di Maria Grazia Caruso

Carissimi amici di Avola Blog, ho tralasciato una comunicazione che, seppur importantissima, passava ieri in secondo piano rispetto alla problematica che si doveva trattare, cioè la sanità.

Ieri sul Giornale di Sicilia, compariva la faccia del Direttore Generale dell'Asp di Siracusa, sorridente e soddisfatta per il risultato ottenuto al Trigona, primo ospedale siciliano dove è stata somministrata la RU 486, chiamata "pillola abortiva".

Leggevo, quasi a divorare l'articolo e mi domandavo se un tale risultato potesse avere così tanto spazio in un giornale e poi sulle tv. Nella frase preliminare dei lavori del Consiglio anche il Dottor Artale si complimentava per il grande risultato, dicendo in aula che però lui è obiettore.

Avrei preferito leggere che il Direttore Generale era soddisfatto per l'attivazione dell'UTIC e non per l'omicidio di feti indesiderati.

E' quanto ho dichiarato in Consiglio comunale ieri sera.

Grazie per l'attenzione.
Maria Grazia

18 commenti

  1. Nino Campisi 1958 // 2 giugno 2010 alle ore 21:55  

    Le ridicole esultanze di gente che occupa incarichi non certamente per meriti di capacità gestionale,ma solo per comodi movimenti effettuati da un sistema politico che continua a sopraffarci e ad oltraggiarci.

  2. Giovanni Amenta // 2 giugno 2010 alle ore 23:39  

    Esultare per la morte di innocenti, esultare per la distruzione della vita lo trovo aberrante!
    Non ci si rende conto che far passare un msg di tal tipo stimola ancora di più a perpetuare nell'omicidio legalizzato di vittime innocenti, in questo modo si fa passare per positivo un msg di morte e chi ama la vita e chi crede nella vita deve dire no a msg di questo tipo.....c'è una legge che lo permette si applichi ma non con toni trionfalistici di questo tipo. Mentre i lor signor (deputati e amministratori di nomina politica della sanità) che continuano a trattare la zona sud della provincia di siracusa come la pattumeria dell sanità si dovrebbero fare un piccolo esame di coscienza e dimettersi perchè hanno tradito la gente e condannato i cittadini alla sofferenza e alla morte per la mancanza di strutture adeguatamente attrezzate......un unico commento in sintesi VERGOGNATEVI!CON CORDIALITA'

  3. favorevolissimo // 3 giugno 2010 alle ore 13:04  

    Non tutti la possiamo pensare come Lei Sig.ra Caruso.Me no male che hanno fatto questa legge,così non vedremo mai più aborti clandestini.Smettetela di fare demagogia a tutti i costi;nessuno mai,vi ha detto perchè andate in chiesa,quindi,rispettate la volontà degli altri.Purtroppo devo constatare che,non perdete occasione per mettervi in mostra.

  4. Maria Grazia // 3 giugno 2010 alle ore 14:53  

    Vorrei chiarire un concetto che chiaramente a chi non era al consiglio comunale sfugge.
    So benissimo che c'è la legge 140 che permette l'aborto in strutture adeguate e con l'assistenza necessaria. Io in consiglio comunale non ho criticato la legge, su cui a livello personale avrei comunque molto da dire; mi sono vergognata ed indignata per il modo in cui l'evento è stato pubblicizzato nei mass-media. Addirittura sul giornale c'è quasi un dire: venite, tranquille, i ricoveri aumenteranno, invitando ad abortire senza problemi, anzichè prevedere le culle salvavita negli ospedali, dove la madre dopo il parto può nell'anonimato lasciare il suo bimbo senza ucciderlo e, dall'altra parte far funzionare meglio i consultori, facendo delle campagne formative ed informative. E, alla fine del mio intervento, ho detto che sarei stata più felice se avessero dato notizia dell'attivazione dei raparti di rianimazione e Utic.
    Spero di aver chiarito il mio pensiero, ad ogni caso resto a disposizione.
    Cordialmente
    Maria Grazia Caruso

  5. Nino Campisi 1958 // 3 giugno 2010 alle ore 17:34  

    Favorevolissimo !! Ma di cosa?Ma quale demagogia? E poi cosa c'entra se uno va in chiesa? Io non ci vado.Che faccio gioisco? Come quelle "Personacce" Ridicolo come loro !!

  6. Anonimo // 3 giugno 2010 alle ore 19:30  

    Primo: la ru486 ha il vantaggio di non richiedere un intervento chirurgico né anestesia e non ha gli stessi rischi dell'aspirazione: traumi dell'utero, del collo (dell'utero), rischio ulteriore di sterilità, di gravidanza extra-uterina, etc.. Permette dunque l'interruzione volontaria di gravidanza in quei casi in cui l'aborto chirurgico non può essere praticato. Quindi è il metodo più indolore che ci sia.

    Secondo: una donna può decidere liberamente cosa fare del suo corpo.

    terzo: non credo che una donna sia contenta quando abortisce.
    quindi cari cattolici e superstiziosi smettetela di fare propaganda speculando il dolore della gente.

    quarto: ricordate che siete politici e non ginecologi.

    distinti saluti.

  7. Nino Campisi 1958 // 3 giugno 2010 alle ore 22:01  

    Distinti saluti a Lei Ginecologo !!

  8. Maria Grazia // 3 giugno 2010 alle ore 23:46  

    Caro anonimo delle 19,30, non mi permetterei mai di giudicare il dramma di una donna che abortisce. Infatti le ho già spiegato che non ho gradito la propaganda fatta sul giornale di due giorni fa, che sembra la pubblicità di un dentifricio. I cristiani ci dovremmo distinguere per la capacità di perdonare i limiti umani, perchè tutti li abbiamo e siamo bisognosi del perdono degli altri. Non sono superstiziosa, ma sono cattolica, non bigotta o fondamentalista, ma vivo la mia fede con la ragione oltre che con il cuore.
    Cordialmente
    Maria Grazia

  9. Anonimo // 4 giugno 2010 alle ore 01:04  

    Lunga vita alla RU486.
    Tutti a parlare di difesa della vita.
    Tutti a parlare di assassinio e bla bla bla.
    Nessuno che sa fare 2 + 2.
    Abortire sarà certamente una scelta dolorosa, ma ancor più doloroso è dover allevare un figlio al quale non si potrà garantire un sostentamento economico adeguato. Se un bambino nasce fuori da un ambiente che possa proteggerlo e garantirgli una vita degna di essere vissuta, allora è bene che non nasca proprio. Logico (quanto fare 2 + 2).
    Se poi si vuole che la gente debba far figli e crescerli in modo precario, allora è un altro paio di maniche. E diventa evidente che i sadici amanti della sofferenza diventano proprio coloro i quali volevano "difendere la vita"..
    Se, inoltre, c'è ancora qualcuno convinto che gli esseri umani debbano avere rapporti sessuali solamente ai fini della procreazione, beh.. SCORDATEVELO!
    Lunga vita al mifepristone.

    stuppa

  10. Anonimo // 4 giugno 2010 alle ore 04:21  

    siete contro l'aborto? allura mittitivi o friscu prima di fare cavolate, no che andate ad abortire uccidendo anime innocenti prima ancora di nascere

  11. anonimo // 4 giugno 2010 alle ore 07:49  

    Non è una legge obbligatoria;contrariamente alle altre leggi.
    Lei cons. Caruso Maria,purtroppo non perde mai una occasione,per dire cose che magari ,Lei pensa gli possono portare consensi.
    Se Lei si vuole abortir lo faccia,se vuole portare avanti la gravidanza faccia altrettanto. Questo significa vivere in un paese democratico.
    Per quanto riguarda Lei sig. Nino Campisi,è meglio che Lei parli di calcio.
    Forse qualcosa l'azzecca!.

  12. Anonimo // 4 giugno 2010 alle ore 10:09  

    Non capisco tutto questo scandalo, io sono favorevole a l'utilizzo della pillola, se una donna sceglie di abortire ha i suoi seri, personali e riservati motivi. Se anzichè farlo con l'intervento chirurgico, lo fa con una pillola non capisco tutto questo scandalo. IO SONO A FAVORE, E FINIAMOLA CON TUTTA QUESTA FALSA DEMAGOGIA e MORALITA'.

  13. Giovanni Amenta // 4 giugno 2010 alle ore 16:39  

    L'intervento non ha il fine della polemica, il blog serve per conforntarsi e dire la propria e senza dubbio è un luogo d'incontro di idee diverse ......e il bello del confronto, il pepe della democrazia partecipata!
    Detto ciò, non voglio essere bigotto, moralista, anzi, vero il contrario, rispetto la libertà della donna di decidere, ma credo anche che esprimere il proprio pensiero merita rispetto, ritengo che essere un cattolico credente ed avere amore per la vita non mi sembra un fatto negativo.....così l'intervento non è una condanna per chi liberamente decide di abortire, anche se non condivido, e penso che una politica seria per la famiglia potrebbe aiutare ad evitare l'uccisione di tanti innocenti. Il commnento è una critica forte contro i c.d. dirigenti sanitari che esaltano l'utilizzo di un farmaco.....per me negativo.....come qualcosa di speciale mentre negano la realizzazione di reparti salvavita come l'UTIC........su questo credo che non possiamo essere che d'accordo.......la normalità(somministrazione di una compressa) non può diventare motivo di vanto per una sanità siracusana negli ultimi posti come qualità dei servizi offerti. Con cordialità

  14. Nino Campisi 1958 // 4 giugno 2010 alle ore 22:44  

    Anonimo 4 giugno ore 07,49
    Di calcio c'azzecco e non forse come dici tu.Tu pittosto : di che parli? Della "ru486" come chissà quale conquista.
    Si na Crapa !!

  15. anonimo // 5 giugno 2010 alle ore 14:04  

    Sig. Campisi,devo constatare che Lei ,ha intrapreso la strada delle gratuite offese,a persona che la pensano diversamente da Lei.Questo non le fa onore.Anche in altri post,ho notato delle affermazioni del genere;la invito ad utilizzare termini che rispettano i canoni della buona educazione e , il rispetto da chi la pensa diversamente da Lei.
    Sono favorevolissimo alla pillola abortiva.

  16. Nino Campisi 1958 // 5 giugno 2010 alle ore 17:35  

    Impara ad essere di più larghe vedute e non a convincerti,tanto da invitarmi,che io debba parlare solo di calcio,e forse se c'azzecco. Tu chi sei a decidere di cosa devo parlare io ? Le mie non sono offese ma delle cosiderazioni suscitate da istigatori come te. Buona pillola carissimo !!!

  17. Luca Caldarella // 5 giugno 2010 alle ore 19:00  

    La questione non è qui sindacare sulla legge 194/1978 (non 140!) o immischiarsi nei drammi degli altri dicendo cosa è giusto e cosa no.
    Nella questione rientra anche un'altra norma, il cui richiamo è talvolta abusato e improprio, quale l'art. 21 della Costituzione.
    Che l'esito positivo della somministrazione sia stato accolto con un entusiasmo che può sembrare eccessivo rientra perfettamente nel diritto d'opinione. Anche la stampa ha il diritto di presentare le notizie come vuole, purché siano VERE e non siano opinioni spacciate per tali.

    Che poi la legge 194 e i titoli dei giornali siano oggetto di commenti/denunce/critiche all'interno di un consiglio comunale non posso che ritenerla una scelta quanto meno improvvida, non fosse altro per difetto di competenze, attribuite, rispettivamente al Parlamento e alla Magistratura.

    Saluti.

  18. Maria Grazia // 6 giugno 2010 alle ore 16:22  

    Carissimo Luca, non ho mai detto cosa sia giusto o non giusto, non sono io a giudicare le scelte personali, me ne guerderei bene. E' vero però che, come lei stesso afferma, ciascuno può esprimere le proprie posizioni. La legge 194/78, indicata pure come 140 per il numero della Gazzetta dove fu pubblicata nel lontano 1978, lascia libertà di scelta e chiaramente ha eliminato il rischio di morte e i massacri degli aborti clandestini per le donne che vogliono abortire, prevedendo l'assistenza presso le strutture sanitarie. Su questo nulla da obiettare, ma che si pubblicizzi il prodotto RU 486 come un dentifricio o un cerotto mi sembra alquanto opinabile e scandaloso. Si faccia piuttosto un'opera di informazione e formazione alla sessualità e alla maternità e paternità responsabili, per prevenire il drammatico e doloroso ricorso all'aborto, che lascia di sicuro un segno indelebile nella vita di ogni donna e per la quale ho rispetto massimo, vuoi solamente perchè anch'io sono una donna.
    Cordialmente
    Maria Grazia Caruso

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