di Giovanni Amenta

Le riflessioni non mirano alla polemica, ma a stimolare la discussione politica assente (o quasi) in questo momento ad Avola: la lettera - decalogo del sindaco Barbagallo, il quale ha indirizzato (mal consigliato) una nota ai “fannulloni” dei dipendenti comunali sui loro doveri ed obblighi …. nota inutile perché riportava il rispetto di quei principi sanciti dal T.U. del Pubblico Impiego!

Ma quello che lascia interdetti è la disposizione sindacale con cui viene ordinato ai dirigenti che “eventuali atti di indirizzo politico da parte di assessori di questo Comune, non avranno alcuna valenza se non preventivamente concordati e controfirmati dal Sindaco” Sbalorditivo!!

Il Sindaco con quella nota sancisce in modo incontrovertibile la crisi dell'alleanza che lo ha fatto eleggere e si conferma la fine di un rapporto di fiducia fra Sindaco e gli assessori in carica.

Gli impegni assunti dal Sindaco in campagna elettorale si fanno sempre più gravosi e i contraccolpi si fanno sentire, il buon Sindaco dovrà mantenere le promesse prese …….e accettare l’assegnazione dei LL. PP. al partito di maggioranza relativa con la sostituzione del dirigente…….da libro cuore la presa di posizione dei dirigenti politici di F.I. che dichiarano di accettare la verifica politica, ben sapendo che l’alternativa e la sfiducia al Sindaco!


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Le dichiarazioni dei consiglieri comunali che hanno chiesto l’azzeramento della Giunta guidata dal Sindaco Barbagallo; l’intervento del segretario provinciale dell’UDC Magro, il quale ha tracciato in modo chiaro la via che porterà ad uno sconvolgimento dei rapporti di forza all’interno della giunta Barbagallo o la sfiducia; il passaggio di consiglieri comunali che transitano allegramente verso il centro,

A questo punto si deve prendere atto che la stessa maggioranza che appoggia Barbagallo ha riconosciuto il fallimento politico dell’A.C. in carica e di quel tipo di composizione politica o si cambia o si va tutti a casa. Nelle dichiarazioni dei consiglieri comunali ho intravisto un ultimo tentativo per far ripartire una barca senza timoniere e senza equipaggio……una barchetta che affonda! Da settimane si parla di rimpasto della giunta, nella circostanza sarebbe auspicabile che il centrodestra e gli altri soggetti politici collegati, non si limitino ad una suddivisione delle poltrone, ma vadano oltre con la verifica dell’attività amministrativa – politica prodotta dall’A.C. del Sindaco Barbagallo: i progetti sviluppati e finanziati, quali fondi di finanziamento si sono attivati, e, dare uno sguardo sulla pressione fiscale locale aumentata in questi sei anni di governo della destra.

Ritengo, che ci sono elementi politici che potranno determinare la fine dell’esperienza del Sindaco Barbagallo: 1) la triste stagione della campagna trasferimenti dei consiglieri comunali, i quali daranno all’UDC la forza dei numeri, e, in autunno il Sindaco dipenderà politicamente dall’UDC (12 consiglieri su 30) con la conseguente perdita di peso politico di F.I. e degli altri alleati costretti ad avere un ruolo politico marginale !

2) Il confronto interno all’UDC, in cui le componenti presenti si preparano a posizionarsi e in questa querelle , la tensione politica cresce solo all’interno dell’A.C. !

3) L’ingresso in giunta di A.N, nel caso ci sarà, potrebbe essere salutare al Sindaco, comporterebbe la legittima richiesta di spazi politici (1 o 2 assessorati oltre il difensore civico) a spese di soggetti politici fuori dallo schieramento del PDL .

4) La paralisi amministrativa minata dai forti contrasti all’interno della maggioranza politica a cui si aggiunge la demotivazione del personale comunale stanco di essere il capro espiatorio dell’incapacità altrui!

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Vorrei anche ragionare del PD e della discussione in atto a proposito d’alleanze future e sulla situazione del PD nella provincia di Siracusa. Ritengo, che le nuove alleanze si costruiscano alla luce del sole con un programma condiviso che deve essere spiegato alle migliaia di persone che hanno aderito al PD e non deve essere la scelta di pochi! Sulle federazioni di pro-loco con istinti locali, bisogna dire con chiarezza, che le federazioni pro-loco non sono nate a caso, anzi, sono venute alla luce perchè sono state alimentate da più parti, e, qui tutta la leadership siracusana dovrebbe recitare il mea culpa!

Le federazioni pro-loco nascono dopo un lungo e tortuoso percorso politico di liti e di sconfitte elettorali del centro sinistra, e non ci accorgiamo della disaffezione del nostro elettorato, che oramai comincia a pensare che non c’è alternativa al centro destra per la perenne storica voglia nel centro sinistra di dividersi su tutto. Si devono ricercare leader d’idee,e, non di potere, non c’è bisogno di liberatori della patria che si vestono con l’abito del candidato a Sindaco ogni cinque anni, ma c’è bisogno di un impegno costante, ma soprattutto occorre ritornare a parlare con la gente essere meno salottieri e ritornare a fare politica insieme guardando al futuro e non al passato!

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Per concludere un accenno agli atti intimidatori che si susseguono ad Avola, nessun dubbio che Avola sta vivendo una pagina triste della propria storia. Il Comune deve farsi carico di iniziare un percorso di prevenzione civica dentro e fuori le scuole per educare i giovani alla legalità e al rispetto della res publica. In politica diventa necessario la sottoscrizione di un Codice Etico da parte dei candidati consiglieri comunali, i quali possono liberamente cambiare l’appartenenza politica, ma, ciò facendo decadono dalla carica di consigliere comunale. La legalità si mostra nel rispetto della rappresentatività e della volontà dei cittadini, mentre con questi giri di valzer cresce l’antipolitica e il disimpegno.

Con Cordialità
Giovanni Amenta

2 commenti

  1. Anonimo // 8 settembre 2008 alle ore 14:33  

    Sono passati circa 14 mesi dell'insediamento di questa amministrazione e credo sia giusto rivedere il rendimento di una Giunta che per certi versi ha deluso.
    Una strana coalizione che ha disatteso le aspettative e che adesso deve rientrare in quelli che sono i quadri politici provinciali, regionali e nazionali.
    L'ingresso di A.N. costituirebbe la realizzazione di un impegno preso, accettato e condiviso, che vede A.N. e F.I. untiti dal progetto politico portato avanti dal Popolo della Libertà.
    Il nostro ingresso in amministrazione chiaramente deve essere contemporaneo all'uscita del PD, che nonostante la sonora sconfitta nelle ultime elezioni, si ritrova ingiustamente a governare le sorti della nostra città. La presenza del PD nella Giunta, è rappresentata da alcuni assessori, di cui il rendimento risulta essere illegibile, un qualcosa comunque di impalpabile.
    Alla luce di questo dato, il Sindaco farebbe meglio a cancellare il ricordo di un alleato che da un lato lo ha sostenuto durante la campagna elettorale, ma che dall'altro lato lo danneggia sia come immagine politica e sia come svolgimento dell'attività amministrativa.
    Ribadisco, dunque, l'interesse da parte del nostro gruppo ad avviare un dialogo con le forze politiche di maggioranza, non prima però di aver valutato attentamente le linee programmatiche relative ai progetti che il Sindaco vuole attuare nel corso dei prossimi 4 anni. Noi ci auguriamo che le cose ben presto migliorino.

    Daniele Calvo
    Alleanza Nazionale

  2. Anonimo // 9 settembre 2008 alle ore 16:30  

    senza speranza!
    a prima vista non si può dire altro. da una più profonda analisi antropologico-polica il concetto "senza speranza" esce ancor più rafforzato.
    il perchè è semplice e sotto gli occhi di tutti:
    nessuno fa opposizione ne a livello nazionale ne regionale e soprattutto locale.
    il pd a mio modesto avviso si può già registrare come la più fallimentare delle esperienze fanta-politiche.
    il pdl che ama le feroci critiche ai comunisti è invece una perfetta macchina burocratica che ripete all'infinito gli slogan del suo leader, che lancia la pietra e il giorno dopo smentisce (vedi Bossi/Gelmini).
    nella nostra città il clientelismo non fa atro che creare mostri a tutti i livelli (vedi assessorato all'urbanistica).
    ma ultimo punto è dedicato a chi ancora si firma AN che mi dicono non esistere più da un pezzo, ma noi ad avola si sa viviamo in una esagonale macchina del tempo.

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