di Mariano Ferro

L'ultima l'ho sentita oggi su TG3 Sicilia: la Montepaschi Serit chiede ai disastrati di Giampilieri la riscossione di imposte sulle case che non esistono piu'. Questa cosa non merita nemmeno commenti, sarebbero troppo volgari.

Noi agricoltori giorno 8 Giugno saremo davanti agli ingressi delle sedi provinciali delle sedi Serit a Siracusa, Ragusa, Agrigento, Trapani e Caltanissetta. Vogliamo accendere i riflettori sulle societa' di riscossione che in questo momento stanno "sanzionando la crisi". L'invito che voglio fare a tutti è quello di partecipare all'iniziativa perche' credo che l'usura sia applicata tanto alle aziende agricole quanto ai commercianti, agli artigiani ai semplici cittadini ed in questo momento (ma forse anche in altri momenti) non è proprio accettabile.

L'invito è ovvio, viene esteso a tutte le istituzioni sensibili alle difficolta' dei loro amministrati che non riescono a stare in linea con i pagamenti dovuti e devono vedersi pignorare senza pieta' tutto quello che possiedono, con cartelle indecenti. Un mostro che vale la pena affrontare specie se si è dalla parte dei piu' deboli e soprattutto dalla parte del buon senso.

Un grazie a tutti quelli che volessero darci una mano a squarciare il silenzio attorno a questa usura di stato.

Cordialmente.
Mariano Ferro

5 commenti

  1. Nino Campisi 1958 // 3 giugno 2010 alle ore 17:43  

    Caro Mario.
    Aspetteresti commenti seri credo,e magari da chi potrebbe dire molto più di me. Aspettiamo. Io sono come te,per cui aspetto

  2. anonimo // 4 giugno 2010 alle ore 07:39  

    Viene comodo a cercare aiuto quando si è in difficoltà.Conosco gente che si è arricchita con l'agricoltura;e non ce ne fregava niente degli altri.Perchè noi oggi vi dovremmo aiutare?C'è gente ch sulle spalle dei propri braccianti agricoli si è fatto un impero.
    Oggi ci dovremmo mobilitare tutti,ma quando le cose vi vanno bene,(siti tutti spetti).
    Nessuno vi ha imposto di fare questo lavoro.
    POTETE SEMPRE CAMBIARE.

  3. Nino Campisi 1958 // 4 giugno 2010 alle ore 21:02  

    Anonimo fai pena.Vivi anche tu nel mondo degli ipocriti e sconclusionati.Senza agricoltura non saresti in gradi di vivere.Ma tu che ne sai.Tu conosci solo il "Mac" per cui per te questo non è un problrma.Il tuo aiuto non serve

  4. anonimo // 5 giugno 2010 alle ore 14:13  

    Ma Lei sa solo offendere a chi la pensa diversamente da Lei?
    Cerchi di rispettare le persone che non condividono nulla di quello che Lei afferma.
    Io non mi sono mai permesso di offendere nessuno;nè tantomeno Lei Sig. Campisi. A me degli agricoltori non me ne frega nulla!
    Tanto loro quando a noi le cose vanno male,non ce ne frega per niente.
    possono cambiare sempre LAVORO.

  5. Nino Campisi 1958 // 5 giugno 2010 alle ore 17:28  

    Sono sempre del parere che dovresti vergognarti a continuare ad esprimerti in questo modo. Di quale categoria parli quando dici :- Tanto loro quando a noi le cose vanno male ecc. Chi siete voi che le cose vanno male? Anche i braccianti subiscono le conseguenze di questo sistema di strozzinaggio e non solo i produttori.Sono migliaia i produttori che compongono il comparto agricolo della nostra provincia e non ne vedo nessuno arricchito ne in passato tantomeno adesso.Chi crede ancora in questa lotta contro i mulini a vento,non è mai sato ricco tantomeno vorrà esserloin seguito,ma vuole che l'agricoltura,asse portante dell'economia locale meriti il giusto riguardo.Forse non hai capito che anche tu verrai travolto da tutto ciò.Forse non ti rendi conto solo perchè,magari il tuo lavoro si svolge dietro un anonimo tavolo aspettando che arrivi il fatidico " 27 "

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