Di Maria Grazia Caruso

Ieri, leggendo il manifesto funebre, che portava scritto il nome della mia maestra, ho provato la sensazione che un pezzo della mia vita se ne andasse con lei. Poi, mi sono detta: voglio interpretare i sentimenti dei tanti bambini e bambine che sono passate dalle sue classi e, dunque, con loro voglio dire che nulla va via di ciò che è stato donato con amore.

E tu, maestra Scifo-Rossitto, così tutti ti chiamavano, ci hai donato prima di ogni cosa amore, insegnandoci ad essere donne e uomini che agiscono per il bene, mettendo testa e cuore in ogni azione. Lo facevi come mamma con i tuoi figli e lo trasferivi a noi tuoi alunni, che custodivi come gemme preziose. Non potevo, dunque, oggi, fare a meno di manifestare tutta la mia gratitudine, la stima e l’affetto per una donna, che ha inciso profondamente nella mia vita e nella vita di tante persone, rendendomi ciò che sono. La maestra, assieme ai genitori, è sempre stata la figura più importante nella vita di ogni bambino e, tu cara maestra, hai fatto un ottimo lavoro con i tuoi.

Quanti momenti riaffiorano alla mente: io ricciolina biondina, gracile nel corpo e la più piccola della classe, passavo ore intere sulle tue ginocchia.

Tu, con la tua dolce voce e i tuoi modi candidi, mi hai insegnato la cosa più preziosa che c’è, la bontà; mi hai insegnato a ragionare con il cuore indicandomi la strada per vivere da persona speciale e giusta, in questo mondo così ordinario ed ingiusto.

Quei ricordi, come per una misteriosa magia, in una società che sembra non avere più memoria, sono sempre stati tanti piccoli preziosi tesori per me e che, oggi, continuo ad assaporare in silenzio, tra sorrisi e qualche lacrima di commozione.

Dio solo sa quanto vorrei che certe sensazioni, che certe vibrazioni dell’anima le potessero assaporare ancora tanti bambini nella scuola. Vorrei tanto che anche loro avessero la fortuna di incontrare nel loro cammino un’altra Maestra Tina.

Non mi crederai, ma io, mia dolce Maestra, tra le mille immagini di te che affiorano alla mia mente, non ho nemmeno un solo ricordo brutto, che so, di una tua arrabbiatura, di una tua sgridata, di un tuo momento di sconforto.

Sempre col sorriso sulle labbra, sapevi ciò di cui avevamo bisogno. Oggi si parla tanto nella scuola riformata di percorsi individualizzati, adatti cioè a ciascuno secondo le proprie personali esigenze. Tu, già negli anni ’60, avevi riformato la scuola, perché leggevi il nostro cuore e avevi per ciascuno un approccio diverso, perché tutti potessimo camminare e seguirti nella strada, che ci indicavi.

E, infine, tutte le volte che ci incontravamo, io ormai donna adulta, tu anziana e stanca, non mi facevi mai mancare una carezza; appoggiavi la tua mano sulla mia guancia e nel tuo volto leggevo l’orgoglio di chi, avendo dato la sua vita per la scuola, veniva gratificata dal vedere che i suoi piccoli alunni, erano cresciuti e che tu avevi fatto la tua parte.

Proprio per questo motivo, perché tu, la tua parte l’hai fatta, il buon Dio non ti lesinerà la parte di paradiso che ti spetta di diritto.

A Dio, arrivederci, mia dolce e buona maestra, non ti dimenticherò mai!

Maria Grazia Caruso

6 commenti

  1. Anonimo // 8 marzo 2011 alle ore 12:54  

    Ciao zia Tina.

  2. anonimo // 8 marzo 2011 alle ore 14:10  

    d'avvvero commovente!

  3. Nino Campisi 1958 // 8 marzo 2011 alle ore 22:02  

    Una lettera di affetto e di graditudine che ci riporta lontano nel tempo e desta deliziosi e cari ricordi
    Partecipo al dolore della famiglia.

  4. Ubaldo // 9 marzo 2011 alle ore 10:24  

    Ti ringrazio per avere ricordato la mamma con delicatezza e con amore.Lo stesso amore con il quale lei trattava tutte le sue alunne..Spero (ma credo che sia così)che il suo insegnamento, quello di vita, non vada perduto.Questo messaggio accompagnerà tutta la vita di noi figli..

  5. Maria Grazia // 9 marzo 2011 alle ore 16:54  

    Ubaldo, le parole sono venute fuori direttamente dal cuore, sono sentite, perchè ho sempre nutrito per tua madre una sorta di venerazione per la donna-maestra, che era. Glielo dovevo e vorrei davvero che tutti potessero ricordare i propri maestri di vita ed esprimer loro eterna gratitudine.
    Con affetto
    Maria Grazia

  6. Anonimo // 11 marzo 2011 alle ore 01:03  

    E' stata una persona ed una mestra splendida, portero' sempre nel mio cuore lei ed i suoi insegnamenti.

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