di Michele Bianca



Venerdì 27 agosto 2010 sul quotidiano “la Repubblica”, è stato pubblicato un articolo dal titolo “Sanità siciliana un esempio virtuoso”. Credo che questa sia la migliore risposta possibile alle indegne polemiche che esponenti di una parte politica hanno sollevato negli scorsi giorni.

Rimango stupefatto di fronte alle recenti polemiche sollevate da esponenti del PD in merito alla questione dell’ospedale Avola-Noto. Nei giorni scorsi deputati del Partito Democratico all’Ars, e in particolare l’onorevole Roberto de Benedictis, hanno di fatto caldeggiato il ridimensionamento di alcuni reparti dell’ospedale Giuseppe Di Maria di Avola al fine di ottenere in “cambio”la realizzazione dei nuovi reparti di cui si rimanda di anno in anno, di mese in mese con uno stillicidio asfissiante di promesse tradite, l’apertura. Reparti tra l’altro già realizzati e non ancora funzionanti per l’assenza del personale (non ancora assunto). Detto in parole povere i nostri deputati regionali ci chiedono ancora di rinunciare a dei reparti per far in modo che ce ne aprano di nuovi. Anziché difendere quello che è nostro e lottare per quello che ci spetta di diritto questi “onorevoli” forse convinti di aver a che fare con degli sprovveduti, per consumare le loro faide politiche ci chiedono ancora di rinunciare a ciò che è nostro.

Quando poi simili bassezze figlie di chissà quale perversa logica politica, vengono strumentalmente indirizzate nei confronti di quello che può essere considerato uno dei più efficienti, se non il più efficiente reparto di tutto il Di Maria e cioè il reparto di Oftalmologia, allora il subdolo disegno che muove queste squallide macchinazioni propagandistiche risulta fin troppo evidente.

Invito l’onorevole De Benedictis e tutti gli esponenti del PD a consultare i dati relativi al reparto di Oculistica di cui chiedono a gran voce il ridimensionamento: negli ultimi anni si sono avuti qualcosa come 18.000 interventi! Non è un errore di battitura. 18.000 interventi realizzati in una struttura pubblica che hanno permesso all’erario regionale di risparmiare milioni di euro. Provate solo ad immaginare se una mole tale di operazioni fosse stata eseguita in delle cliniche private a spese della regione… o peggio ancora se questi interventi fossero stati eseguiti a spese dei cittadini! Non parliamo poi delle visite, oltre 100.000. Lo scrivo a lettere: centomila. Un altro dubbio si insinua nella mia mente: che l’onorevole De Benedictis e il dott. Paolo Caruso primario di oculistica si siano messi d’accordo? In effetti se si chiudesse il reparto una mole considerevole di pazienti si riverserebbe nello studio privato del noto medico… immaginate i guadagni! Magari fanno metà e metà. Mmmaahh! Lasciamo da parte queste considerazioni “ironiche (?)” sarà l’afa di questi giorni ma sono un attimino confuso..sarò io che vedo complotti e disegni occulti ovunque!

Assessore Russo, confidiamo nel suo buon senso e nel fatto che Lei possa impedire che si consumi l’ennesimo scippo alla nostra comunità. Qual è la logica che sta spingendo la Regione a ridimensionare questo reparto? Quali sono i criteri che giustificano questa scelta? Sicuramente non l’efficienza. Il nostro è un caso isolato o ci sono casi simili anche in altri ospedali della Sicilia? Assessore ci spieghi La prego.

6 commenti

  1. Anonimo // 2 settembre 2010 alle ore 10:11  

    oramai è troppo evidente che l'ospedale sarà chiuso.cominciano con l'oculistica per poi chiudere tutti i reparti, dal primo all'ultimo. quello che c'è dietro non lo sappiamo nemmeno noi.
    e questi del pd ancora parlano..ca appoi su tutti na cosa

  2. Anonimo // 2 settembre 2010 alle ore 13:00  

    Carissimo sig. Bianca, io sono Avolese, e se è così come lei scrive sto dalla parte dell'on.le De Benedicts, preferisco che venga ridimensionato il reparto oculistica, purchè si vada avanti con i nuovi reparti, percui al di là delle cifre a cui le fa riferimento, preferisco aver l'UTIC, la rianimazione, e tutti gli altri reparti, e perdere l'oculistica e l'otorino. Il parere di un modesto cittadino.

  3. Anonimo // 2 settembre 2010 alle ore 20:07  

    E' semplicemente assurdo che si debba rinunciare a un buon reparto per aprirne altri.
    ma che vuol dire?
    stanu iucannu u ghigghiu

  4. Anonimo // 3 settembre 2010 alle ore 17:29  

    Pd perchè non rispondi?????????????????????????????????????????????????????????????????????????

  5. Anonimo // 4 settembre 2010 alle ore 12:22  

    Caro sig Bianca, ho letto il suo commento ed ho ritenuto opportuno intervenire per ribadire alcune inesattezze da lei riportate. Innanzitutto il PD di Avola non è per il ridimensionamento dei reparti di oculistica e otorino. Il partito democratico è per l’immediata applicazione di quanto previsto dal piano regionale stilato dall’assessorato regionale alla sanità, se purtroppo quel piano prevede la trasformazione di quei 2 reparti in day-hospital la colpa non è sicuramente imputabile al PD di Avola.
    Noi non vogliamo che si perpetri, ancora una volta, un’ulteriore penalizzazione all’Ospedale di Avola, come quella subita nel 2002, quando i reparti di Ortopedia, Ostetricia e Pediatria, furono trasferiti a Noto, senza la contemporanea realizzazione dei reparti d’eccellenza previsti per l’Ospedale di Avola.
    Se si continua ancora con sterili difese di parte, c’è il rischio che tutto rimanga inalterato e, ancora una volta, venga penalizzato il nosocomio Avolese, mentre a Noto, rimarrebbero gli attuali reparti in più i PTA, come previsti dal piano regionale, essendo già in fase di completamento i lavori per accogliere i nuovi servizi.
    Per cui ribadiamo che il PD di Avola è disponibile a qualsiasi forma di collaborazione, purché gli obiettivi siano chiari ed abbiano come fine il miglioramento della qualità dei servizi a tutela della salute dei cittadini Avolesi e di tutta la zona sud.
    Sebastiano Passarello
    iscritto al Partito Democratico sezione di Avola.

  6. AvolaBlog // 7 settembre 2010 alle ore 21:59  

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