di Gabriele Campisi
Continua la vicenda Alitalia, tragicomico e vergognoso teatrino che l'italia da al resto d'europa. Le ultime notizie parlano di un mancato accordo fra la Cai (compagnia aerea italiana) e il sindacato. Il sindacato in questi anni ha avuto certamente le sue colpe, è uno dei fattori che insieme al provincialismo della classe dirigente e dei politici italiani ha condotto alitalia al fallimento. E spero che tutti abbiano finalmente capito che Alitalia è fallita, e noi cittadini ne paghiamo l'ultimo biglietto: i quasi due miliardi di euro di debito. L'accordo fra il sindacato e la Cai rischia di non farsi, ma non ci vuole un genio a capire il perchè. Non puoi proporre di lavorare di più per una cifra inferiore anche agli ammortizzatori sociali, e un pilota della ormai defunta Alitalia l'ha fatto capire dicendo: "il mercato è in espansione, noi non abbiamo problemi a trovare posto di lavoro, ne io e ne gli altri. A queste condizioni umilianti non ci stiamo." Ora viene il bello perchè sono molto forti gli interessi per cui la Cai deve nascere in fretta: per far si che il governo possa essere chiamato ancora "l'esecutivo salvapatria", per far si che Intesa con questo giochetto recuperi i centinaia di milioni di euro di crediti che ha nei confornti di Air One, per far realizzare una forte plusvalenza in pochi anni a quegli imprenditori che prendono la nuova compagnia a O euro e senza un debito e la venderanno appena scaduto il termine obbligatorio di detenzione della quota (a un prezzo ora si di favore) ai Francesi o ai Tedeschi. E non meno importante pare ci sia di mezzo pure una motivazione spirituale e divina visto che papa Benedetto XVI ha detto che "da tempo prego per l'Alitalia",e con questo la vicenda si fa ancor più comica. Ho solo il timore che in tutto questo trambusto ci vada di mezzo il sindacato, diventando il capo espiatorio per il fallimento di un piano "all'italiana", che serve solo a regalare una compagnia (che nella tratta Roma-Milano è la più redditizia d'europa) ai soliti furbetti del quartiere. Sindacati di categoria che dopo anni di scelte sbagliate adesso fanno semplicemente il loro lavoro, difendere i lavoratori. Ora però tutti potranno girdare se salta l'accordo: è COLPA DEL SINDACATO!
Continua la vicenda Alitalia, tragicomico e vergognoso teatrino che l'italia da al resto d'europa. Le ultime notizie parlano di un mancato accordo fra la Cai (compagnia aerea italiana) e il sindacato. Il sindacato in questi anni ha avuto certamente le sue colpe, è uno dei fattori che insieme al provincialismo della classe dirigente e dei politici italiani ha condotto alitalia al fallimento. E spero che tutti abbiano finalmente capito che Alitalia è fallita, e noi cittadini ne paghiamo l'ultimo biglietto: i quasi due miliardi di euro di debito. L'accordo fra il sindacato e la Cai rischia di non farsi, ma non ci vuole un genio a capire il perchè. Non puoi proporre di lavorare di più per una cifra inferiore anche agli ammortizzatori sociali, e un pilota della ormai defunta Alitalia l'ha fatto capire dicendo: "il mercato è in espansione, noi non abbiamo problemi a trovare posto di lavoro, ne io e ne gli altri. A queste condizioni umilianti non ci stiamo." Ora viene il bello perchè sono molto forti gli interessi per cui la Cai deve nascere in fretta: per far si che il governo possa essere chiamato ancora "l'esecutivo salvapatria", per far si che Intesa con questo giochetto recuperi i centinaia di milioni di euro di crediti che ha nei confornti di Air One, per far realizzare una forte plusvalenza in pochi anni a quegli imprenditori che prendono la nuova compagnia a O euro e senza un debito e la venderanno appena scaduto il termine obbligatorio di detenzione della quota (a un prezzo ora si di favore) ai Francesi o ai Tedeschi. E non meno importante pare ci sia di mezzo pure una motivazione spirituale e divina visto che papa Benedetto XVI ha detto che "da tempo prego per l'Alitalia",e con questo la vicenda si fa ancor più comica. Ho solo il timore che in tutto questo trambusto ci vada di mezzo il sindacato, diventando il capo espiatorio per il fallimento di un piano "all'italiana", che serve solo a regalare una compagnia (che nella tratta Roma-Milano è la più redditizia d'europa) ai soliti furbetti del quartiere. Sindacati di categoria che dopo anni di scelte sbagliate adesso fanno semplicemente il loro lavoro, difendere i lavoratori. Ora però tutti potranno girdare se salta l'accordo: è COLPA DEL SINDACATO!
sta finendo pure il carburante... qualcuno recuperi il papa in francia...
xD