di Giovanni Mazzone



L’amico Alia, da questo Blog, ha polemicamente valutato come “importantissimo risultato” l’evolversi della telenovela Ospedale ed ha bollato come “inutile” il ricorso al TAR proposto dalla Provincia Regionale di Siracusa e da numerosi Comuni contro il Decreto Russo, ricorso al quale l’Amministrazione Comunale di Avola non ha voluto aderire.

Pur riconoscendo che finalmente, forse, si è imboccata la strada giusta, intervengo nel dibattito per evitare che inopportuni toni trionfalistici e polemici possano compromettere gli sforzi sin’ora effettuati.

Caro Fabrizio, l’obiettivo comune, sempre ricordatoci dal Comitato sul diritto alla salute, è quello di migliorare gli standard sanitari esistenti nella Zona sud della nostra provincia, adeguandoli almeno a quelli esistenti nelle altre provincie siciliane e nel resto d’Italia.

Spostare i reparti da una città all’altra non comporta, invece, alcun innalzamento degli attuali standard sanitari.

Se la coperta è corta, spostandola da una parte o dall’altra non si ottiene il risultato di allungarla, ma solo quello di scatenare laceranti guerre tra poveri, rompendo così un fronte che, invece, dovrebbe essere compatto per ottenere dai “vertici regionali” servizi sanitari efficienti che presuppongono:

a) attrezzature moderne;
b) un numero sufficiente di medici e di paramedici.

Sul primo punto un grosso passo avanti è stato fatto con la recente distribuzione dei fondi comunitari 2007-2012.

Il nostro Ospedale Unico Avola-Noto, infatti, riceverà in dotazione NUOVE TAC e Risonanze magnetiche.

Questo, caro Fabrizio, è un “importantissimo risultato”.

Sul secondo punto (numero sufficiente di medici e di paramedici) nessun risultato è stato invece ottenuto.

Questo parametro, infatti, è proporzionale al numero dei posti letto che, con il Decreto Russo dell’estate scorsa, nella nostra provincia è precipitato a 750 (tra ordinari e day hospital) a fronte di una dotazione minimale di 825 richiesta dalla stessa ASL a seguito di apposito studio sulle patologie presenti nel territorio.

Come potrà funzionare bene l’UTIC se dovrà avvalersi degli stessi medici ed infermieri che oggi a stento bastano per la Cardiologia?

Lo stesso dicasi per la Rianimazione; quale servizio deve fornire se il numero degli anestesisti non sarà aumentato e se, invece, non si sostituiscono neanche quelli che vanno in pensione?

Ebbene, il ricorso proposto dal Presidente della Provincia Regionale e da numerosi Sindaci, frettolosamente giudicato “inutile” dall’amico Alia, tende semplicemente all’annullamento del Decreto Russo nella parte in cui riduce il numero dei posti letto negli Ospedali pubblici della provincia di Siracusa, così da evitare la consequenziale riduzione dei livelli di assistenza sanitaria.

Il deposito del ricorso, tuttavia, non ha certamente impedito l’attivazione di ogni canale per ottenere politicamente ciò che è stato chiesto anche giudizialmente.

Si può sempre rinunciare al ricorso nel momento in cui dovesse cessare la materia del contendere.

Non è vero, invece, l’inverso.

Se il Decreto Russo non fosse stato tempestivamente impugnato avanti il TAR, nei perentori tempi di legge, si avrebbe avuto l’automatico effetto di devolvere la problematica in questione, relativa alla riduzione del numero dei posti letto, esclusivamente nella sede politica, unica sede rimasta.

Ma quali risultati sono stati ottenuti in quest’ultima sede?

Sono stati aumentati i posti letto esistenti per adeguarli agli standards regionali o nazionali?

Sono stati ridotti i posti letto delle cliniche private convenzionate con consequenziale aumento dei posti letto negli Ospedali pubblici?

E’ stato revocato il Decreto Russo nella parte in cui riduce ulteriormente i posti letto negli Ospedali pubblici della nostra provincia?

Poiché purtroppo la risposta alle suddette domande è negativa, il Presidente della Provincia ed i Sindaci avevano il dovere di difendere giudizialmente i vilipesi diritti fondamentali delle comunità amministrate, evitando così che un nefasto Decreto Assessoriale divenisse inoppugnabile per inammissibili atteggiamenti referenziali del livello amministrativo rispetto a quello politico.

Detto ciò, cosa è successo nei giorni scorsi?

E’ successo che l’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) ha proposto alla Conferenza dei Sindaci un piano di riassetto degli Ospedali pubblici della Provincia che, per quanto ci riguarda, prevede una forte riduzione dei posti letti per acuti destinati al presidio di Noto, passati dagli attuali 65 a 12, con trasferimento al presidio di Avola delle Unità Operative Complesse di Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia e Pediatria.

A Noto rimarrebbe l’Unità Operativa Complessa di Geriatria, ridotta da 18 (16+2) a 12 posti letto.

E’ prevista inoltre a Noto l’istituzione della Lungodegenza (con 36 posti letto) e della Riabilitazione (con 29 posti letto).

Non c’è dubbio che il piano va nella direzione giusta, cioè la distribuzione funzionale dei servizi da tempo auspicata, con un Presidio specializzato nei trattamenti chirurgici e d’urgenza ed un altro specializzato in quelli medici.

E’ altrettanto giustificato, e da tempo rivendicato, che ragioni logistiche propendono per la locazione ad Avola del Presidio del primo tipo (chirurgico e d’urgenza) ed a Noto del Presidio del secondo tipo (medico).

E’ chiaro, tuttavia, come allo stato la proposta dell’ASP sia del tutto sbilanciata, sia per l’iniqua distribuzione del numero di posti letto tra i due Presidi, sia per la tipologia dei servizi non sempre coerente con la distribuzione funzionale sopra descritta.

So che già giorno 24 sono stati effettuati costruttivi incontri tendenti ad apportare alla proposta ASP gli opportuni aggiustamenti e so che altri incontri sono previsti per giorno 28 e seguenti.

E allora, caro Fabrizio, “non dire quattro se non ce l’hai nel sacco”.

Oggi dobbiamo invece, tutti insieme, vigilare su due rischi:

  1. evitare che si scateni una guerra campanilistica tra Avola e Noto; così come era inaccettabile la proposta di questa estate di trasformare il Presidio di Avola in poliambulatorio e trasferire i reparti a Noto, allo stesso modo è inaccettabile la proposta odierna di lasciare a Noto solo 12 posti letto di Geriatria; significherebbe buttare al vento i circa 10 milioni di euro recentemente spesi per l’adeguamento ed ammodernamento di quel Presidio. Quello sforzo economico, invece, deve essere valorizzato con il trasferimento nel Presidio di Noto di tutte le Unità Operative Complesse compatibili con la sua allocazione geografica;
  2. evitare che pressioni di tipo politico facciano abortire, così come purtroppo avvenne nel 2002 (intellegentibus pauca), un disegno di politica sanitaria improntato a coerenza ed efficienza, con ad Avola un Presidio specializzato nei trattamenti di tipo chirurgico e d’urgenza ed a Noto un Presidio specializzato nei trattamenti di tipo medico.

Cordiali saluti ed auguri di buone feste a tutti.

Avv. Giovanni Mazzone

19 commenti

  1. Anonimo // 26 dicembre 2009 alle ore 20:03  

    Egregio Avv. Mazzone mi chiedo, lungi da ogni campanile che e' espressione di poverta' intellettuale, lei condivide una scelta logica e saggia dal punto di vista strategico-sanitario e disquisisce su una non equa distribuzione di posti letto fra l’ospedale di avola e quello di noto dimendicando, forse, che quelli dell’ospedale di avola sono posti per acuti e che devono far fronte alle esigenze di tutta la zona sud della provincia di Siracusa.
    La precedende proposta estiva era non condivisa, non per campanilismo, ma perche’ fuori da ogni logica territoriale.
    E cosa vuol dire “non dire quattro se non ce l’hai nel sacco” che per campanilismo politico le dispiace l’attuale soluzione?
    Non la capisco proprio.
    Tanti hanno espresso e non solo nel blog soddisfazione per il risultato ottenuto dal Sindaco Barbagallo grazie alla sua saggia e pressante azione politica.

  2. AvolaBlog // 26 dicembre 2009 alle ore 20:04  

    Si prega gentilmente di usare il carattere minuscolo (maiuscolo=urlare). Non fateci perdere tempo a convertire i commenti da maiuscolo a minuscolo.

    Grazie!

  3. Anonimo // 26 dicembre 2009 alle ore 23:16  

    Tanti hanno espresso e non solo nel blog soddisfazione per il risultato ottenuto dal Sindaco Barbagallo grazie alla sua saggia e pressante azione politica.

    Caro amico ma forse confondi il nostro sindaco con quello di un paese del nord?
    Il nostro è praticamente assente, non esiste e fantasma.

  4. per un pugno di voti ... // 27 dicembre 2009 alle ore 10:03  

    Premesso che non si vuole fare nessuna guerra con Noto, quei reparti erano nell'ospedale di Avola e ce li hanno tolti in cambio di promesse mai mantenute.
    Sono stati Padre Caruso e il Comitato a svegliarci dal torpore in cui eravamo caduti, l'Ospedale diventava un poliambulatorio e non mi sembra che qualche politico netino si sia dispiaciuto per Avola.
    Comunque mi chiedo è possibile mai che non si riesca a fare delle scelte obiettive c'è di mezzo la salute!!! Quindi per piacere politici e cittadini avolesi lottiamo tutti per l'unico interesse: la possibilità di avere un servizio sanitario efficiente e di qualità.

    Buone Feste.

  5. Giovanni Mazzone // 27 dicembre 2009 alle ore 13:05  

    Nel caso non fossi stato sufficientemente chiaro, ed anche al fine di evitare inutili e dannose polemiche, ribadisco che da avolese sono ultra favorevole all'attuale soluzione, ma, soprattutto, sono favorevole alla naturale specializzazione del Presidio Ospedaliero di Avola quale centro chirurgico e d'urgenza.
    E' la soluzione per la quale ho sempre patteggiato da quando, in ogni sede, mi occupo di questo problema.
    Ho voluto solo riflettere su alcuni semplici elementi:
    1) per migliorare i livelli di sanità ci vogliono più macchinari e più personale qualificato; con lo spostamento dei reparti non si otterrà né l'uno né l'altro. I nuovi macchinari arriveranno con l'assegnazione dei fondi europei, e questa è una importante novità della politica regionale (prima ci mandavano le TAC in disuso!).
    Per il personale bisogna continuare a lottare insieme affinché vengano aumentati i posti letto da cui dipende la dotazione organica.
    2) L'esperienza ci insegna che scelte di rifunzionalizzazione così radicali, per essere attuate, devono essere condivise dal territorio. Visto che finalmente si è imboccata la strada giusta della differenziazione funzionale dei due presidi, è nostro interesse evitare una guerra campanilistica tra Avola e Noto. Orbene, siccome avverto come latente questo pericolo, reputo opportuno disinnescare ogni miccia, ameno finché il piano non sia stato definitivamente approvato dalla Regione. Reputo oggi pericolo, nell'interesse del comune obiettivo del miglioramento dei livelli sanitari nel nostro Comune, dedicarsi a trionfalismi in questa delicata fase. Il trionfalismo di qualcuno (noi avolesi) potrebbe innescare l'idea che qualcun altro (i netini) ha perso, facendo naufragare un programma che è ancora una bozza (anche se finalmente corretta nell'idea progettuale). Voglio dire che in politica i tempi sono spesso determinati per la riuscita di un progetto e che questo non ancora il tempo affinché tutti gli attori di questa vicenda possiamo gioire. Questo è invece il tempo della mediazione condivisa nel territorio, pur nell’intransigenza rispetto alla differenziazione funzionale dei due Presidi, perché una guerra tra Avola e Nota ci allontanerebbe anni luce dalla soluzione definitiva.
    Avv. Giovanni Mazzone

  6. anonimo // 27 dicembre 2009 alle ore 14:19  

    Avv. Mazzone a lei dispiace il fatto che questo sindaco tonino barbagallo,sia riuscito a riportare ad avola quello che,il suo ex sindaco di giovanni ,ci avevava fatto perdere per Noto.Ammetta che questo sindaco è stato più bravo del suo ex di giovanni.

  7. Maria Grazia // 27 dicembre 2009 alle ore 14:21  

    Se posso dare un consiglio, anche se so che i consigli non si danno se non sono richiesti: perchè non cerchiamo di essere prudenti e cauti nelle parole? A me non interessa fare la guerra a Noto, perchè alla fine l'ospedale unico vincerà; avremo tutti i reparti dell'emergenza e tutte le specialistiche, in poche parole non saremo costretti a spostarci nel catanese o nel ragusano. Dobbiamo solo sperare che i medici siamo scelti per la loro preparazione e non per la tessera del partito. Il Sindaco ha fatto la sua parte, come anche il Consiglio comunale; il Comitato ha tenuto in caldo il problema, evitando che ce ne scordassimo. Il governo regionale con il suo dipartimento della sanità e il direttore generale dell'Asp, dopo attente valutazioni, questa volta non di tipo politico, ma obiettive e tendenti a dare risposte alla richiesta di una sanità efficiente nella zona sud della provincia di Siracusa hanno fatto la loro parte, definendo un piano che guarda principalmente alla tutela della salute dei cittadini. Si spera che in tempi brevi il piano possa realizzarsi e vedere scendere se non annullare il numero di morti per infarto o per incidente a causa di trasferimenti a lunga percorrenza.
    I Netini e gli Avolesi sono persone intelligenti e non si lasceranno di certo sfuggire di mano quest'occasione, per il bene di tutte le comunità della zona sud.
    Con l'augurio che le festività natalizie portino serenità a tutti voi, vi saluto affettuosamente.
    Maria Grazia Caruso

  8. Fabrizio Alia // 27 dicembre 2009 alle ore 14:25  

    Caro anonimo del 26/12/2009 ore 23.16 ho riconosciuto nel tuo vaneggiare che sei il consigliere ...... Abbi almeno il coraggio di firmarti. 100 (euro) volte meglio un sindaco-fantasma che pensa concretamente alla sua città ottenendo tali risultati, che un consigliere-anonimo che ha votato contro la riduzione del gettone di presenza.

  9. Anonimo // 27 dicembre 2009 alle ore 15:06  

    Caro anonimo???? del 26 dicembre 2009 23.16 non capisco il confronto Nord Sud, però capisco che: o non conosci il Sindaco Barbagallo ed allora e serio non vaneggiare, o lo conosci così bene che ti rodi per i risultati che ottiene senza protagonismo e tanta saggezza

  10. Giovanni Amenta // 27 dicembre 2009 alle ore 16:43  

    In punta di piedi senza disturbare, non capisco perchè dividerci anche sulle cose positive! Questa notizia già da qualche giorno(settimana) girava, e, un amico mi aveva informato sulla soluzione o meglio sulla proposta di soluzione che deve ancora essere approvata nelle sedi politiche e tecniche......!
    Non una notizia di poco conto, ma una gran bella notizia, non per Avola, ma per tutto il territorio della zona sud della provincia di Siracusa. Questo non è il momento di divedersi ma di continuare a lavorare per un unico risultato....chi ha responsabilità istituzionali deve (a mio modesto parere) continaure nel lavoro sin qui svolto e fare gli interessi delle comunità amministrate! Concordo con il "consiglio" di Mariagrazia e mi unisco all'auspicio, da me, più volte, espresso negli anni passati
    " sperare che i medici siamo scelti per la loro preparazione e non per la tessera del partito". Indubbiamente questo non è il momento di far venire fuori problemi e/o divisioni politiche che nulla hanno che spartire con il problema della sanità.
    I chiarimenti di Giovanni Mazzone contribuiscono a dare una visione realistica della problematica ed ha fatto bene ad attenzionare, l'errore sarebbe la sottovalutazione.
    Con cordialità Giovanni Amenta

  11. Anonimo // 29 dicembre 2009 alle ore 00:17  

    Fabrizio Alia ha detto...
    Caro anonimo del 26/12/2009 ore 23.16 ho riconosciuto nel tuo vaneggiare che sei il consigliere ...... Abbi almeno il coraggio di firmarti. 100 (euro) volte meglio un sindaco-fantasma che pensa concretamente alla sua città ottenendo tali risultati, che un consigliere-anonimo che ha votato contro la riduzione del gettone di presenza.



    Anonimo ha detto...
    Caro anonimo???? del 26 dicembre 2009 23.16 non capisco il confronto Nord Sud, però capisco che: o non conosci il Sindaco Barbagallo ed allora e serio non vaneggiare, o lo conosci così bene che ti rodi per i risultati che ottiene senza protagonismo e tanta saggezza


    Praticamente fuori strada.
    Non sono consigliere e mai lo sarò. Non conosco il sindaco e sicuramente mai lo conoscerò, anche perchè come gia detto è fantasma. Poi da semplice cittadino posso affermare che tra questa giunta e quella di di giovanni praticamente non c'è differenza niente ha fatto di giovanni e niente sta facendo barbagallo.
    Buone feste

  12. Anonimo // 30 dicembre 2009 alle ore 20:02  

    "L'accordo sulla riorganizzazione delle due strutture, Trigona e Di Maria, che formano l'ospedale unico Noto-Avola punta a lasciare inalteralta l'attuale distribuzione dei reparti, accantonando la rimodulazione proposta dall'ASP che sottraeva reparti a Noto a vantaggio di Avola. Quindi i reparti di ortopedia, ostetricia e pediatria resteranno al Trigona, che avrà anche la lungodegenza e il presidio territoriale ambulatoriale (pta) per le visite specialistiche, mentre il "Di Maria" di Avola, oltre a mantenere gli attuali reparti, ospiterebbe la riabilitazione.

    “Questo piano – dice il sindaco Valvo – dà dignità alla sanità della zona sud, potenziando l’ospedale Noto-Avola il quale potrà fare riferimento non soltanto alla consolidata esperienza maturata con i reparti già in essere ma anche sull’attivazione di nuovi reparti di estrema importanza quali “lungo degenza” a Noto e “cardiologia con l’UTIC”, “oculistica” e “riabilitazione” ad Avola”.

    “Importantissima funzione – continua il sindaco – avrà l’attivazione del PTA nell’Ospedale Noto-Avola, con la collocazione dello stesso presso il Trigona di Noto, che darà luogo a servizi di grande qualità e innovazione nella sede ospedaliera della intera zona sud".

    Ho copiato questo commento dal blog Notobarocco e da quanto ho capito siamo ritornati come prima, tutto rimane invariato, ogni ospedale mantiene i reparti esistenti in più a Noto saranno realizzati i PTA, mentre l'ospedale di Avola avrà solo la rianimazione. E' veramente assurdo altro che miglioramenti, se è così ad essere penalizzato è stato il nostro nosocomio.

  13. andrea saltafossi // 30 dicembre 2009 alle ore 21:29  

    tutti a gioire come se non e' risaputo che non basta avere i reparti se poi non funzionano

  14. Anonimo // 31 dicembre 2009 alle ore 09:57  

    La differenza tra gli Avolesi e i Netini: I netini appena saputo la notizia del ridimensionamento dell'ospedale Trigona, con 2 giorni di proteste sono riusciti a capovolgere la situazione, gli Avolesi pacifici. Ma nessuno dopo i toni trionfalistici dei giorni passati ora dice niente, chi sa parli, qual'è la verità sulla situazione dllo'ospedale Di Maria??????????

  15. per un pugno di voti... // 31 dicembre 2009 alle ore 15:10  

    Che delusione! Appare chiaro che tutti i netini amano e lottano per la propria Città indipendentemente dalla loro appartenenza politica, si può dire lo stesso degli avolesi? Comunque rimbocchiamoci le maniche sono pronto a qualsiasi iniziativa utile per l'Ospedale di Avola.

  16. Anonimo // 31 dicembre 2009 alle ore 17:47  

    tranquilli ora ci penserà il nostro sindaco fantasma con i suoi ufficiali a cavallo.

    per l'ennesima volta vi volete togliere dalle ............... riferito a tutti i politicizzanti del paese visto che siete degli emeriti falliti e accattoni.

    avolesi, ci svegliamo o no!!!!

  17. comunaliavola // 31 dicembre 2009 alle ore 18:04  

    ... non ci è sembrato un discorso strumentale.... quello dell'avv. Giovanni Mazzone ... cordialmente

  18. anonimo // 1 gennaio 2010 alle ore 12:12  

    una cosa è chiara:an. rema contro! sapete perchè?perchè sono fuori dal comune.

  19. asia // 12 febbraio 2010 alle ore 14:00  

    sono una libera cittadina vi dovreste vergognare tutti!!! in primis non si parla di ospedale avola noto ma di salute dei cittadini che viene meno...e non vi accorgete che è tutta politica e besta ....poi dobbiamo vedere anche che l'ospedale di avola logisticamente è piu centrato di quello di noto e se toglireste i fondi pre le cliniche private ne avremo di piu per gli ospedali pubblici( è da premettere che le cliniche sono gestite dai politici sta qui la vergogna )...non guardate altro non riuscite a vedere piu lontano del vostro naso e chi ne fa le spese è il povero cittadino costretto a far avanti e indietro dagli ospedali avola-noto senza risultati soddisfacenti..vi chiedo solo una cosa quando state male voi o uno dei vostri figli dove andate ?....

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