autorevoli e non dal solito lecchino anonimo, che non sa nemmeno scrivere.

  7. Anonimo // 18 dicembre 2010 alle ore 17:26  

    il dott munafo' mi pare sia il responsabile del proto soccorso a sr, non credo che quando riceve i malati al pronto soccorso chiede la tessera di partito in quanto i malati sono malati la politica non centra. il dott munafo' e' la persona piu' adatta a svolgere quel ruolo e sicuramente lo avrebbe svolto gratuitamente. la cosa pubblica va affrontata risparmiando dove si puo', non credo che il comune non faccia parte alle persone che non arrivano alla terza settimana ultima settimana pane e aulivi. iniziamo a mangiare pane aulivi e cipuddi arrustuti dobbiamo risollevare le sorti del comune fuori i mangiuni

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